Da Snowden a Deepwater Horizon: I film più interessanti del Festival di Zurigo

Dal 22 settembre al 2 ottobre la città svizzera diventa una meta interessante per i cinefili. Ecco i titoli più intriganti in programma.

Da Snowden a Deepwater Horizon: I film più interessanti del Festival di Zurigo
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Nel corso di undici edizioni (la dodicesima ha luogo in questi giorni), il Zurich Film Festival, inaugurato nel 2005, è diventato un appuntamento cinefilo di non poco conto nel panorama culturale svizzero, capace di mescolare una selezione più "di nicchia" (il concorso, riservato a opere prime, seconde e terze, con l'aggiunta di retrospettive e focus vari) con titoli di richiamo in anteprima elvetica: basti pensare che questa edizione ha come film d'apertura Lion, acclamato a Toronto e prodotto da un peso massimo come Harvey Weinstein (presente a Zurigo per promuovere l'esordio nel lungometraggio di Garth Davis, co-regista di Top of the Lake), e che il pubblico svizzero avrà anche l'occasione di vedere il bellissimo La La Land di Damien Chazelle, che ha inaugurato la Mostra di Venezia meno di un mese fa. Per dieci giorni viene proposto un programma variegato per tutti i gusti, dal cinefilo incallito allo spettatore da multiplex, passando per i bambini e gli appassionati di serie televisive. Ecco una panoramica dei titoli più forti e interessanti, sulla carta.

Biopic di prestigio

Dopo la prima mondiale a Toronto, uno dei titoli più attesi dell'autunno fa tappa in Svizzera. Parliamo ovviamente di Snowden, il nuovo lungometraggio di Oliver Stone che sarà a Zurigo per presentarlo insieme ai protagonisti Joseph Gordon-Levitt e Shailene Woodley. Dal festival canadese arrivano anche LBJ di Rob Reiner, con Woody Harrelson (anche lui presente sul suolo elvetico) nel ruolo di Lyndon Johnson, e Deepwater Horizon di Peter Berg, sull'omonimo disastro ecologico nel golfo del Messico nel 2010. Tutti questi film sono programmati nella sezione Gala Premiere, dove fa capolino anche uno dei film più acclamati dell'ultimo Festival di Cannes, e nelle sale italiane dal 13 ottobre: Neruda di Pablo Larraín. Infine, nella sezione Special Screenings sarà possibile vedere Southside with You, sul primo incontro fra Barack e Michelle Obama.

Doppio Daniel Radcliffe

L'attore inglese lanciato dalla saga di Harry Potter sarà ospite del ZFF nel weekend conclusivo (1-2 ottobre), con due film molto diversi che mostrano l'evoluzione e la maturazione artistica dell'ex-maghetto. Il primo è Imperium, opera prima di Daniel Ragussis incentrata su un agente federale infiltrato in un gruppo di neonazisti, l'altro è Swiss Army Man, noto tra gli appassionati per un dettaglio in particolare, messo in evidenza sin dalla prima proiezione del film al Sundance lo scorso gennaio: Radcliffe interpreta un cadavere "multiuso" (da cui il titolo), notevole soprattutto per le proprietà inattese dei suoi gas intestinali. In realtà Swiss Army Man va ben oltre la premessa dall'aspetto pecoreccio, pur contenendo diverse gag scatologiche molto efficaci, ed esplora territori sorprendenti come ben sa chi ha già avuto modo di vederlo (in Svizzera è già passato in un altro festival, quello di Neuchâtel, portandosi a casa il premio del pubblico e della critica). Radcliffe sarà inoltre protagonista di una conversazione col pubblico all'interno dell'iniziativa ZFF Masters, alla quale parteciperanno anche, in tempi diversi, Woody Harrelson e Ewan McGregor, quest'ultimo presente a Zurigo per la prima europea di American Pastoral, il suo debutto registico tratto dal romanzo di Philip Roth.

Fascino British

Un altro attore inglese presente a Zurigo sarà Hugh Grant, che ritirerà un premio alla carriera e accompagnerà la proiezione speciale di Florence Foster Jenkins, il nuovo film di Stephen Frears dove Meryl Streep interpreta una cantante - veramente esistita - nota per la sua totale mancanza di talento musicale (sì, è la storia a cui si è ispirato Xavier Giannoli per Marguerite). Non ci sarà invece il nordirlandese Liam Neeson, ma la sua presenza si farà sentire - letteralmente - grazie all'anteprima di A Monster Calls, dove presta la voce alla creatura del titolo, un'entità che aiuterà il giovane protagonista ad affrontare una realtà dura ma inevitabile. Tratto dall'omonimo romanzo di Patrick Ness, che ha anche firmato la sceneggiatura, si preannuncia come uno dei titoli strappalacrime dei prossimi mesi.

Animazione per tutti... O forse no

Chi l'ha visto a Cannes è rimasto folgorato da Ma vie de courgette, film d'animazione franco-elvetico che rappresenterà la Svizzera agli Oscar nella categoria del film straniero e verrà proiettato a Zurigo in due versioni (proiezione di gala in lingua originale francese e replica per i più piccoli con traduzione in tedesco). Ma sarà probabilmente un altro prodotto animato a far parlare di sé, principalmente per il suo essere non adatto a un pubblico più giovane. Stiamo parlando di Sausage Party, l'ultima follia nata dall'immaginazione di Seth Rogen che per l'occasione presta la voce ad un wurstel che farà di tutto per salvare i propri amici (doppiati da attori del calibro di James Franco, Jonah Hill e Edward Norton) quando scopre cosa succede una volta che gli alimenti lasciano gli scaffali del supermercato e finiscono in cucina...

Tutti pazzi per Olivier

Ogni anno il festival assegna un premio speciale ad un cineasta di rilievo nel panorama contemporaneo. Per l'edizione 2016 è stato scelto il francese Olivier Assayas, che ritirerà il riconoscimento la sera di sabato 1 ottobre, durante la cerimonia di premiazione. In occasione dell'arrivo del regista transalpino viene proposta una retrospettiva quasi completa, dall'opera prima Il disordine a Sils Maria, passando per la miniserie televisiva Carlos. Il suo lungometraggio più recente, Personal Shopper, con una Kristen Stewart come non l'avete (quasi) mai vista prima, ha vinto il premio per la regia a Cannes e chiuderà la kermesse zurighese la sera del 2 ottobre.

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