Da Perfetti Sconosciuti a The Hateful Eight: i film da recuperare durante l'estate

Alcuni dei titoli più significativi dell'anno da recuperare durante il periodo estivo: dai supereroi alle commedie italiane di successo

Da Perfetti Sconosciuti a The Hateful Eight: i film da recuperare durante l'estate
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Frizzanti come un cocktail sorseggiato in spiaggia, romantici come una passeggiata in laguna al chiaro di luna, suggestivi come un tramonto in qualche località esotica: non stiamo parlando delle emozioni delle vacanze estive, bensì dei film usciti in questi primi mesi del 2016 che possono essere recuperati durante questi ultimi giorni di relax prima del ritorno alla routine lavorativa (o studentesca, fate voi). Abbiamo selezionato i titoli più significativi, omettendo di proposito pellicole dove il superomismo è stato eguagliato (se non superato) dal dibattito che ha coinvolto fan e critica: è il caso di Batman v Superman e Captain America: Civil War, veri e propri casi mediatici dell'anno, di cui si è ampiamente discusso fino alla nausea.

Ecco qualche suggerimento per passare due ore davanti alla tv in compagnia di un buon film:

Revenant

La macchina da presa di Alejandro González Iñárritu percorre le praterie innevate del Sud Dakota, si insinua tra i boschi battuti dai pellerossa e infine si immerge nelle gelide acque del Missouri per raccontare il calvario sottozero del trapper Hugh Glass, a cui dona volto e sofferenza il Premio Oscar Leonardo Di Caprio. Vendetta, brutalità e un'incantevole fotografia sono gli ingredienti di un dramma ispirato a vicende realmente accadute due secoli fa.

Perfetti Sconosciuti

Cinema dei simulacri e delle identità nascoste, quello di Paolo Genovese, il quale firma una delle commedie italiane più riuscite degli ultimi anni: sette amici dovranno fare i conti con ipocrisia, eclissi lunare e tradimenti, complice l'idea di rendere pubblico ogni sms o telefonata ricevuto durante una cena. Una piece teatrale coreografata alla perfezione, con un cast azzeccato in cui i vari Mastandrea, Leo e Foglietta (solo per citarne alcuni) sono sempre in bilico fra simulazione e dissimulazione.

The Hateful Eight

Tarantino polverizza un genere - il western - imprigionandolo fra le pareti di un emporio e contaminandolo con gli elementi del "giallo". Il risultato è un ibrido caratterizzato da dialoghi estenuanti, primissimi piani e una buona dose di splatter. Lontanissimo dal precedente Django Unchained, è uno dei film del regista "pulp" che più ha diviso fan e critica durante l'anno.

Lo chiamavano Jeeg Robot

Gabriele Mainetti realizza un brillante crossover che si avvale di un titolo preso in prestito dagli anime giapponesi (e dal cult Trinità con Bud Spencer e Terence Hill), per poi spaziare dalle gangster story a tinte pulp fino al cinecomic nudo e crudo. L'opera prima del regista del corto cult Basette attraversa le borgate romane e diversi generi cinematografici con sorprendente originalità, regalando il super(anti)eroe italiano di periferia - Claudio Santamaria - e una nemesi degna dei Joker hollywoodiani (Luca Marinelli).

Ave, Cesare!

I fratelli Coen ci conducono dietro le quinte del cinema dell'età d'oro di Hollywood, firmando un brillante pastiche in cui surrealismo e satira si sposano alla perfezione. Un "fixer" (Josh Brolin), ovvero una specie di "sono il signor Wolf, risolvo problemi" della major cinematografiche, deve affrontare diverse grane: dai capricci di una star (Scarlett Johansson) alla sparizione del protagonista di un peplum (George Clooney).

Deadpool

Il più politicamente scorretto dei supereroi è una delle rivelazioni del 2016. Ryan Reynolds è Wade Wilson, ex Forze Speciali che scopre di avere un cancro terminale. Una segreta organizzazione lo sottopone a diversi esperimenti che risvegliano i geni mutanti dello sventurato, alterandogli l'aspetto in maniera orribile: ecco Deadpool, esperto di armi automatiche e lame affilate, letale negli scontri verbali quanto nei combattimenti corpo a corpo. Cinecomic spassoso e irriverente, con una sottotrama da romantic comedy.

The Nice Guys

Shane Black, già sceneggiatore di Arma Letale e L'ultimo boyscout, firma un buddy movie in cui due maldestri investigatori tutti da ridere - la "strana coppia" Russell Crowe e Ryan Gosling - indagano sulla morte di una pornostar e sulla scomparsa di una giovane ragazza nella Los Angeles degli anni '70. Il regista di Iron Man 3 filtra le luci rosse con surreali sequenze action e spassose gag. Il risultato è un irresistibile pastiche che lega l'action comedy a personaggi che sembrano fuoriusciti dai romanzi hard boiled di Raymond Chandler. Non manca neppure la femme fatale: è la rediviva (e ancora terribilmente sexy) Kim Basinger.

Veloce come il vento

Storia di redenzione e riscatto a quattro ruote: Matteo Rovere si affida al cinema di genere per tracciare un circuito in cui campionesse in erba, veterani e splendidi perdenti affrontano le curve - siano esse quelle di un Gran Premio oppure della vita reale - bilanciando perfettamente acceleratore e cambio, dosando il pedale delle emozioni con sorprendente misura. Un film sanguigno, con uno Stefano Accorsi in gran spolvero e a suo agio col dialetto romagnolo.