Gli eroi tra cinema e videogame: quali sono gli archetipi più famosi?

Quali sono le peculiarità di alcuni degli eroi più famosi del mondo dell'intrattenimento? Scopriamone insieme gli aspetti più importanti e caratteristici.

Gli eroi tra cinema e videogame: quali sono gli archetipi più famosi?
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Per quanto sia innegabile il fascino sprigionato dalle figure negative all'interno del mondo dell'intrattenimento, come testimoniato dai nostri speciali dedicati ad alcuni dei più importanti villain della storia del cinema, è altrettanto ovvio che tali figure possono risultare profondamente iconiche solo nel caso in cui ci sia una controparte atta a sfidarle e, nel caso, anche a sconfiggerle.
Vogliamo questa volta puntare l'attenzione su tutta una serie di personaggi che sono stati in grado di segnare addirittura la storia del media a cui appartengono: i protagonisti delle storie, gli eroi.
Talvolta impeccabili nel loro modo di porsi e di fare, ma sempre più spesso anche imperfetti e pieni di fragilità, capaci anche per questo di entrare profondamente in empatia con il pubblico.
Protagonisti, supereroi o semplicemente eroi che proprio grazie alla forza di volontà, così come alla loro inclinazione nel lottare per la propria comunità senza avere paura di sacrificare la vita per difendere gli innocenti, si sono ritagliati un posto di tutto rispetto nell'immaginario pop collettivo.
Nello speciale che segue proveremo così a elencare alcuni dei protagonisti, sia cinematografici che videoludici, recenti e non, che in qualche modo sono riusciti a entrare nel cuore di tutti.

Errori, dubbi e incertezze

Tolti ovviamente i più grandi eroi dei classici della letteratura, impossibile non partire dai tre (ancora oggi) supereroi più famosi del mondo, cioè Superman, Batman e Spider-Man, tutti caratterizzati in maniera diversa ma accomunati da difficili storie personali, legate in primis alle loro origini, alla cui base vi è un grande trauma.
Trauma che però gli ha permesso di maturare nel corso del tempo, di crescere insieme ai lettori che li hanno da sempre sostenuti e di conseguenza di sbarcare anche al cinema, arrivando se vogliamo alla loro consacrazione definitiva nel corso degli ultimi quarant'anni.
Ma cosa deve fare un eroe per risultare davvero tale? In primis votare la propria vita al bene comune, mettendo quindi da parte i desideri personali (a cui spesso proprio questi personaggi potrebbero ambire per via delle loro straordinarie capacità), nel tentativo di migliorare il mondo di cui fanno parte.
Dall'enorme senso di rivalsa caratteristico di vari eroi alla loro naturale inclinazione nel difendere i più deboli e gli innocenti da minacce spesso ingestibili o insormontabili per le persone comuni, i protagonisti di molte storie di successo diventano una vera e propria guida per la comunità in cui vivono.

Eppure, non sono mancati i più differenti archetipi comportamentali relativi alla modellazione degli stessi eroi, basti pensare al confronto tra un protagonista dall'impostazione epica e solenne quale Superman, contrapposto invece a un eroe a tratti meno virtuoso come l'Enzo di Jeeg Robot, bisognoso in tutto e per tutto di una vera e propria spinta esterna per iniziare il proprio percorso.
Non solo quindi eroi catalizzatori come Superman, capaci di rimanere più o meno uguali nel corso del tempo, ma anche riluttanti come Simba, il protagonista del Classico Disney Il Re Leone che, nuovamente in seguito a un trauma, perde la strada di casa senza più sapere bene cosa fare della propria vita, salvo poi crescere caratterialmente, cambiare e maturare per riprendersi il posto che gli spetta.

Eroi talvolta anche insospettabili, come Frodo Baggins, capace di agire al servizio della collettività imbarcandosi in una missione all'apparenza impossibile, che lui stesso non saprà in alcune occasioni se portare davvero a termine, nel tentativo di mettere fine al dominio del tiranno oscuro Sauron ma che grazie ai suoi amici e alleati riuscirà infine a compiere.

Il dubbio e l'incertezza divengono così una delle particolarità introspettive e tematiche di alcuni dei nostri protagonisti tanto amati, seppur qualsiasi eroe a un certo punto riesca a trovare la propria strada, ponendosi e approcciandosi al mondo che lo circonda in maniera differente, sempre volgendo lo sguardo al bene.
Basti pensare ad esempio a eroi solari come Goku o Rufy, ma anche a Tidus, il protagonista del celebre Final Fantasy X, quest'ultimo capace di far fronte alle avversità dimostrando una profondità caratteriale invidiabile seppur mantenendo spesso un tono molto spensierato, in grado di offrire sostegno a tutti i suoi compagni nei momenti di maggior difficoltà.

Tra forza e determinazione

Ciò che rende la figura dell'eroe così sfaccettata in termini generali è anche il modo in cui può essere presentato al pubblico perché, nonostante ci sia spesso nei protagonisti la propensione a lottare senza arrivare a uccidere i propri avversari, in una sorta di rispetto e di senso dell'onore capace di elevare taluni personaggi a esempi da seguire, altre volte vi è anche spazio per una natura maggiormente borderline degli stessi.
Basti pensare a Il Punitore, uno degli antieroi di casa Marvel più famosi che in entrambi i film a lui dedicati ha mostrato agli spettatori la sua indole a tratti furiosa - verso i malvagi - tendente anche all'autodistruzione, cercando sempre però di mantenere una parvenza di umanità di fronte agli innocenti.
Mad Max, protagonista della saga omonima, costretto dalle circostanze a sopravvivere in un mondo spietato e brutale, può essere senza problemi affiancato alla figura dell'antieroe, anche se spesso qualsiasi archetipo comportamentale sia in realtà frutto di vari elementi differenti o talvolta sovrapponibili, così da donare agli stessi personaggi diversi gradi di profondità caratteriale.

Batman, appunto uno tra i supereroi più famosi del mondo, in determinate storie e contesti si è avvicinato alla figura dell'antieroe, come visto nella rivisitazione del personaggio effettuata da Frank Miller nella celeberrima saga a fumetti The Dark Knight Returns o nella particolare visione data da Zack Snyder in Batman v Superman, in cui vediamo un Bruce Wayne forse mai così cupo e disperato (almeno a livello cinematografico).
Di spicco negli ultimi anni la figura di Venom, personaggio creato inizialmente come un vero e proprio villain che si è tramutato in un antieroe, come visto anche nel recente film a lui dedicato con protagonista Tom Hardy.

Figure dotate di una propria cifra caratteriale e stilistica a tratti unica, talvolta in grado di apparire taciturne o addirittura antipatiche, insensibili o distaccate, basti pensare al Cloud di Final Fantasy VII o a eroi solitari dal forte carisma come il John Wayne di Sentieri Selvaggi, il Big Boss della saga di Metal Gear o ancora il celeberrimo Conan il barbaro, anch'esso arrivato al cinema in più occasioni, creato da Robert E. Howard.
Insomma, l'eroe non risulta così il semplice "personaggio buono" che deve affrontare una sfida, spesso è uno dei motori propulsivi dell'intero intreccio narrativo capace, tanto per le sue abilità intrinseche così come per la sua profonda attitudine nel creare empatia con il pubblico, di emozionarci e di trasportarci con tutto sé stesso all'interno della storia di cui fa parte e, di conseguenza, nello sconfinato mondo della fantasia.

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