Speciale FFVII:AC *Speciale*

A dicembre 2004, come vi avevamo annunciato si è svolto a Parigi il Tokyo Zone

Speciale FFVII:AC *Speciale*
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Final Fantasy VII: Advent Children *Tokyo Zone 2004*

A inizio dicembre 2004, come vi avevamo annunciato per tempo, si è svolto a Parigi il Tokyo Zone. Quest'anno l'interesse era alto per via della proiezione della versione speciale di Final Fantasy VII: Advent Children, che già era stata mostrata in precedenza anche a Venezia, Montreal e Tokyo, ma anche per la presenza di Nobuo Uematsu. Il nostro utente del forum, e in questo caso inviato speciale, Principe_delle_Tenebre è andato a Parigi per assistere a questo evento e ha preparato per noi questo speciale.Buona lettura!

Prima Giornata (01.12.04)

Arrivati nella capitale francese, ci fiondiamo al Centre Pompidou per assistere alla prima sessione del Tokyo Zone 4.Purtroppo però, la mania giapponese di mettersi in fila il giorno prima ha contagiato anche i francesi, che non sono stati in grado di organizzarsi di conseguenza.Ci si chiudono le porte in faccia. Niente conferenza, ma soprattutto niente proiezione di Final Fantasy VII: Advent Children.A quel punto abbiamo pensato di andare a Enghien-les-Bains, sede del Tokyo Zone 4, per chiedere spiegazioni all'organizzatore (che ci aveva assicurato il posto). Lì, ci accoglie calorosamente una giapponese che con toni gentili ci prenota le sessioni a seguire. I biglietti sono nostri!

Seconda giornata (02.12.04)

Eccoci a Enghien-les-Bains per partecipare alla tavola rotonda "La Musica nei Videogiochi", con Nobuo Uematsu (SquareEnix) e Daniel Masson (Ubisoft). Doveva esserci anche David Cage (Quantic Dreams) ma per motivi sconosciuti alla platea era assente.Dopo un'ora di attesa si aprono le porte della sala congressi. Trovati due ottimi posti ci sediamo, mentre la track "Reunion" di Final Fantasy VII ci allieta l'attesa.Ad un certo punto il volume sale, la track "Cid's Theme" sostituisce "Reunion" con conseguente eccitazione del pubblico. Ed ecco entrare l'uomo tanto atteso: Nobuo Uemastu. Il pubblico si alza in piedi ed esulta. Ha così inizio il dibattito.Il moderatore Daniel Kapelian fa un'introduzione tecnica sull'evoluzione tecnologica dell'audio, poi presenta Daniel Masson: compositore della Ubisoft, famoso per i giochi sviluppati su GameBoy Advance, quindi per le polifoniche. Il classico artista geniale che sa di esserlo e che quindi se la tira a più non posso. Finito con lui, Kapelian presenta Uematsu-sama.Nato il 21 marzo del '69, Uematsu-sama si forma in soli 2 anni da autodidatta, lavora qua e la senza particolari soddisfazioni fino all'incontro con Hironobu Sakaguchi nell' 85. Da lì in poi è storia.Inizia la discussione sul fatto che la musica giapponese nell'entertainment è in realtà un "rifacimento" di quella occidentale. Vengono proiettati spezzoni di film storici, quali "Tokyo Monogatari" e "I 7 Samurai", per sottolineare appunto che le soundtrack nipponiche seguono i canoni di quelle nostrane. La parola passa quindi al piccolo giapponese seduto a sinistra."Buongiorno, mi chiamo Nobuo Uematsu" (ride). Inizia così la presentazione del compositore ormai ex SquareEnix che per rompere il ghiaccio scherza un po' col pubblico, poi, con l'aiuto di un filmato, ci narra la sua evoluzione passo passo con quella della saga di Final Fantasy, considerando lo sviluppo grafico e tecnologico delle console.Uematsu-sama comincia con Final Fantasy I, II e III su "Nintendo Famiry Computaa" (NES), lui lo chiama ancora cosi. Spiega che con sole 3 uscite audio è stata davvero dura.Stessa fatica anche con Final Fantasy IV, V e VI su Super Famicom (SNES), che aveva 8 uscite audio. "Con la grafica 2D primordiale di queste console" spiega Uematsu-sama "bisognava creare melodie che riuscissero per tutta l'esperienza ludica a non annoiare l'utente. Provate a levare il volume in Final Fantasy VI, vedrete che diventa soffocante" (ride).Con l'avvento delle console a 32 bit, il 3D di Final Fantasy VII, VIII e IX (seppur pre-renderizzato) aumenta il dinamismo e "permette alla soundtrack di avere dei punti morti, dei silenzi. Senza infastidire il giocatore" spiega il compositore.Con la PlayStation 2, o meglio con Final Fantasy X, questa libertà aumenta. Grazie al doppiaggio dei personaggi infatti, la colonna sonora può assomigliare di più a quella di un film, allontanandosi un po' dagli standard dei videogiochi."Con Final Fantasy XI, la storia cambia" (ride) "qui l'utente è concentrato ed affascinato dall'ambiente che lo circonda, più che dalla trama. E la colonna sonora deve accompagnarlo silenziosamente all'interno di questo viaggio. Un esperimento che abbiamo voluto fare, all'interno di SquareEnix. Ci sembra sia riuscito" (ride)."Proseguendo e crescendo con le tecnologie" conclude "non so dove andrò a finire. So solo che la mia musica cambierà insieme ai videogiochi. Spero che mi sarete fedeli" (ride).E' ora il turno di Ubisoft. Masson dimostra, a parer mio, di essere una testina di cavolo non indifferente, non facendo altro che lamentarsi dei metodi di produzione e delle tecnologie a disposizione nel campo delle soundtrack.Dopo un'ora circa di "non capisco perché..." e di "il problema è che..." la conferenza finisce grazie all'intervento di Uematsu-sama che, alla frase "la tecnologia a disposizione influenza la creazione di una colonna sonora" risponde: "Non sono per niente d'accordo. Io le mie composizioni le creo dal e col cuore, poi dopo le adatto alle tecnologie" (vedi Aria di Mezzo Carattere in Final Fantasy VI). "Ah!" prosegue "Però è anche vero che la serie di Final Fantasy rimane imbattuta per il budget stanziato alla produzione della soundtrack" (ride). E con queste parole riesce ad ammutolire (finalmente, ve lo assicuro) il professionalmente depresso Daniel Masson.La tavola rotonda si conclude, le luci si spengono, la platea si ammutolisce. Entra Shinji Hashimoto (SquareEnix, produttore) e sullo schermo si forma il logo della SquareEnix."Signori e signore, benvenuti alla proiezione di Final Fantasy VII: Advent Children - Special Edition."

Final Fantasy VII: Advent Children - Special Edition

AVVISO: in questo paragrafo verrà descritto, per filo e per segno, tutto ciò che è stato mostrato quel giorno, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa non leggete e continuate dal paragrafo "Tecnicamente".La proiezioneAll'inizio della proiezione c'è stato (ovviamente) un gran boato in sala, poi il silenzio più assoluto. L'innocente voce di Marlene ci riporta indietro nel tempo, descrivendo il mondo di Final Fantasy VII come lo abbiamo conosciuto noi, riassumendo in un paio di minuti le mie 165 ore di gioco. Parla di Sephiroth e della sua caduta, quasi stesse descrivendo un angelo. Narra del suo odio verso la Shin-Ra, odio che è cresciuto a tal punto da coinvolgere l'intero pianeta. Parla della morte di una persona amata, Aeris. E di come, Aeris insieme alla Terra, erano riuscite ad aiutare Cloud e gli altri a sconfiggere Sephiroth.Ma la Terra era molto più in collera di quello che si pensava.E qui finisce l'intro.Le immagini ci portano a Marlene, insieme con un bambino (Denzel) chiaramente colpito dal Geostigma, una misteriosa malattia che affligge i bambini dall'episodio della Super Nova.Tifa è invece nel suo bar, anche sede dell'orfanotrofio di Cloud. Il telefono squilla, ma nessuno risponde. Alla fine ci pensa Tifa: "Consegne Strife".Poi la scena passa a Cloud, in un deserto (sembrerebbe quello nelle vicinanze del Gold Saucer), sulla sua moto, che risponde al telefono: è Tifa. "Ha chiamato Reno, dice che ci sono novità sul Geostigma, ha detto di andare lì, subito! Sembrava preoccupato, non l'ho mai visto in queste condizioni. Cosa sta succedendo, Cloud?"Cloud parte con la sua moto e viene presto intercettato dal trio Kadaj, Yazoo e Loz (pronunciati Kadashi, Yazu e Roz). I tre affiancano Cloud e iniziano ad attaccarlo, chiedendogli: "Dov'è nostra madre?".Poi vediamo di nuovo Tifa e Marlene che vanno nella chiesa di Aeris per cercare Cloud. Qui trovano delle bende e capiscono chiaramente che anche Cloud soffre di Geostigma. Poi arriva Loz, in cerca di Cloud. Non trovandolo, per il gusto di fare a botte, massacra Tifa e rapisce Marlene.La scena cambia di nuovo e torna a Cloud, che viene ricevuto da un misterioso uomo su una sedia a rotelle, protetto dai Turks Reno e Rude. Quest'uomo parla a Cloud, dicendogli che hanno fatto dei progressi con il Geostigma e che ormai sono prossimi alla soluzione. "Abbiamo valutato la situazione e ci serve una guardia del corpo. Ci servi tu, Cloud.", ma Cloud risponde che non ha i requisiti adatti. "Si invece, tu sei l'unico rimasto, ex Soldier Cloud. Ho sentito dell'orfanotrofio, non vuoi salvare quei bambini? La Shin-Ra vuole soltanto proteggere gli abitanti di questo pianeta, il nostro scopo finale è la pace, e tu lo sai bene, giusto Cloud?""Io non sono in grado di proteggere nessuno, né i miei amici, né la mia famiglia... neanche me stesso. Mi dispiace, signor Presidente"E si conclude così il dialogo tra Cloud e Rufus, che a quanto pare è ancora vivo.Cloud a quel punto va da Tifa, reduce dal combattimento con Loz. La ragazza dice che Marlene e Denzel sono scomparsi. Inoltre rimprovera Cloud, facendogli notare che si sta tormentando sempre per le stesse cose, per avvenimenti che non dipendono da lui, e lo obbliga quindi a partire.Cloud si avvia verso Forgotten City, dove Reno gli ha detto di aver visto il trio con dei bambini. Mentre Cloud è in viaggio, si ritrova all'improvviso nella sua mente, schiena contro schiena con Aeris. Questo il dialogo:Aeris: "Perché sei qui?"Cloud: "Non lo so, forse sto cercando il perdono, perché quel giorno non sono riuscito a salvarti."Aeris: (ridacchia) "Ma tu non hai bisogno di essere perdonato. Quel giorno ho pregato perché tu arrivassi. E sei arrivato, sei venuto per me. Questo è quello che conta. Non devi rimproverarti nulla, Cloud."A Forgotten City, Kadaj sta convincendo i bambini ad unire le loro forze per guarire dal Geostigma. In quell'istante arriva Cloud, che cade dalla moto per evitare di investire i bambini. Kadaj a quel punto ne approfitta e accusa Cloud: "Ecco il nostro fratellone. Anche lui è malato sapete? Però lui non vuole aiutarci, lui è un traditore". Kadaj sta per uccidere Cloud quando arriva Vincent e lo salva, portandolo via.Il dialogo tra Vincent e Cloud è molto bello, in riva ad un ruscello di Lifestream. Cloud, stringendosi il braccio sinistro affetto dal Geostigma, chiede a Vincent: "Cosa sta succedendo?" e Valentine gli risponde: "Il pianeta si sta difendendo tentando di uccidere il gene che risiede in quei bambini, e in te."."Cosa significa?", chiede Cloud."Voi avete il Suo gene. Geostigma, Sephiroth, Jenova. Chiamalo come ti pare. Voi siete tutti delle potenziali minacce per questo pianeta."A quel punto salta fuori Marlene e Cloud decide di riportarla a Midgar e poi di andare da Rufus. Da lì in poi ci sono una sequenza dietro l'altra senza alcun filo logico.Si vede un combattimento molto spettacolare tra Cloud, Yazoo e Loz.Poi Rufus riceve la visita di Kadaj, che gli spiega che Loro hanno bisogno di Jenova per completare la Reunion. In seguito, con un ghigno che ricorda quello di Sephiroth tra le fiamme di Nibelheim, Kadaj evoca una Summon, per la precisione Bahamut. Stessa cosa fanno i bambini, disposti a cerchio al centro della piazza principale di Midgar. La città è invasa da malefiche creature e tutto sembra destinato alla tragedia. Ma ecco arrivare, uno ad uno, i nostri eroi: Barret, Red XIII, Yuffie, Cid e Vincent che iniziano a lottare difendendo la città. Da sottolineare la battuta di Yuffie che, guardando Tifa, le dice: "Che c'è, hai perso le Materia?!". A quel punto Marlene chiede: "Cosa succede?" e Tifa le risponde, commossa: "Sono tutti qui. Sono tornati per difendere ancora una volta ciò che amiamo."A quel punto la scena torna al combattimento tra Cloud e il trio, poi si vede Kadaj con un contenitore in mano, chiaramente danneggiato da un colpo di spada. Kadaj guarda nel contenitore, spalanca gli occhi ed inizia ad urlare "Mamma!" in preda alla disperazione.In seguito vediamo Cloud che si avventa in cielo contro Bahamut e Tifa che dice: "Avevamo un potere che ci permise di sconfiggere Sephiroth. Quel potere lo abbiamo perso in soli due anni, ma Cloud sembra averlo ritrovato."Infine, l'ultima scena: la torre della Shin-Ra esplode e Cloud, che si trova a mezz'aria, conficca la spada nella torre per appoggiarsi e poi, con una coreografia degna del primo Matrix, estrae una seconda spada dalla prima e si lancia all'indietro. A quel punto inizia a tagliare tutti i detriti che gli cadono addosso (tutto questo sempre in aria) con movimenti che ricordano molto la Omnislash. Poi, tagliato l'ultimo ostacolo ecco comparire dal cielo Lui, il nemico di sempre, pronto per lo scontro finale: Sephiroth.Fine della proiezione, titoli di coda a forma di DNA e tante lacrime.Conclusioni finali sulla tramaSephiroth, morendo, ha lasciato in eredità ai bambini i suoi geni, per portare comunque a termine il suo piano malvagio.I componenti del trio devono essere cloni di Sephiroth contagiati come Cloud e i bambini dal Geostigma.Il Geostigma è una malattia provocata dal pianeta, che per difendersi contagia coloro che hanno in se i geni di Sephiroth.Cloud deve fare da guardia del corpo ai resti di Jenova, ma viene attaccato dal trio e nella lotta il contenitore di Jenova viene danneggiato, distruggendo ciò che restava della madre di Sephiroth.Rufus è diventato buono, ma in realtà aiuta Cloud solo perchè anche lui, misteriosamente, è affetto dal Geostigma (ecco il perché della coperta bianca).Sephiroth alla fine ritorna effettivamente e non è né un ricordo né un'allucinazione. Da ciò che succede prima e da come compare poi, sembrerebbe proprio che Sephiroth venga evocato come una Summon.I personaggi principali che mancavano all'appello erano Cait Sith ed Elena (la voce di quest'ultima pare però essere presente nel trailer mostrato all'ultimo Jump Festa).TecnicamenteUna Midgar distrutta ma rinata ci viene mostrata sin dai primi fotogrammi, affollata di gente e di traffico, senza tracce del regime Shin-Ra che appariva prima della catastrofe.Il character design è divino e sono felice di smentire tutti quelli che pensavano che il fotorealismo sciupasse l'atmosfera, perchè i render (resa finale dettata dall'insieme delle texture, delle luci e dei settaggi del motore di calcolo, del render appunto) sono si fotorealistici, ma non il character design: i personaggi hanno mantenuto quegli splendidi occhioni o terrificanti occhi di ghiacchio che avevano nel gioco; sono semplicemente più proporzionati, d'altronde Nomura in 7 anni è migliorato parecchio.Io di professione faccio il Virtual Designer (ovvero lavoro col 3D) e purtroppo questo mi porta a trovare i difetti in ogni produzione, anche di alto livello. Vi dico questo per sottolineare quanto l'Advent Children sia un capolavoro assoluto nel settore del 3D! Tecnicamente è perfetto, dalla modellazione di fondali e character alle texture, dalle animazioni ai render.Una notevolissima nota di merito va alla regia, che ci offre una narrazione quasi dal punto di vista di Cloud, che ha ancora il brutto vizio di farsi i viaggi mentali nei momenti meno appropriati.Il sonoro è davvero favoloso: ripercorre la soundtrack del gioco modernizzandola notevolmente. Bravo Nobuo Uematsu!Insomma: DI-VI-NO. Un'opera da vedere e rivedere miliardi di volte. E da comprare originale perchè se la SquareEnix fa un altro fiasco come con Final Fantasy: The Spirit Within, ce li scordiamo Final Fantasy XIII e Kingdom Hearts 3.

Terza giornata

3° giorno: 03.12.04 - Performance d'installazione sonora sul contenuto di Final Fantasy XI ad opera di Nobuo Uematsu e di Pierre Bastien (Ubisoft).Si è rivelata però essere uno specchio per le allodole: la performance altro non era che un'installazione sonora di "elettronica" sperimentale basata sul suono emesso da degli ingranaggi. Ad opera del solo Pierre Bastien, è durata 6 miseri minuti e riguardava l'intro di Final Fantasy XI, peraltro di qualità davvero scadente (con pixel di un metro quadro).


4° giorno: 04.12.04 - Quartiere "La Defence". Ci troviamo allo SLIM, una fiera tipo la SMAU, però molto più piccola e molto più pregna. Favolosi gli stand SEGA, Nintendo, Microsoft e Sony che capeggiavano l'evento. Ma noi siamo qui per la dedica di Uematsu-sama.Una lunga ma per fortuna scorrevole fila ci mostra il giusto stand. Finalmente è il nostro turno. Uematsu ride estasiato alla vista del disegno di Charlotte, e ce lo autografa. Le foto sono molto più esplicative.

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