Golden Globes 2016: i premi cinema commentati

Revenant di Alejandro González Iñárritu trionfa a sorpresa alla 73° edizione dei Golden Globe, premiati anche Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jennifer Lawrence, Kate Winslet e Sylvester Stallone.

Golden Globes 2016: i premi cinema commentati
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È stata una notte piena di sorprese, quella che si è svolta ieri a Beverly Hills per la 73° edizione dei Golden Globe, i prestigiosi premi assegnati ogni anno dai giornalisti della stampa estera (la Hollywood Foreign Press Association), una novantina di membri in tutto. È pur vero che non è mai così facile indovinare le tendenza della HFPA, ma nell'anno in cui tutti i precursors della "stagione dei premi" puntavano con sicurezza su Il caso Spotlight, nell'anno in cui la critica si è schierata compatta a favore di Carol e Mad Max: Fury Road, a riportare un autentico trionfo ai Golden Globe è stato invece il survival-movie Revenant, nello stesso weekend in cui il film di Alejandro González Iñárritu ha scalato il box-office statunitense, contendendo il primo posto a Star Wars. Esaminiamo dunque nel dettaglio i risultati annunciati nel corso della cerimonia condotta dal comico Ricky Gervais, tra conferme e (tanti) premi inaspettati...


Redivivo e Re del mondo

L'anno scorso, per chi avesse bisogno di un "ripasso", Alejandro González Iñárritu, poche settimane prima della magica notte degli Oscar di Birdman, ai Golden Globe era stato ricompensato con il trofeo per la miglior sceneggiatura, ma in compenso si era visto sottrarre le statuette per la miglior commedia e per la miglior regia rispettivamente da Grand Budapest Hotel e da Richard Linklater per Boyhood. A un anno di distanza, il cineasta messicano pluripremiato agli Oscar è stato tuttavia protagonista di un trionfo assolutamente inatteso: il suo Revenant - Redivivo, forte dello strepitoso debutto commerciale negli USA e da sabato prossimo anche nelle sale italiane (con Iñárritu e Leonardo DiCaprio a Roma per presentare la pellicola), ha vinto tre Golden Globe come miglior film drammatico, per la miglior regia e per il miglior attore di dramma. Per DiCaprio, in procinto di assicurarsi il suo primo, sudatissimo Oscar, si tratta del terzo Golden Globe della carriera, dopo quelli vinti nel 2004 con The Aviator e nel 2013 con The Wolf of Wall Street. Fumata nera per il favorito della vigilia, il dramma giornalistico Il caso Spotlight, e per il film più candidato dell'annata, il mèlo Carol, rimasti a mani vuote.

Sopravvissuto e pluripremiato: doppio trofeo per The Martian

Oltre a Redivivo, è Sopravvissuto (manco a farlo apposta) l'altro grande vincitore di ieri notte: nella categoria riservata alle commedie, è stato infatti Sopravvissuto - The Martian, il blockbuster di Ridley Scott ambientato nello spazio e sul Pianeta Rosso, a prevalere sull'agguerritissimo concorrente La grande scommessa. Campione d'incassi al box-office mondiale, The Martian ha ricevuto i Golden Globe per la miglior commedia e per il miglior attore di commedia a Matt Damon, confermandosi così uno dei contendenti più temibili per i prossimi Oscar (benché il veterano Scott abbia dovuto ‘cedere' il trofeo per la regia al collega Iñárritu). Fra le protagoniste, Brie Larson ha ottenuto come previsto il Golden Globe come miglior attrice di dramma per la sua interpretazione di una giovane madre determinata a sfuggire al proprio carceriere insieme al figlioletto in Room di Lenny Abrahamson, mentre Jennifer Lawrence ha vinto il Golden Globe come miglior attrice di commedia per Joy, il biopic di David O. Russell dedicato all'imprenditrice che inventò la scopa Miracle Mop (per la Lawrence, è già il terzo trofeo dopo quelli per Il lato positivo e American Hustle, entrambi diretti sempre da Russell).

La rivincita di Steve Jobs e gli altri premi, da Inside Out a Stallone

A festeggiare l'esito delle votazioni della HFPA, oltre a Revenant e The Martian, è stato pure il team di Steve Jobs, meraviglioso film biografico diretto da Danny Boyle e basato su tre momenti topici nella vita del co-fondatore della Apple, interpretato da Michael Fassbender. A dispetto del modesto risultato al box-office americano, Steve Jobs si è aggiudicato due Golden Globe, in parte inattesi e di grande importanza: quelli per la miglior attrice supporter per una bravissima Kate Winslet, al quarto trofeo della sua carriera (in passato la Winslet era stata premiata per Revolutionary Road, The Reader e Mildred Pierce), e per la miglior sceneggiatura al sensazionale script firmato da Aaron Sorkin, a cinque anni dalla sua precedente vittoria per The Social Network. Pressoché annunciati, ed entrambi molto graditi, i Golden Globe per Inside Out come miglior film d'animazione e per il dramma sull'Olocausto Il figlio di Saul, rappresentante dell'Ungheria, come miglior film straniero (con ottime chance di bissare agli Oscar), mentre l'effetto nostalgia ha permesso a un veterano di Hollywood, Sylvester Stallone, di conquistare il Golden Globe come miglior attore supporter grazie al suo personaggio iconico: quello dell'ex pugile Rocky Balboa in Creed, ideale sequel di Rocky, molto apprezzato negli Stati Uniti. Le categorie musicali hanno visto ricompensati il maestro italiano Ennio Morricone per la colonna sonora di The Hateful Eight (il regista Quentin Tarantino è salito sul palco a ritirare il premio al posto di Morricone) e la giovane popstar Sam Smith per Writing's on the Wall, dalla soundtrack di Spectre, miglior canzone dell'anno. Infine, al popolare attore Denzel Washington è stato consegnato il Cecil B. DeMille Award alla carriera.