Speciale David di Donatello 2015

Come ogni anno, anche nel 2015 sono stati assegnati gli 'Oscar italiani': scopriamo i trionfatori della nuova edizione del Premio, che questa volta ha avuto come specialissimo ospite Quentin Tarantino.

Speciale David di Donatello 2015
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Un plebiscito per Anime nere: la 60° edizione dei David di Donatello, i principali premi del cinema italiano, ha sancito il trionfo del dramma criminale di ambientazione calabrese diretto da Francesco Munzi e presentato in concorso al Festival di Venezia 2014. Forte di sedici nomination, Anime nere ha conquistato in totale nove David di Donatello: miglior film, miglior regia per Francesco Munzi, miglior sceneggiatura, miglior produttore, migliori musiche, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior canzone originale (Anime nere) e miglior sonoro. La pellicola di Munzi, candidata anche per l'attore protagonista Fabrizio Ferracane e per l'attrice supporter Barbora Bobulova, è entrata nel novero dei sette titoli in assoluto più premiati nella storia dei David di Donatello (il record, con dieci premi, appartiene a La ragazza del lago). Caratterizzato da atmosfere cupe e notturne e da toni tragici nella descrizione dei legami familiari, Anime nere era uscito nelle sale subito dopo il Festival di Venezia, riscuotendo però un debole responso al botteghino, con poco più di 100.000 spettatori.

CINQUE DAVID PER IL GIOVANE FAVOLOSO

L'altro titolo di punta di quest'edizione dei David, presentato anch'esso al Festival di Venezia 2014, è stato Il giovane favoloso, il film biografico diretto da Mario Martone e dedicato alla figura di Giacomo Leopardi. Forte dell'ottima accoglienza della critica (nonostante a Venezia fosse rimasto a mani vuote) e di un grande successo di pubblico, con ben 900.000 spettatori nelle sale italiane, Il giovane favoloso si è aggiudicato cinque David di Donatello su quattordici nomination: miglior scenografia, migliori costumi, miglior trucco, migliori acconciature e ovviamente il trofeo come miglior attore per Elio Germano, magistrale nel suo ritratto del poeta di Recanati. Per il giovane attore romano, si tratta già del terzo David in questa categoria dopo quelli vinti nel 2007 per Mio fratello è figlio unico e nel 2009 per La nostra vita. Il premio per il miglior regista esordiente è andato invece a Edoardo Falcone per la commedia Se Dio vuole, con Marco Giallini, mentre il David di Donatello per il miglior documentario è stato assegnato a Franco Maresco per il grottesco Belluscone - Una storia siciliana, altra pellicola presentata a Venezia 2014.

MARGHERITA BUY MIGLIOR ATTRICE PER MIA MADRE

Ennesimo record per Margherita Buy, che detiene il primato di vittorie ai David di Donatello, con ben sette statuette su sedici candidature. Venerdì sera, la Buy ha conquistato infatti il settimo David di Donatello della sua carriera (il quinto come protagonista) per la sua dolente interpretazione di una regista in crisi personale e professionale nell'apprezzatissimo Mia madre di Nanni Moretti; il film, che aveva riportato dieci nomination, è valso anche il David di Donatello come miglior attrice supporter alla veterana Giulia Lazzarini per la parte dell'anziana madre della Buy. Fumata nera per Torneranno i prati di Ermanno Olmi (otto nomination) e Hungry Hearts di Saverio Costanzo (sette nomination), rimasti all'asciutto, mentre Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, su dieci nomination, ha dovuto accontentarsi della statuetta per i migliori effetti speciali. Due premi su sette nomination per la commedia Noi e la Giulia di Edoardo Leo: miglior attore supporter per Carlo Buccirosso e il premio speciale David Giovani. In ambito internazionale, invece, hanno prevalso Birdman di Alejandro González Iñárritu come miglior film straniero e La teoria del tutto di James Marsh come miglior film europeo. Da rilevare la presenza, alla cerimonia, dell'ospite d'onore Quentin Tarantino, che ne ha approfittato per rendere omaggio a Mario Bava in occasione del centenario della sua nascita.