Fase 6 del Marvel Cinematic Universe: quali titoli mancano all'appello?

La Saga del Multiverso è realtà ma molti slot restano liberi nella programmazione dell'ultimo atto, in attesa del D23

Fase 6 del Marvel Cinematic Universe: quali titoli mancano all'appello?
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Gli annunci al Comic-Con di San Diego da parte dei Marvel Studios hanno fomentato l'hype di appassionati e non, confermando la figura di Kevin Feige come re dei cinecomics nonché come uno dei produttori più importanti del nostro tempo. Un programma su una scala così larga raramente si è visto nel mondo dell'intrattenimento: decine di prodotti presentati e confermati e ben tre fasi che iniziano a prendere la loro definitiva forma. La Saga del Multiverso, comprendente le fasi 4, 5 e 6, è già entrata nel vivo ma dopo gli annunci salta all'occhio qualche particolarità. Non solo l'assenza di alcuni nomi risulta spiazzante - si vedano gli speciali come Guardiani della Galassia: Holiday Special e Werewolf by Night - ma soprattutto gli otto slot vuoti all'interno di una Fase 6 scandita solo dalla presenza del film sui Fantastici 4 e il dittico Avengers: Kang Dinasty-Avengers: Secret Wars.

Con una quarta fase in dirittura d'arrivo e la successiva pronta ad iniziare con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, la struttura dell'atto finale è ancora, parzialmente, un'incognita. Proviamo a capire quali titoli - che non sappiamo se siano lungometraggi o show televisivi - potranno trovare spazio nei prossimi anni, in attesa di possibili nuovi annunci al D23 Expo di settembre.

L'elefante nella stanza: il fattore X

Ci sono eroi destinati ad entrare a far parte del roaster del MCU prima o poi, chi prima e chi dopo ma tutti già pronti a tuffarsi, o rituffarsi, sul grande e piccolo schermo. Uno degli elementi fondamentali per il futuro dei Marvel Studios ha a che fare con una semplice ma significativa lettera: X. I Mutanti e tutto ciò che li riguarda sono fin troppo attesi e ad aumentare l'entusiasmo si aggiunge il revival della serie animata degli anni Novanta. Non si tratta di capire se arriveranno ma quando, visto anche l'inaspettato easter egg nell'ultima scena di Ms Marvel, nella quale l'utilizzo di una specifica parola è stato avvalorato dal breve accenno ad un motivo musicale noto ai fan, che ha messo in chiaro come non si trattasse di semplice casualità.

Il cameo del sempreverde Patrick Stewart in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, però, non ha ridotto gli ostacoli da affrontare: in primis gli obblighi contrattuali che ne vietano - o meglio, rendono parecchio difficile - l'utilizzo fino al 2025. Altro aspetto da non sottovalutare è l'introduzione di un gruppo così importante e variegato, che andrebbe sviluppata nel tempo, cercando di non affrettarne lo sviluppo e di non lanciare i personaggi, dopo pochissimo, in un evento crossover come Secret Wars. C'è da scommettere che piccoli segnali visti in Ms Marvel non saranno gli unici e che altri personaggi avranno a che fare con mutazioni, ma da qui all'apparizione degli X-Men ce ne passa.

Se niente verrà annunciato al D23, una delle varie teorie che da tempo circolano in rete avrebbe la possibilità di realizzarsi: dopo The Infinity Saga e The Mulverse Saga, The Mutant Saga potrebbe ospitare le future fasi del grande progetto della Casa delle Idee. Forse ci sarà da aspettare ma una scelta simile valorizzerebbe nel miglior modo il gruppo.

Vecchi nomi in cerca di conferme

Per molti al di sotto delle aspettative, la Fase 4 ha introdotto una notevole quantità di personaggi che, insieme ad un folto gruppo di eroi amati e già "datati", sembrano avere ancora altro da dire prima di essere riuniti in quelle che dovrebbero essere le nuove formazioni degli Avengers.

E il plurale non è casuale: una delle assenze più significative al Comic-Con è stata infatti quella degli attesi Young Avengers, già potenzialmente presentati in svariati e diversi progetti. Kate Bishop, America Chavez, Billy (Wiccan) e Tommy (Speed), Kamala Khan, Cassie Lang, Riri Williams e altri non sono stati di certo introdotti casualmente ed è molto probabile che essi possano iniziare a scaldarsi e collaborare, così da poter dare un grosso contributo nella resa dei conti finale. Tra i tanti in cerca di riscatto c'è anche Hulk. Bruce Banner e Professor Hulk hanno generato critiche di un nutrito gruppo di appassionati che hanno accusato gli Studios di aver "nerfato" un personaggio la cui mitologia potrebbe comunque essere ampliata prossimamente da She Hulk. Ecco che allora le voci su una possibile trasposizione seriale di World War Hulk iniziano a farsi sempre più insistenti: non solo si darebbe nuovamente spazio alla distruzione che tanto è mancata nell'ultimo periodo ma esso si candirebbe a diventare un evento sulla falsa riga di Civil War, capace di mettere due fazioni una davanti l'altra per poi farle ritrovare e riappacificare alla vista del nemico comune - anche se scooper come Charles Murphy, di recente, hanno iniziato ad esser più cauti circa l'effettiva possibilità di realizzazione.

Inoltre, andrebbe affrontata la questione Eterni. Se può andare bene aver giustificato la loro assenza nella lotta contro il Titano pazzo, una volta introdotti, presa coscienza di loro stessi e ribellati ai Celestiali, sembra improbabile la loro assenza in futuro. Quanto sia lontano questo futuro però non è ancora chiaro: se da una parte è necessario rispondere quanto prima a quel drammatico cliffhanger che concludeva Eternals per vedere il gruppo interagire con altri volti a noi noti, dall'altra la tiepida accoglienza del pubblico può giocare un ruolo chiave per la produzione immediata di un secondo capitolo.

Anche viste queste premesse è più probabile, anche se comunque difficile, vedere a breve un progetto solista su Eros/Starfox (Harry Styles giocherebbe un ruolo non da poco per portare spettatori in sala o davanti la tv, perché sprecarlo?) e il suo passato, tra Pip il Troll e Thanos, piuttosto che un sequel dell'opera di Chloe Zhao.

Collegandoci agli Eterni, stuzzica la possibilità di rivedere il Black Knight di Kit Harington. Con molta probabilità egli sarà presente accanto a Mahershala Ali in Blade ma non è da escludere nella Fase 6 un prodotto dedicato ai Midnight Sons, vista l'introduzione di personaggi oscuri e atmosfere paranormali. Tra le assenze più sorprendenti figurano anche il sequel di Shang Chi (che l'ingaggio di Destin Daniel Cretton per Kang Dinasty possa aver influito?) e Armor Wars: quest'ultima, annunciata ormai anni fa, sembra essere scomparsa dai radar ma è molto probabile che possa fare il suo esordio a breve, sicuramente dopo Ironheart e magari proprio all'inizio dell'ultima fase del nuovo ciclo.

Tre, quattro e cinque

Più defilato ma non meno probabile, un sorprendente annuncio per un terzo capitolo di Black Panther: come ben noto, il personaggio è amatissimo in tutte le sue incarnazioni, specie oltre oceano, ed è un'importantissima risorsa per il box office, considerando anche l'affetto nei confronti del compianto Chadwick Boseman.

Viste queste premesse, è improbabile che Black Panther resti uno dei pochi nomi a non avere una trilogia dedicata. Correlati ad esso, i progetti spin-off per Disney+ dedicati ad Okoye, alle Dora Milaje (che rubavano la scena anche in progetti come The Falcon and the Winter Soldier) e alla cultura wakandiana, affascinanti e largamente vociferati negli scorsi mesi ma non ancora confermati ufficialmente. E restando in tema terzo capitolo, molti aspettano qualcosa che riguardi Doctor Strage: lo stregone - non più supremo - gioca ormai dal 2016 un ruolo di prim'ordine nello scacchiere Marvel e i suoi legami con il multiverso non possono essere lasciati in disparte. Una delle scene post-credit della sua ultima avventura, con l'apparizione di Clea, rendono un suo ritorno in scena una formalità che aspetta solo l'ufficialità. Meno quotati un quarto capitolo di Spider-Man e un quinto di Thor. Le avventure dell'Uomo Ragno di Tom Holland, grazie al reset di No Way Home, possono aprire a scenari imprevedibili e vastissimi, con numerosi villain pronti a sbarcare a casa Feige (ricordiamo la presenza del simbionte, dopo il terzo film, che può sempre tornare utile).

Ma qui l'ostacolo è esterno e si chiama Sony: servirà capire se e che tipo di accordi verranno stipulati ma soprattutto che intenzione avrà la major con i suoi Kraven e Madame Web. Una cosa però è certa: Spider-Man è da sempre una macchina da soldi in sala e ogni occasione è buona per discutere di un prossimo film: quale sarà la direzione non è chiaro ma suona strana l'idea stare a lungo senza un'opera dedicata all'arrampica muri (che potrebbe però accontentarsi, al momento, di Spider-Man Freshman Year).

E chissà che la presenza di Daredevil non possa far bene a Peter Parker, portando magari a quei team-up che nelle storie a fumetti hanno coinvolto due dei volti più urban della Marvel. Il Dio del tuono, invece, è uno di quegli eroi capaci di generare nuove appassionanti avventure anche quando il suo percorso sembra non avere più nulla da dire e dire. Facile pensare che sia troppo presto ma la prima post-credit di Love and Thunder, con un'introduzione significativa, rende questa prospettiva più che un semplice azzardo.

I possibili volti nuovi

Ma come abbiamo visto nella già quasi conclusa Fase 4, una nuova saga prevede nuovi innesti e, tornando a parlare del mondo mutante, tra i più attesi c'è certamente Deadpool.

Anche se fuori dal panel del SDCC 2022, il futuro del personaggio, anche grazie alle dichiarazioni di Feife, è già stato scritto : Ryan Reynolds e Shawn Levy, alla regia, presto sbarcheranno nel Marvel Cinematic Universe e gli slot liberi che precedono l'atto finale, in particolare quello tra un Avengers e l'altro, sembrano un'ottima occasione per catapultare il mercenario e il suo caratteristico mood nel confronto contro Kang il nuovo Thanos. Due invece i titoli confermati da numerosi insider ma ancora privi di ufficialità. Il primo è quello dedicato a Nova: Ryan Gosling ha allontanato le voci su un suo coinvolgimento e ad oggi le informazioni sono scarsissime. Non è noto né se sarà un film o una serie tv né che tipo di storia racconterà. Come abbiamo visto con i Guardiani della Galassia, e continueremo a vedere con The Marvels, le avventure spaziali possono influire significativamente sulla trama generale e, come Captain Marvel insegna, anche inserito all'ultimo minuto l'eroe cosmico di turno può dare il suo contributo alla causa e gettare la basi per gli eventi a seguire.

L'altro progetto in cantiere sembra essere Wonder Man: i Marvel Studios hanno da sempre valorizzato eroi di seconda fascia, riuscendo a far affezionare il pubblico ad essi e rendendoli veri e propri perni delle narrazioni condivise. Non sembra esserci molto di concreto anche se le voci continuano a girare da settimane ma la duttilità di Simon Williams potrebbe facilitarne l'inserimento a saga inoltrata. Infine, sicuramente suggestiva è l'eventualità del debutto di Ghost Rider (un riferimento nel nuovo trailer di She Hulk sembra avvalorare le ipotesi). Pista fredda ma affascinante.