Speciale Ghost movies - Fantasmi da ridere!

Viaggio nelle commedie... fantasmagoriche!

Speciale Ghost movies - Fantasmi da ridere!
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Dopo essere deceduta in un incidente stradale, Kisha torna misteriosamente in vita e si stabilisce nel quartiere in cui il marito Malcolm ha iniziato una nuova vita sposando Megan, madre di due bambini.
La trama potrebbe immediatamente spingere a pensare a chissà quali raccapriccianti manifestazioni paranormali, ma potete pure stare tranquilli, perché stiamo parlando di Ghost movie 2 - Questa volta è guerra di Michael Tiddes, che, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 15 Maggio 2014, altro non è che il sequel del Ghost Movie messo in piedi dallo stesso regista al fine di mettere alla berlina successi horror d’inizio XXI secolo quali L’altra faccia del diavolo, L’ultimo esorcismo e, ovviamente, il franchise Paranormal activity.
Lo stesso franchise preso demenzialmente di mira - insieme a La madre di Andrés Muschietti - anche dal contemporaneo Scary movie 5 di Malcolm D. Lee, quinto capitolo della fortunata saga comica che, a partire dal numero due, non ha potuto fare a meno di sfoderare parodie di film di fantasmi quali Haunting - Presenze, The ring e The grudge.
Ma da quando le presenze spettrali della Settima arte hanno cominciato a pensare di abbandonare l’abitudine di spaventare gli spettatori per rendersi protagonisti, invece, di commedie volte a fornirgli spettacoli decisamente più leggeri?

Prime presenze comiche

Senza andare troppo indietro nel tempo, potremmo cominciare da due pellicole datate 1941, non propriamente incentrate sul tema, ma al cui interno le presenze fantasmagoriche hanno il loro perché: Spettri all’arrembaggio di Phil Rosen, che - anche conosciuto come Fantasmi nella notte ed interpretato da Bela Lugosi - vede un gruppo di ragazzi finire erroneamente nell’abitazione in cui si trovano una mostruosa creatura e un nano, e L’inafferrabile spettro di Arthur Lubin, con la storica coppia comica formata da Bud Abbott e Lou Costello (in Italia Gianni e Pinotto) alle prese con una casa appena ereditata in cui sono nascosti dei soldi e che sembrerebbe infestata.
Gli stessi Abbot e Costello protagonisti cinque anni dopo di Se ci sei batti due colpi di Charles Barton, nel quale vestono i panni di due presunti traditori uccisi durante la rivoluzione americana e gettati in un pozzo da cui i loro fantasmi non possono uscire se non provano di essere innocenti.
Come dimenticare, poi, la commedia musicale tedesca La ballata dei fantasmi, diretta nel 1960 da Kurt Hoffmann, o il disneyano di otto anni meno vecchio Il fantasma del pirata Barbanera di Robert Stevenson, con il personaggio del titolo impegnato in maniera esilarante a proteggere due anziane discendenti da un losco affarista?

Quei fantasmi...

Rimanendo nell’ambito di operazioni non strettamente legate alle ghost comedy, si potrebbe addirittura citare il Questi fantasmi firmato nel 1954 da Eduardo De Filippo partendo dal suo omonimo testo teatrale e rifatto nel 1967 da Renato Castellani, ma solo per introdurre uno sguardo alle escursioni effettuate dagli italiani all’interno del genere.
Escursioni che includono l’assurdo western Whiskey e fantasmi di Antonio Margheriti, del 1974, in cui l’ectoplasma di David Crockett supporta l’imbroglione Napoleone spacciando per elisir di lunga vita un micidiale miscuglio, e due varianti sexy datate 1981: Bollenti spiriti di Giorgio Capitani, che vede Johnny Dorelli e Gloria Guida in un castello abitato da un antenato di lui condannato a vagare tra le stanze se non riuscirà a fare l’amore con una donna, e il decisamente più pecoreccio C’è un fantasma nel mio letto di Claudio De Molinis, con un fantasmagorico Renzo Montagnani libertino impegnato a rovinare la luna di miele di Lilli Carati e Vincenzo Crocitti.
E, se rientrano marginalmente nella categoria sia il Sergio Citti del 1989 Mortacci che Vacanze di Natale ’91 di Enrico Oldoini, che trova il tempo di mostrare Ezio Greggio alle prese con un incontro ultraterreno, un vero e proprio cult della risata con disturbanti presenze nostrana è La casa stregata di Bruno Corbucci, destinata a fare da dimora nel 1982 ad un Renato Pozzetto in gran forma che potrà spezzare l’incantesimo solo permettendo alla fidanzata (la già citata Guida) di rimanere illibata fino alla prima notte di nozze.

Aldilà di tutto...

Allora, visto che si parla di matrimoni, passiamo al 1984 tramite Ho sposato un fantasma di Carl Reiner e con Steve Martin, anno anche dell’uscita di Ghostbusters - Acchiappafantasmi di Ivan Reitman, i cui scatenati protagonisti Harold Ramis, Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson tornano in azione a fine anni Ottanta nell’inferiore Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II, per mano dello stesso regista.
Forse non mediocre quanto Due piedipiatti acchiappafantasmi di Lee Madden (ma firmatosi Alan Smithee, pseudonimo usato dai cineasti americani quando disconoscono una loro opera), interpretato nel 1987 dallo Sherman Hemsley della serie televisiva I Jefferson e riguardante due scarsi poliziotti incaricati di fermare un mercante di schiavi tornato dall’oltretomba.
Mentre il citato Murray è uno Scrooge trasferito in tempi moderni in S.O.S. fantasmi, riuscita rilettura del Canto di Natale dickensiano operata da Richard Donner nel 1988; anno in cui Tim Burton ci regala gli irrequieti defunti Geena Davis e Alec Baldwin di Beetlejuice - Spiritello porcello e Neil Jordan riunisce Steve Gutenberg, Daryl Hannah, Peter O’Toole e Liam Neeson in High spirits - Fantasmi da legare, che, da non confondere con High spirits di Michael L. Schaerti, racconta di un nobile irlandese con debiti da pagare che organizza vacanze per ricchi con apparizioni di finti fantasmi (ma anche veri!) nel suo castello.
Il 1990, invece, vede da un lato Bill Cosby sotto la regia di Sidney Poitier in Ghost dad - Papà è un fantasma, dall’altro Denzel Washington intento a scoprire i responsabili della propria morte sfruttando un razzista Bob Hoskins in Un fantasma per amico di James D. Parriott.

Ultime battute di... spiriti!

Tra l’altro, per quanto riguarda volti noti di colore della comicità a stelle e strisce, Eddie Murphy è l’agente immobiliare de La casa dei fantasmi di Rob Minkoff, del 2003.
Datato 2000, il televisivo The Bogus witch project di Victor Kargan Steve Agee, Kelly Aluise, Susan Johnson, Alex Mebane, Mark Mower, Sammy Primero e Alec Tuckman è una delle pessime parodie di The Blair witch project - Il mistero della strega di Blair.
La sposa fantasma di Jeff Lowell ha nel 2008 le fattezze di una Eva Longoria morta nel giorno del suo matrimonio e che le escogita tutte per impedire che il compagno si getti in una nuova relazione.
Un insegnante che vede la gente morta impegnato a lavorare con studenti deceduti da oltre vent’anni è al centro dello spagnolo Ghost academy di Javier Ruiz Caldera, del 2012 come Supernatural activity di Derek Lee Nixon, ennesima e indigeribile presa in giro di Paranormal activity.
Oltretutto richiamato anche dalla trama di Ghost team one - Operazione fantasma di Ben Peyser e Scott Rutherford, dell’anno successivo, con immancabili installazioni di telecamere che finiscono per immortalare avvenimenti soprannaturali in una casa teatro anni addietro di un omicidio. Ciò perché due compagni di stanza intendono far colpo su una ragazza girando un documentario sull’accaduto.

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