Da Il buono, il brutto, il cattivo a 300, i cult di domenica 4 settembre

Cosa ci propone la serata di oggi, domenica 4 settembre? Un evergreen come Il, buono, il brutto, il cattivo, 300 e la sci-fi de La guerra dei mondi.

Da Il buono, il brutto, il cattivo a 300, i cult di domenica 4 settembre
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Il cinema in tv non si riposa neanche nei fine settimana, ed ecco che così anche la sera di domenica 4 settembre propone una serata di titoli che, con le dovute differenze, hanno avuto un impatto mediatico notevole sul grande pubblico. Apre le danze il controverso ma apprezzabile remake made in Steve Spielberg de La guerra dei mondi (alle 21.10 su PARAMOUNT CHANNEL) dove Tom Cruise e una piccola Dakota Fanning se la devono vedere con una devastante invasione aliena. Dieci minuti dopo su RETE4 per l'ennesima volta Tuco, Joe e Sentenza si sfideranno a duello nell'immortale Il buono, il brutto e il cattivo, colonna portante degli spaghetti western firmata Sergio Leone. Un'epica che ritroviamo, con ovvie e marcate differenze, anche nel 300 diretto da Zack Snyder, con Gerard Butler nei panni del coraggioso condottiero spartano Leonida (alle 21.25 su ITALIA1).

Il buono, il brutto, il cattivo

Pochi film hanno segnato la storia del Cinema come la Trilogia del dollaro di Sergio Leone, capace di rinnovare un genere tipicamente americano con uno sguardo irriverente e profanatore, trasformando l'epica di frontiera in un universo sporco e grezzo quanto basta e capace di entrare comunque nel Mito. Il buono, il brutto, il cattivo è la perfetta chiosa finale di un ciclo, il progetto più ambizioso e probabilmente più consolidato nella memoria collettiva: in quanti hanno attinto (e non solo nell'ambito prettamente relativo alla Settima Arte) dalla splendida resa dei conti finale, sguardo contro sguardo, tra i personaggi di Clint Eastwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef? Tre ore in cui accade di tutto e di più, tutti contro tutti per una fame di denaro che semplifica in maniera crepuscolare i destini del trio di protagonisti, anime più o meno dannate alla ricerca di una cassa contenente oltre 200.000 dollari. In un contorno che scruta la genesi di una nazione tra tutti i suoi più variegati controsensi in una realtà dominata solo da violenza e avidità: che si sia sostenitori del grande western americano o delle più truci incursioni nostrane, non si può ad ogni modo negare l'aura di Capolavoro.

300

Sempre di Mito parliamo, almeno nella fonte d'ispirazione da cui è tratto, anche per ciò che concerne 300, film di Zack Snyder tratto dall'omonima graphic novel di Frank Miller già a sua volta rivisitazione in forma fumettistica della leggendaria, più o meno romanzata, impresa compiuta da Leonida e i suoi spartani nella battaglia delle Termopili. Un titolo fracassone ed esagerato che fa dell'importanza visiva il suo ariete di sfondamento, tra rallenty e computer grafica ad accompagnare la gloriosa missione di questo gruppo di guerrieri pronti ad opporsi a forze superiori oltre ogni immaginazione. Roboante ma divertente, con elementi fantasy (già nell'opera originaria) a speziare una narrazione semplice ma efficace, capace di coinvolgere con la giusta brutalità nelle numerose sequenze di combattimento, tra gesta eroiche e dolorosi sacrifici, con una sottotrama politica in sottofondo a sottolineare il ruolo delle donne in quel determinato contesto storico. Celeberrima la sequenza in cui il personaggio di Gerard Butler getta in un pozzo un emissario di Serse urlando "Questa è Sparta!", frase diventata una vera e propria citazione vivente e simbolo di un'opera a suo modo assunta a rango di cult moderno pur oscillando tra pregi e difetti.

La guerra dei mondi

Non era da tutti trovare il coraggio e le disponibilità finanziare per realizzare un remake de La guerra dei mondi senza sfigurare troppo con l'originale, classico dei classici del cinema di fantascienza. Il tentativo di Steven Spielberg, tra i pochi potenzialmente a poter reggere il confronto, pur non rivelandosi un titolo epocale ha comunque i suoi punti di forza, a cominciare da effetti speciali di prima qualità e uno sguardo vagamente dark capace di generare una discreta dose di tensione in alcune sequenze clou. Peccato che queste magnificenze tecniche e registiche non trovino sempre risconto in una sceneggiatura a tratti confusa, improbabile partita a nascondino tra i protagonisti e gli invasori alieni (e con tando di fastidiose dinamiche familiari di contorno), che non fa emergere del tutto il messaggio sottotraccia riferito all'America post 11 settembre, tra il terrore e la paura dell'Estraneo. Tom Cruise gigioneggia di par suo con navigato mestiere nel ruolo dell'improvvisato "eroe per caso" protagonista, ma la vera sorpresa è la giovanissima (ai tempi solo undicenne) Dakota Fanning.

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