Speciale Extinction: cinema di sopravvivenza

Da Extinction a The Walking Dead, piccolo compendio sulla lotta per la sopravvivenza sul piccolo e grande schermo a fronte di catastrofi più o meno naturali, invasioni ed epidemie zombie.

Speciale Extinction: cinema di sopravvivenza
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Epidemie provocate da virus letali, eventi catastrofici naturali, attentati terroristici che favoriscono la proliferazione di batteri mortali: il cinema è un continuo profilarsi di situazioni disperate, in cui l'umanità è costantemente in pericolo e sotto attacco. L'unica possibilità è sopravvivere, combattendo, lottando per la propria vita e per quella dei nostri cari, come i protagonisti di Extinction - Sopravvissuti, horror spagnolo diretto da Miguel Ángel Vivas, disponibile in edizione DVD distribuito dalla Universal Pictures Italia. La pellicola, interpretata da Matthew Fox, stella della Serie TV Lost, e trasposizione cinematografica del racconto horror Y pese a todo, è ambientata in un immaginario e innevato paesino statunitense, nel quale Patrick, Jack e la piccola Lu hanno trovato riparo in seguito a un'invasione di creature fameliche che hanno sterminato il genere umano. Il terzetto, apparentemente al sicuro, grazie alle ostili condizioni atmosferiche che sembrano tenere lontani gli infetti, saranno presto costretti a fare di nuovo i conti con l'orrore che si manifesterà ancora più violentemente degli eventi che appena nove anni prima sembravano aver decretato la fine del pianeta terra. In occasione dell'uscita in Home Video di Extinction - Sopravvissuti, facciamo un brevissimo (la filmografia di genere è sterminata) excursus tra le pellicole, in particolare di genere horror, che hanno raccontato delle autentiche lotte per la sopravvivenza, dove il coraggio e la speranza prevalgono su solitudine e disperazione.

La notte dei morti viventi

Realizzato nel 1968 da George A. Romero, in un inquietante e gelido bianco e nero, La notte dei morti viventi racconta dello scoppio improvviso di un'epidemia provocata dalle radiazioni emesse da una sonda di ritorno dal pianeta Venere. L'incidente ha provocato il risveglio dei morti che, una volta risorti, invadono le città, affamati di carne umana. Considerato un capostipite degli zombie movie, nonostante non sia stato il primo film a portare sul grande schermo determinate tematiche, La notte dei morti viventi è considerato un film rappresentativo della società americana dell'epoca con possibili analogie tra la condizione degli zombie e quella dei vietcong e dei soldati sovietici in un periodo storico contrassegnato dalle tensioni della guerra fredda, dove il "diverso" era un nemico da abbattere. Un'epoca dove instabilità, rapporti famigliari disgregati e proteste in piazza erano questioni da affrontare quotidianamente. Fece molto discutere la sequenza finale, con la "vittoria" degli umani e, soprattutto, l'esecuzione di uno dei protagonisti del film, freddato per errore dallo sceriffo locale: ancora drammaticamente attuale nella sua allegoria, che vi invitiamo a (ri)scoprire.

L'ultimo uomo della terra

Tratto dal romanzo Io sono Leggenda di Richard Mateson, L'ultimo uomo della terra racconta l'epopea dell'unico abitante del pianeta, il dottor Robert Morgan, un medico che è riuscito a sopravvivere a una terribile epidemia che ha trasformato gli esseri umani in creature della notte. Durante il giorno e approfittando dell'avversione dei vampiri per il sole, il medico gira indisturbato per la città cercando i covi degli infetti e uccidendoli con degli affilati paletti come tradizione vampiresca insegna, mentre la notte resta rinchiuso, al sicuro e nella speranza di trovare un antidoto al virus. Un rimedio che potrebbe essere inutile considerata l'assenza - apparente - di altri superstiti. Fino a un improvviso e inaspettato incontro con una donna. Rivalutato negli ultimi anni, anche grazie alla pellicola Io sono Leggenda con protagonista Will Smith anch'essa tratta dall'omonimo romanzo di Mateson, L'ultimo uomo della terra racconta in maniera onesta la solitudine umana, le speranze, le paure e l'angoscia di un uomo rimasto solo, e autoproclamatosi, suo malgrado, come salvatore della terra. Come in La notte dei morti viventi, però, il pericolo maggiore è rappresentato dagli esseri umani, in una sequenza finale carica d'ingratitudine.

28 giorni dopo

Pellicola diretta nel 2002 dal regista Premio Oscar Danny Boyle e interpretata da Cillian Murphy, qui nei panni di un giovane che, dopo un periodo in coma, si risveglia in una Londra completamente deserta e invasa da umani affetti da un virus che li rende simili a zombie. Nell'incipit, il cineasta britannico ci mostra le prime fasi dell'epidemia, provocata da un gruppo di animalisti responsabili della liberazione di scimpanzé ai quali era stato somministrato un virus simile alla rabbia. I risultati del loro gesto sono drammatici e mettono in ginocchio l'Inghilterra e la sua city avvolta in un irreale, ma affascinante, silenzio. 28 giorni dopo arricchisce la letteratura zombie proponendo delle creature dotate di straordinaria velocità, forza e aggressività agli antipodi con gli infetti lenti e impacciati di Romero. Ancora una volta, però, il vero mostro sembra essere l'uomo: i sopravvissuti del film, un giovane, una ragazza e un padre con la figlia, inseguono il sogno di raggiungere una base militare dove pensano di poter trovare aiuto ed è proprio qui che si sviluppa l'orrore più grande, con militari sovraeccitati che danno libero sfogo ai propri istinti barbari e primordiali, con l'obiettivo di ripopolare il pianeta.

Resident Evil

Diretto da Paul W.S. Anderson nel 2004, Resident Evil è (vagamente) ispirato all'omonima serie di videogiochi prodotta dalla Capcom e ambientato nella immaginaria Raccoon City. Il film racconta con un discreto mix di action e horror (ma mantenendo sempre le distanze dall'originale videoludico a livello di tono e situazioni), un'apocalisse provocata dalle sperimentazioni della Umbrella, un'importante casa farmaceutica, impegnata nello sviluppo di armi batteriologiche. Da uno di questi esperimenti segreti, e illegali, nasce il T-Virus, ottenuto con una combinazione di un virus con il DNA delle sanguisughe. Una volta fuoriuscito all'esterno del laboratorio, questo provocherà un'epidemia senza fine, destinata a superare gli stessi confini statunitensi. Arrivata ormai al quinto episodio e con un sesto in dirittura di arrivo, la saga di Resident Evil mostra come sia proprio la mano incauta dell'uomo, guidata da oscuri giochi e brame di potere, a provocare un disastro globale e come un'azienda influente può sedere al "tavolo dei potenti". Protagonista della pellicola è Milla Jovovich nei panni di Alice, personaggio creato appositamente per il film: inizialmente impiegata del laboratorio segreto della Umbrella, diviene successivamente una vera e propria eroina, unica speranza per l'umanità.

Zombi

Stati Uniti, Philadelphia: un misterioso virus sta riportando in vita gli esseri umani gettando gli Stati Uniti nel caos. Nelle campagne si combatte contro gli infetti mentre un gruppo di superstiti si rifugia all'interno di un centro commerciale. Due lustri dopo il grande e inaspettato successo del film La notte dei morti viventi, Romero torna dietro la macchina da presa con Zombi, un sequel ideale del cult realizzato nel 1968. Le analogie con la pellicola precedente non mancano, compresa un'accusa di razzismo a causa di una scena che metteva in cattiva luce la comunità portoricana. Emozionante colonna sonora e realistici effetti speciali per un brillante zombie movie in cui si consuma una faida intestina tra gli stessi umani, con un gruppo di violenti motociclisti che attacca l'edificio dei superstiti rendendo ancora più complicata la lotta contro i non morti. Ancora una volta, quindi, sono gli stessi umani il pericolo maggiore, in un'evidente critica alla società consumistica di allora, con un'ambientazione all'interno di un grande centro commerciale, non casuale. Romero disegna nuovamente una pellicola che oltrepassa il confine di film di genere per regalare un'opera più complessa con diverse chiavi di lettura.

The Walking Dead

Concludiamo con una breve incursione sul piccolo schermo parlando del gruppo di sopravvissuti di The Walking Dead, serie Tv di successo creata da Frank Darabont e basata sulla omonima serie a fumetti ideata da Robert Kirkman. Arrivata ormai alla sesta stagione, e senza mai svelare le cause del contagio che ha trasformato la popolazione in zombie, The Walking Dead racconta la quotidiana lotta per la sopravvivenza di un gruppo di persone guidate da Rick, un ex sceriffo della Georgia, risvegliatosi dopo un periodo in coma e catapultato in una realtà da incubo dove i morti sono tornati in vita attaccando gli umani, ridotti ormai ai minimi termini. La serie, nonostante l'ingresso di nuovi personaggi, ha mantenuto intatto un nucleo di protagonisti presenti sin dal primi episodio, mostrando come in una situazione apocalittica sia necessario sviluppare abilità fisiche e mentali per sopravvivere. L'imbarbarimento della società è certificato dalle numerose faide che si sviluppano nel corso delle sei stagioni e che dimostrano, ancora una volta, come gli stessi umani in condizioni disperate siano in grado di regredire a uno stato barbarico dove non esistono regole e sentimenti. Ad eccezione del gruppo di Rick, unito nella speranza di un futuro migliore. A conferma di come sia una forte connessione interna al gruppo la ricetta migliore per sopravvivere, abbandonando gli individualismi a vantaggio della comunità.

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