Deepwater - Inferno sull'oceano: la top 5 dei film di Mark Wahlberg

In occasione dell'uscita nelle sale di Deepwater - Inferno sull'Oceano, riscopriamo cinque titoli cult interpretati da Mark Wahlberg.

Deepwater - Inferno sull'oceano: la top 5 dei film di Mark Wahlberg
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Volto tra i più popolari della Hollywood contemporanea, il quarantacinquenne Mark Wahlberg, ora al cinema con Deepwater - Inferno sull'oceano, è stato salvato prima dalla musica e poi dal cinema. Dopo un'infanzia difficile e un'adolescenza da piccolo criminale di quartiere, che lo ha portato a trascorrere un periodo in carcere minorile, Wahlberg ha formato i Marky Mark & the Funky Bunch, gruppo hip hop il cui discreto successo lo ha portato a posare come modello addirittura per Calvin Klein, consacrandolo a sex symbol e facilitando la sua carriera futura nel mondo della Settima Arte, definitivamente sdoganata dal suo ruolo da protagonista nel bellissimo Boogie Nights - L'altra Hollywood (1997); da lì in poi un vero e proprio susseguirsi di successi, con tanto di candidatura all'Oscar e ai Golden Globe come attore non protagonista per The Departed - Il bene e il male (2006). E se ultimamente è diventato volto da saga, con le sue partecipazioni a quelle di Ted e Transformers, il Nostro può vantare comunque una carriera più che varia, della quale oggi analizzeremo i titoli a nostro parere più meritevoli.

Boogie Nights - L'altra Hollywood

Una gavetta piuttosto breve quella di Mark, e non certo ricca di titoli memorabili, prima di trovare il grande successo al suo quinto film, magnifica opera diretta nel 1997 da Paul Thomas Anderson e incentrata sul mondo del porno. Ispirato a fatti realmente accaduti, qui resi in maniera fittizia, Boogie Nights - L'altra Hollywood racconta la storia del giovane Eddie Adams, 17enne la cui vita cambia da un giorno all'altro dopo che il regista pornografico Jack Harner lo lancia sulle scene. Due anni dopo però una tragedia rimetterà tutto in ballo, portando il ragazzo a cadere nelle spire della droga in un vortice di autodistruzione. Anderson già al suo secondo film si rivela un grande narratore, offrendoci un ritratto lucido e spietato di questo microcosmo dell'hard facendo emergere al contempo le atmosfere ribelli e trasgressive degli anni '70 e '80 in una narrazione avvincente ed ironica che, evitando moralismi di sorta e retorica, intrattiene per quasi tre ore e sfrutta al meglio un cast all star comprendente, oltre a Wahlberg, anche Julianne Moore, Burt Reynolds, Heather Graham, John C. Reilly e Philip Seymour Hoffman.

Three Kings

Due anni dopo inizia la collaborazione di Wahlberg con David O. Russell con un film controverso ma ricco di interessanti spunti, vedente l'attore bostoniano nel trio di protagonisti insieme a George Clooney e Ice Cube. Three Kings è ambientato durante la Guerra del Golfo e vede un quartetto di militari americani stanziati sul campo entrare in possesso di una mappa che condurrebbe al tesoro segreto di Saddam Hussein, salvo poi "redimersi" a protettori di innocenti anche contro i loro stessi interessi e quelli degli Stati Uniti. Una pellicola di denuncia mascherata abilmente da action-thriller bellico gradasso e ricco di ironia quella firmata da Russell che, pur non mancando di (volute) imperfezioni narrative, colpisce bene il bersaglio e affonda bene i denti contro le politiche colonialiste USA. Un titolo stravagante e atipico che, nella sua commistione tra dramma e commedia, apre interessanti spunti di riflessione sull'allora contemporaneo che poi non è molto distante da quello odierno.

The Departed - Il bene e il male

Balziamo in avanti fino al 2006 per il film che è valso i maggiori riconoscimenti, almeno a livello di nomination, attoriali a Wahlberg. Martin Scorsese dirige infatti un efficace remake di un cult hongkonghese quale Infernal Affairs (2002), dando vita ad un'opera né superiore né inferiore all'originale, bensì diversa. Il cambio di ambientazione infatti permette al maestro americano di sfruttare altri registri nel raccontarci la storia dei personaggi di Leonardo DiCaprio e Matt Damon, entrambi sotto copertura dai diversi lati della barricata. Legge e crimine così combaciano in un perfido gioco di bugie e segreti e la figura interpretata dal nostro assume un significato fondamentale soprattutto nel dolente ma adeguato epilogo. The Departed - Il bene e il male è un thriller poliziesco sporco e cattivo al punto giusto, in grado di accontentare sia le aspettative del grande pubblico che di una platea più cinefila, cui lo scenario della comunità irlandese di Boston dona un fascino ancora maggiore, perfetto palcoscenico di una storia dove niente e nessuno sono ciò che vogliono apparire.

I padroni della notte

Memorabile solo un anno dopo la partecipazione di Wahlberg a I padroni della notte, ancora un affascinante e disperato thriller poliziesco diretto per l'occasione dall'impeccabile James Gray (con cui l'attore aveva già lavorato in The Yards (2000). In una lotta etica contro il fratello criminale (un altrettanto magnifico Joaquin Phoenix) che si trasforma in una salda alleanza dopo il brutale omicidio del padre Robert Duvall, capo della polizia, l'agente Joe Grusinsky si troverà a combattere una battaglia personalissima per ottenere infine la giusta vendetta. Un noir lirico e moderno che indaga negli ambienti criminali e polizieschi, non risparmiando cartucce in violenza e torrido erotismo, messo in scena con una raffinata eleganza che riesce ad unificare magnificamente l'azione di genere con un'attenzione drammatica non indifferente, amplificata a dismisura dalle intense interpretazioni del cast, nel quale è presente anche una sensualissima Eva Mendes.

The Fighter

Un'altra nomination ai Golden Globe arriva a Wahlberg per The Fighter, terzo frutto della succitata collaborazione col regista David O. Russell. Il ruolo del protagonista è il suo, e il Nostro lo interpreta piuttosto bene, ma la scena gli viene spesso rubata dal compagno di set Christian Bale, non a caso vincitore dell'Oscar come non protagonista. Il giovane Micky sogna di fare il pugile per seguire le orme del fratello Dicky, popolare ai tempi per aver battuto in un incontro una leggenda come Sugar Ray Leonard ma ora caduto nell'abisso della tossicodipendenza. Ciò nonostante sarà proprio il consanguineo ad allenarlo per diventare una futura stella, dando via ad un'ascesa impensabile che però sarà ancora scossa da nuovi dilemmi e controversie familiari, includenti anche la figura della madre manager Melissa Leo. Ispirato alla vera storia del pugile Micky Ward, The Fighter è soprattutto un film di attori e proprio le interpretazioni donano forza ad una storia abbastanza scontata incentrata sul classico percorso edificante del riscatto in chiave yankee, ennesima rilettura del risaputo "sogno americano". The Fighter pur nella sua semplicità narrativa riesce a convincere e ad appassionare, apparendo al contempo come una metafora del percorso intrapreso dallo stesso Wahlberg per sfuggire ai suoi demoni di gioventù.

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