Il Gladiatore 2: aspettative, dubbi e potenzialità sul film di Ridley Scott

Il regista di Alien e del nuovo The Last Duel tornerà presto dietro la macchina da presa per dirigere un sequel atteso da almeno dieci anni.

Il Gladiatore 2: aspettative, dubbi e potenzialità sul film di Ridley Scott
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"Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero Imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra". Così si ri-presentava il personaggio di Russell Crowe nell'immortale cult Il Gladiatore davanti a Commodo, tra il sangue e la sabbia del Colosseo di Roma. Una promessa, quella di Massimo, che il protagonista ha infine rispettato uccidendo l'Imperatore interpretato da Joaquin Phoenix e riunendosi poi nell'aldilà con la sua amata famiglia, nell'iconica sequenza dei campi di grano accompagnata dall'indimenticabile musica di Hans Zimmer.

Un finale inequivocabile, quello che 21 anni fa chiudeva un titolo applaudito da tutti e premiato agli Oscar con la statuetta al Miglior Film, tanto che quando uscirono le primissime indiscrezioni sull'ambientazione temporale de Il Gladiatore 2, appassionati e cinefili si domandarono quali potessero essere le intenzioni di produttori, sceneggiatori e regista nella volontà di addentrarsi nel prosieguo di una storia praticamente conclusa.

Ci sono voluti circa vent'anni e una buona idea per riportare in auge quello che a questo punto diventerà il franchise de Il Gladiatore, ma a quanto pare è arrivato il momento di tornare nell'Antica Roma con una nuova storia di sacrificio e abnegazione, anche se Russell Crowe non tornerà come protagonista.

Ritorno al Colosseo per Ridley Scott

Nelle sue Satire, il poeta Giovenale descrisse le aspirazioni della plebe romana con una locuzione divenuta famosa: "Panem et circenses". Tradotta in chiave sociale, la frase si riferisce al bisogno del popolo di essere sostentato con del cibo e distratto e allietato da un passatempo, che all'epoca erano proprio i giochi gladiatori.

Pur essendo spesso schiavi costretti a combattere fino alla morte davanti a un pubblico drammaticamente divertito, i gladiatori potevano diventare delle vere celebrità per il popolo, ovviamente con l'obbligo di vincere ed essere "salvati" dal pollice dell'Imperatore di turno e dall'entusiasmo dei romani. E anche se passata ormai alla Storia come una delle più grandi e belle vicende raccontate su di un lottatore del Colosseo, quella di Massimo Decimo Meridio non è certamente l'unica a poter essere inventata o narrata - esattamente come quella dell'indomito Spartaco. Un assunto importante, insomma, per capire che la direzione che intraprenderà il franchise, non sarà per forza di cose correlata per intero al percorso di Massimo e alla sua vendetta, ma si sposterà su altro, probabilmente sul prosieguo delle gesta imperiali della Dinastia degli Antonini, magari disinteressandosi delle incongruenze storiche necessarie per raggiungere il risultato.

L'idea - più volte rumoreggiata - è allora quella di avere come protagonista Lucio Vero, il nipote di Commodo interpretato all'epoca da Spencer Treat Clark, visto recentemente al cinema nel Glass di M. Night Shyamalan e ne Le terrificanti avventure di Sabrina su Netflix. Non è assolutamente chiaro se il racconto si focalizzerà effettivamente sul personaggio o prenderà una strada differente, magari incentrato su tutt'altro protagonista, ma quello che sappiamo per certo dalle parole dello stesso Ridley Scott su Il Gladiatore 2 è che "il sequel de Il Gladiatore è stato già scritto".

Il regista di Alien e The Last Duel (qui la nostra recensione di The Last Duel) comincerà a lavorarci attivamente non appena avrà terminato riprese e post-produzione del suo annunciato e atteso Kitbag con Joaquin Phoenix, biopic dedicato alla figura di Napoleone Bonaparte che vede nel cast anche Jodie Comer. Considerando l'amore di Scott per l'attrice di Killing Eve, non è da escludere che questa possa trasformarsi in una vera e propria interprete feticcio dell'autore, comparendo pure ne Il Gladiatore 2.

Magari nel ruolo di protagonista, come una Gladiatrice? Seppure rare, le fonti attestano infatti l'esistenza delle combattenti gladiatrici, e in un momento storico come quello che sta vivendo oggi il cinema contemporaneo non sarebbe assolutamente da escludere una simile possibilità.

Sappiamo anche che il progetto sarà ambientato "tra i venticinque e i trent'anni dopo gli eventi dell'originale", il che setta il periodo tra il 200 e il 210 d.c. I produttori Walter F. Parkes e Laurie MacDonald non si sono sbottonati molto al riguardo, cercando di evitare proprio come Scott ogni piccola fuga di dettagli, ma hanno rivelato la decisione di collaborare con lo sceneggiatore Peter Craig per Il Gladiatore 2 (Top Gun: Maverick, The Batman) per trovare il giusto assetto della storia. Considerata la firma, recentemente impegnata in sequel e reboot di un certo livello, la scelta ci pare lucida e ponderata, così come l'intenzione di attendere il tempo necessario affinché l'idea germogli al meglio delle sue potenzialità. Ci sarà da aspettare ancora molto, forse due o tre anni, ma la speranza è di vedere confezionato un sequel che riesca a regalarci le stesse emozioni provate vent'anni fa, magari puntando nuovamente agli Oscar.

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