Doctor Strange e gli altri: 5 film 'magici' da rivedere

Con l'uscita al cinema di Doctor Strange riscopriamo alcuni titoli in cui la magia è un elemento fondamentale della narrazione.

Doctor Strange e gli altri: 5 film 'magici' da rivedere
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Il Cinema è anche e soprattutto Magia. La Magia di emozionare e appassionare le masse fin dalla sua nascita, la Magia di veder arrivare un locomotore diretto verso il pubblico come poterono sperimentare gli ormai trapassati spettatori di L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (1896) dei fratelli Lumière. Con l'uscita nei cinema di Doctor Strange ci pareva doveroso dare uno sguardo alla magia su celluloide riscoprendo alcuni titoli vedenti per protagonisti maghi o prestigiatori di sorta, ispirati a fatti o personaggi realmente accaduti/esistititi o salti di pura fantasia da parte di sceneggiatori e registi in un filone da sempre prodigo di emozioni e capace di sfruttare tutti i trucchi e i mezzi che la Settima Arte era in grado di donare nei rispettivi contemporanei. Nel farlo, abbiamo appurato un fatto: lo Stregone Supremo di Doctor Strange impersonato da Benedict Cumberbatch è decisamente in buona compagnia.


I maghi del terrore

Vero e proprio cult per gli appassionati del cinema horror vedente nel cast tre leggende del genere come Vincent Price, Boris Karloff e Peter Lorre (senza dimenticare un giovanissimo Jack Nicholson in un ruolo secondario), I maghi del terrore viene diretto dal maestro Roger Corman nel 1963. Un'operazione intenzionalmente virata verso la farsa più gustosa, con il trio di star impegnate a darsele di santa ragione a suon di magie sempre più bizzarre e pericolose: ispirato come altre opere del regista ad un racconto di Edgar Allan Poe, il film vede l'alleanza tra due maghi buoni intenti ad affrontare un loro perfido rivale all'interno del castello di questi, nel quale sarebbe stato avvistato anche il fantasma della moglie di uno di loro. Tra trasformazioni in corvo, catene magiche, tempeste scatenate all'improvviso, tradimenti insospettabili e sortilegi di ogni tipo i novanta (scarsi) minuti di visione offrono risate e situazioni comiche di gran classe, supportate dall'esperta mano del regista e dalla raffinata bravura dei suoi interpreti.

Pomi d'ottone e manici di scopa

Grande classico che allietava le prime serate in famiglia di chi crebbe negli anni '70 e '80, Pomi d'ottone e manici di scopa è una classica produzione Disney sulla scia di Mary Poppins, vedente però qui come assoluta protagonista fantastica Angela Lansbury, popolare interprete di Jessica Fletcher ma in realtà attrice di altissimo livello fin dalle fasi iniziale della sua lunga carriera. Qui la simpatica interprete veste i panni di Miss Eglantine Price, aspirante strega a cui vengono affidati tre bambini, allontanati dalle zone cittadine per sottrarli al pericolo dei bombardamenti dell'aviazione tedesca. Il film è infatti ambientato nel 1940 durante la Seconda Guerra Mondiale, teatro lasciato solo parzialmente in sottofondo in favore di una storia più a portata di grandi e piccini, nonostante un epilogo nel quale i personaggi si ritrovano addirittura coinvolti a determinare una fase cruciale del conflitto. Tratta dai romanzi di successo di Mary Norton, la pellicola si rivela un piacevole divertissement per tutte le età nel quale proprio la magia, con tanto di svolazzate su scopa annesse, gioca un ruolo fondamentale e perfettamente in linea con le produzioni Disney del periodo.

Excalibur

Artù e Lancillotto, Ginevra e i cavalieri della Tavola Rotonda: l'Excalibur di John Boorman è sicuramente popolato da figure leggendarie ma il personaggio che è rimasto più impresso nell'immaginario comune è sicuramente quello del Merlino di Nicol Williamson, figura mitica capace di giostrare i destini di un regno grazie alle sue abilità magiche, ostacolate soltanto da quelle altrettanto temibili della rivale Morgana. Un classico tra i classici dell'epica cinematografica nel quale l'elemento fantastico, pur contestualizzato in un'epoca oscura e cruda sospesa tra dramma e macabra ironia, gioca un ruolo predominante ai fini degli eventi rendendo pienamente giustizia all'iconografia bretone del Mito. Uno spettacolo puro e selvaggio popolato da suggestive scene madri in una messa in scena rozza e tenebrosa che si adatta con incredibile efficacia alla fonte originaria, ripercorrendo passaggi clou includenti anche la ricerca del Sacro Graal.

The Great Magician

Anche l'Oriente cinematografico ha sempre avuto una forte attenzione per personaggi dotati di inspiegabili poteri magici e/o illusionistici e The Great Magician, titolo firmato nel 2011 da Derek Yee, ne è solo uno degli ultimi esponenti. In questo caso il protagonista è il Grande Mago del titolo (interpretato dal sempre ottimo Tony Leung) al centro di un triangolo amoroso nel bel mezzo di un periodo storico in cui la Cina era sconvolta dalle lotte interne tra i Signori della Guerra. Un'opera bizzarra e ben consolidata negli stilemi di un certo tipo di commedia cinese, ricca di momenti spassosi e non-sense e non priva di un'avvincente anima spettacolare, con tanto di numerose influenze wuxiapan nelle roboanti sequenze d'azione nelle quali il Nostro si affiderà a trucchi magici raffinati e visivamente potenti, capaci di conquistare dal lato prettamente visivo ed ennesimo punto di forza di una messa in scena in cui già la bellezza di costumi e ambientazioni gioca un un ruolo fondamentale.

Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo

Esempio forse più rappresentativo di come la magia in sé è la Magia del Cinema possano coincidere è quello di Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, progetto cambiato in corsa dopo la prematura scomparsa del protagonista Heath Ledger, sostituito nel procedere del racconto tramite soluzioni per l'appunto "magiche" da altri suoi colleghi vivi e vegeti del calibro di Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law. Un vero e proprio miracolo in corsa ordito da quel geniaccio di Terry Gilliam, anche co-autore della sceneggiatura: la trama vede il dottor Parnassus girare per le strade di Londra mettendo in scena uno spettacolo avente a che fare con uno specchio magico, che se oltrepassato è in grado di realizzare desideri. Da lì in poi la storia, inerente il personaggio della figlia dell'uomo e un patto con il diavolo, vedrà l'entrata in scea del personaggio dalle "quattro facce", vero e proprio protagonista del racconto. Un'operazione affascinante e visionaria in cui l'elemento sovrannaturale, pur causa / merito di presenze esterne, regala alte dosi di funambolico spettacolo nelle due ore di minutaggio.

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