Dov'era Captain Marvel quando la Terra aveva bisogno di lei?

Analizziamo brevemente quello che da molti fan è considerato uno dei più grandi buchi di continuity relativo all'introduzione di Carol Danvers nel MCU.

Dov'era Captain Marvel quando la Terra aveva bisogno di lei?
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Accompagnato da sferzate critiche che hanno intaccato non poco il suo arrivo nelle sale, Captain Marvel di Anna Boden e Ryan Fleck si sta comunque dimostrando un cinecomic di grande impatto mediatico. È un film del Marvel Cinematic Universe, cosa che lo rende già appetibile di per sé, ma esattamente come per Black Panther riesce anche a rappresentare tematiche socio-politiche rilevanti, declinandole in una storia d'origini solida e ben interpretata. Nel tessuto narrativo è infatti più che rintracciabile una forte tematica femminista, che viene però trattata con garbo e delicatezza, senza esasperare i toni di un film che nella sostanza deve restare intrattenimento.
Captain Marvel approfondisce anche un tema umanitario come quello dell'immigrazione e dei rifugiati, in un'intuizione strutturale della scrittura che rende persino coraggioso il film e sicuramente di parte, probabilmente quella giusta. Non manca di difetti, come abbiamo già avuto modo di spiegare, perché pecca soprattutto nella mancanza di un sano e costante entusiasmo action e anche di diverse superficialità in una messinscena poco avvincente, un po' spoglia, forse curata tendenzialmente meno della sceneggiatura.
Eppure, proprio in relazione alla scrittura, i fan hanno avvistato un problema non da poco con la continuity del MCU, venutosi a creare proprio a causa dell'introduzione di Carol Denvers nella grande struttura condivisa, ed esattamente il seguente: dov'era Captain Marvel quando la Terra aveva bisogno di lei?
[ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]

In aiuto dei più deboli

Per discutere di questo presunto buco di continuity, è importante ricordare che ci saranno quasi certamente altri film stand-alone dedicati a Carol Denvers. Considerando il suo approdo in Avengers: Endgame e anche le intenzioni del crossover dei fratelli Russo (che sono quelle di chiudere definitivamente la Prima Grande Fase del MCU), è inoltre presumibile una trilogia ambientata dopo il primo Captain Marvel, che andrà a coprire quel ventennio che separa la prima avventura di Carol sulla Terra dall'esordio degli Avengers. Si potrebbe anche raccontare il post-Endgame della Denvers e andare a fare scouting nel suo passato attraverso dei lunghi flashback, ma resta un'opzione inutilmente più articolata e prolissa rispetto a un racconto dettagliato delle sue esperienze spaziali tra gli anni '90 e il primo decennio del duemila.
Analizzando le parole di Kevin Feige, si intuisce che i piani siano effettivamente questi. Il presidente dei Marvel Studios ha infatti avuto modo di addentrarsi (a modo suo) nella problematica legata al non coinvolgimento di Captain Marvel nelle prime due avventure degli Avengers, che a ben guardare erano due grandi "situazioni d'emergenza per la Terra". Così sentenzia Carol consegnando l'ormai iconico cercapersone modificato a Nick Fury: "Però mi raccomando, solo per le emergenze", e se non sono tali un'invasione aliena o un'intelligenza artificiale ribelle e potentissima, allora non sappiamo davvero cosa possa esserlo.
Il punto è però un altro, ed esattamente l'Avengers Initiative, che per altro prende proprio il nome dall'aereo di Carol, rendendola praticamente la prima vera vendicatrice, anche se distante anni luce dalla Terra.
Come spiega proprio sul (bel) finale Fury, Captain Marvel è una supereroina che non può essere relegata a mera difesa della Terra, essendo i suoi poteri e i suoi ideali più ampi, più grandi. A metà degli anni '90 lo SHIELD e lo stesso Fury non avevano la benché minima idea del fatto che potessero esistere personaggi tanto forti e complessi lì fuori come i supereroi, ma l'avvento di Captain Marvel e l'attacco di Skrull e Kree hanno dimostrato a Nick la necessità di una difesa terrestre ben più sostanziosa di hangar pieni di armi e progetti scientifici futuristici.

Lo dice chiaramente: "Non possiamo fare affidamento su Carol, che è in missione per la Galassia in aiuto di altri pianeti: abbiamo bisogno di altri eroi", ed è infatti questa la missione che segnerà l'intera vita di Fury. Dal '95 al 2012 di situazioni pericolose se ne sono susseguite a bizzeffe, ma un supereroe dopo l'altro è riuscito a cavarsela e a sistemare le cose da solo, da Captain America a Thor fino ad Iron Man. Questo anche perché quei pericoli erano direttamente legati alle origini dei personaggi, quindi racchiusi in mura soprattutto personali che andavano però a intaccare in modo comunque controllato la pubblica sicurezza. Il primo grande pericolo globale è stato invece l'arrivo di Loki sulla Terra per aprire il portale all'attacco dei Chitauri, ed è stato proprio quello il banco di prova del progetto Avengers, che tra mille peripezie alla fine si è dimostrato funzionante.
Se Fury avesse chiamato la Denvers, non avrebbe mai potuto testare l'effettiva forza del gruppo, il loro affiatamento, i loro ideali: avremmo soltanto visto una supereroina sistemare la situazione in un batter d'occhio con la sua energia fotonica. In aggiunta, Carol non avrebbe probabilmente potuto rispondere alla chiamata, impegnata chissà dove a sconfiggere un contingente Kree su di un pianeta ai margini dell'Universo o in un'avventura slegata dall'Impero dell'Intelligenza Suprema, forse imprigionata, forse contro un nemico capace di tenerle testa.

Il discorso con Ultron si fa invece un po' più complesso, tenendo conto del post-Winter Soldier e della scomparsa di Nick Fury fino a metà film in un ritiro forzato in una missione in Europa. C'è anche da dire che a differenza dei Chitauri e di Thanos, Ultron non sembrava un nemico così imbattibile e soprattutto di pericolosità universale, diciamo un problema effettivamente risolvibile da un gruppo ormai unito e affiatato come quello dei Vendicatori, al loro secondo banco di prova.
Feige ha comunque sottolineato che in realtà Fury avrebbe già tentato in passato (e presumibilmente proprio per gli Avengers) di contattare la Denvers, ma che questa, impegnata altrove (come infatti spiegato) non avrebbe risposto o perso la chiamata. Possibile, effettivamente, ma il cercapersone lascia comunque il messaggio o il contatto in archivio, quindi perché, a contatto visionato, Carol non è corsa in aiuto di Nick? È molto più coerente l'ipotesi della "non chiamata" per testare la forza dei Vendicatori, i protettori della Terra, anziché un richiamo ignorato da Carol Danvers.
Soprattutto perché, dopo la Decimazione di Thanos, proprio quest'ultima corre immediatamente in soccorso di Fury, impiegandoci un bel po' a causa dei lunghi tempi spaziali di percorrenza da una galassia all'altra. Eppure, nel caso della Decimazione, l'arrivo della Denvers sarebbe molto più coerente di quanto appare, visto che le Gemme dell'Infinito hanno cancellato metà della vita dell'Universo, inficiando anche ad anni luce di distanza la vita di Captain Marvel.

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