Deadpool vs Aquaman, la sfida immaginaria: chi sarebbe il vincitore?

Fantastichiamo su di un impossibile crossover, ragionando in chiave ironica sull'incontro tra il Re di Atlantide e il Mercenario Chiacchierone.

Deadpool vs Aquaman, la sfida immaginaria: chi sarebbe il vincitore?
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Non si voltano mai le spalle a una bella sfida. Un paio d'anni fa impazzavano in rete le Epic Rap Battle, che mettevano uno contro l'altro personaggi storici o della cultura pop in una fittizia competizione musicale combattuta a colpi di rime e offese seguendo bit e flow. Noi siamo meno complessi ma "con un alto potenziale d'aggressività", citando il Joker di Heath Ledger, e imitando a distanza quel formato abbiamo pensato a quella che potrebbe (o non potrebbe: dipende da voi) diventare una nuova rubrica: BattleEye, le sfide immaginarie. Sta tutto qui, nel prendere due personaggi diversi ma uniti da almeno un elemento comune e fantasticare sul loro scontro. Un po' come già fatto per Tyler Rake vs John Wick.

Per il secondo incontro abbiamo scelto un territorio differente, quello dei cinecomic, ma sarebbe stato troppo facile arrivare subito a un Batman vs Iron Man o a un Thor vs Superman. Se sfida deve essere, allora vale lo stesso per noi, e infatti abbiamo deciso di mettere a confronto Aquaman, un tempo il supereroe più denigrato e deriso della DC, e Deadpool, l'anti-eroe più screanzato, cinico e scorretto della Marvel. Il Re di Atlantide contro il Mercenario Chiacchierone. Il potere di manipolare l'acqua e dominare i pesci contro quello della molestia verbale per eccellenza.

Ready, set...

Cos'hanno in comune questi due personaggi? A prima vista nulla. Bisogna scavare un po' nelle cultura popolare per trovare un punto di contatto che li possa mettere a confronto, ed è abbastanza ironico che proprio questo sia la loro totale polarizzazione agli opposti. Un po' come il secchione e il bullo filtrati dagli anni '70-'80: una vittima e un carnefice appartenenti a due mondi differenti, con stili di vita agli antipodi, che proprio non riescono a sopportarsi. Aquaman è ovviamente il primo, nonostante la stazza di un armadio a sei ante, la potenza di un semidio e tutti i vari squali, balene e ippocampi giganti a coprigli le spalle nel momento del bisogno. Wade Wilson è il secondo. Impertinente e logorroico, inopportuno e irritante, Deadpool è capace di importunare chiunque con la sua parlantina e sfidare un po' tutti grazie al suo fattore rigenerante, tanto che nei fumetti è anche protagonista di diverse run in cui si cimenta in svariate mattanze, di eroi Marvel e anche di famosi personaggi storici, tipo crociata personale contro la noia.

Aquaman è forte soprattutto nelle profondità oceaniche o in zone che contemplano la presenza di mari o fiumi. Nonostante la sua forza e le altre abilità, Wilson non potrebbe nulla contro Arthur Curry in modalità berserk e nel suo habitat. Per giunta è anche super resistente a colpi d'arma da fuoco e le armi bianche - tipo la Katana di Wade - gli farebbero davvero il solletico.

Non ci sarebbe sfida, non ci sarebbe gusto. Deadpool morirebbe annegato in poco tempo, il che è abbastanza divertente pensando che è seriamente uno dei modi più veloci per uccidere un essere con un fattore rigenerante come il suo e impossibile o quasi da sopprimere in altre maniere. Molesto anche nella morte, ma d'altronde gli si addice.

Fight!

No. Per evitare il rischio "kryptonite" è necessario pensare allo scontro tra i due sulla terraferma, magari vicino a qualche corso d'acqua per non far disidratare Arthur ma comunque su di un ring alla pari. Aquaman con la sua resistenza e la sua grande forza e Deadpool con la sua agilità e le sue trovate. Dicevamo della loro vicendevole repulsione, e infatti immaginiamo il loro primissimo faccia a faccia con una battuta del Mercenario Chiacchierone, di quelle talmente caustiche e pruriginose da scomodare interi pantheon politeisti. È bene inoltre ricordarsi della capacità di Wade di rompere la quarta parete e tirare in ballo cultura pop e citazioni, utilizzando ad esempio il ricordo delle passate prese in giro dei poteri e dell'inutilità di Arthur in Teen Titans GO!, Due Fantagenitori o altro. Lo destabilizzerebbero psicologicamente o lo lascerebbero indifferenti?
Se prendiamo - come nostra intenzione - la versione cinematografica, l'Aquaman di Momoa risponderebbe con qualche altra battuta senza però eguagliarne il fastidio. Alla quarta o quinta ripresa, si spazientirebbe e comincerebbe a fare il macho man della situazione, cadendo sempre di più nella morsa della derisione da parte dell'avversario. Al paragone offensivo e in difetto con il "cugino" Namor, partirebbe probabilmente all'attacco, ormai indispettito dall'atteggiamento di un nemico mai così pomposo e provocatorio.

In effetti, a differenza del sosia-o-quasi di casa Marvel, a prescindere dalla pelle dura, dagli ultrasuoni o dall'abilità nel corpo a corpo, Aquaman è conosciuto e valido per diverse virtù ma non certo quelle della strategia e dell'intelligenza. Namor è un Illuminato, Arthur al massimo un faretto al Neon. Certo, un faretto con addominali di ferro e deltoidi sovrumani, ma cos'è la forza bruta senza tattica? Per Deadpool sicuramente un altro elemento da deridere, specie perché anche lui di tattiche reali non ne ha. Combatte improvvisando, forte della sua semi-immortalità, tanto da vivere molte situazioni al limite da cui riesce sempre a uscirne vincitore.

Ma come uccidere un semidio inscalfibile e super forte, per giunta adirato a causa di una derisione costante? Onestamente è difficile da immaginare, tornando a riflettere sull'inutilità di pistole o spade, ed è per questo che ci sentiamo di dare la vittoria di questa sfida proprio alla forza bruta di Aquaman, che invece potrebbe fare a pezzi Deadpool e toglierlo dalla vista, magari senza ucciderlo ma facendogli passare un brutto quarto d'ora. Sì, il Mercenario Chiacchierone è riuscito a eliminare Thor con il suo stesso Mjolnir e la sua arroganza, ma Aquaman non ha un Mjolnir e soprattutto si parla di uno contro uno, all'ultimo sangue.

Arthur non si farebbe neanche trascinare lontano da un corso d'acqua, alla base della sua stessa sopravvivenza, e proprio in virtù della vicinanza di un fiume, di un lago o del mare, anche Arthur riuscirebbe a rigenerarsi velocemente. Messa in termini semplici e conclusivi, in sostanza, sarebbe la rivincita del nerd sul bullo, anche se poi quest'ultimo tornerebbe nuovamente all'attacco, più molesto e indisponente di prima. Una soddisfazione, ad Aquaman, vogliamo però dargliela.

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