Da Guardiani della Galassia Vol. 2 al nuovo Spiderman: i cinecomic Marvel del 2017 ai raggi X

L'analisi, titolo per titolo, dei cinecomic del Marvel Cinematic Universe in arrivo nel 2017: dal nuovo Spider-Man al terzo capitolo di Thor.

Da Guardiani della Galassia Vol. 2 al nuovo Spiderman: i cinecomic Marvel del 2017 ai raggi X
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"Sto cercando di impedirti di dividere gli Avengers". A gudicare dai notevoli incassi e dalla line-up annunciata dai Marvel Studios, il tentativo di Tony Stark a.k.a. Iron Man di persuadere Captain America dallo scatenare una guerra fratricida ha dato i suoi frutti, almeno al box-office.

[Attenzione: l'articolo contiene possibili spoiler]
I supereroi della Casa delle Idee godono di ottima salute, nonostante siano usciti (un po' tutti) dalla Civil War dei fratelli Russo con i cerotti ("spaccagli le ossa" urla nel finale Stark alla sua a.i., destinando così colpi pesanti all'indirizzo del malcapitato Steve Rogers, salvato in corner dal Soldato d'Inverno). Quella che a priori poteva sembrare la fine degli Avengers e suonare come l'addio di alcuni personaggi, si è rivelata invece l'ennesima trovata geniale dei Marvel Studios per introdurre nuovi supereroi (è il caso di Black Panther) e declinare in modo profano e cinematografico la parabola del figliol prodigo, rappresentata in Captain America: Civil War dalla comparsata del nuovo Spider-Man di Tom Holland. Prepariamoci dunque all'arrivo di un mucchio selvaggio di supereroi (distanti anni luce dagli "spietati" eroi del West di Peckinpah). E pazienza se alcuni dei beniamini saluteranno una volta per tutte la compagnia - Robert Downey Jr. e Chris Evans i più papabili - una nuova generazione di eroi è prontissima a subentrare: dallo Stregone Supremo di Benedict Cumberbatch alla sexy captain Marvel, che avrà il volto della rivelazione Brie Larson. La prima parte di questo speciale sui cinecomic dei Marvel Studios in arrivo svelerà i punti di forza (e quelli deboli) dei titoli in uscita nel 2017.


Guardiani della Galassia Vol. 2

Torna lo sgangherato (ma efficace) team di James Gunn, regista delle meraviglie grazie al piccolo gioiello Guardiani della Galassia, pellicola a metà tra la space opera e commedia che ha lanciato definitivamente la star Chris Pratt, splendido protagonista ora al cinema col remake de I Magnifici 7 (QUI la recensione). Se nel primo film le novità di uno script basato su personaggi dei Marvel Comics semi-sconosciuti ai più e l'ambientazione spaziale hanno rappresentato il punto di forza del cinecomic di Gunn (assieme all'ironia onnipresente ed a sibillini sottintesi anarchici), in Guardiani della Galassia Vol. 2 il regista è chiamato ad una conferma, mai così scontata a priori nel mondo del cinema. Potrà contare sul ritorno dei propri scavezzacollo intergalattici - da Star-Lord al guerrafondaio procione Rocket - e su alcune interessanti new entry, a cominciare da Kurt Russell, che interpretaerà il misterioso EGO, padre di Peter Quill. Ad Elizabeth Debicki, bellezza algida che ha furoreggiato nel divertente spy movie Operazione U.N.C.L.E. verrà invece affidato il ruolo di nemesi principale; vi sarà poi spazio per la ciliegina Sylvester Stallone, chiamato a fare il verso al "suo" giudice Dredd.

Spider-Man: Homecoming

L'Uomo Ragno ha già auto modo di strabiliare il pubblico in Captain America: Civil War: reclutato in una divertente sequenza dal magnate Tony Stark, impegnato più ad ammirare la "zia gnocca" May (Marisa Tomei, come dare torto ad Iron Man?), il Bimbo-Ragno di Tom Holland è pronto per uno stand-alone. Dopo la trilogia di Sam Raimi con Tobey Maguire e dopo il deludente e poco "amazing" Spider-Man di Andrew Garfield, non assisteremo all'ennesima origin story: Peter Parker, nel film diretto da Jon Watts in uscita il 7 luglio 2017, verrà mostrato già nel pieno dei propri poteri durante gli anni del liceo. I Marvel Studios dovranno far attenzione a non presentare al pubblico un piatto dal sapore scialbo di una minestra riscaldata. Per riuscirvi hanno arricchito il cast di Spider-Man: Homecoming con Robert Downey jr. (Iron Man/Tony Stark) e, soprattutto, con un villain di spessore come Michael Keaton, reduce dall'Oscar sfiorato con Birdman (altro supereroe, ma questa è un'altra storia).

Thor: Ragnarok

Il generale Ross, parlando agli Avengers, paragonava in Captain America: Civil War la sparizione di Thor e Hulk allo smarrimento di testate nucleari da diversi megatoni. In effetti il potere distruttivo del Golia verde e del dio del tuono è (quasi) assimilabile, se esercitato alla massima potenza, alla devastazione atomica. I dubbi del personaggio impersonato da William Hurt verranno presto fugati, dal momento che la release di Thor: Ragnarok (leggi le ultime news sullle riprese del film) è prevista per il 25 ottobre 2017. L'ultimo capitolo della trilogia dedicata al figlio di Odino (col volto del testosteronico Chris Hemsworth) prenderà le mosse dal finale di Thor: The Dark World in cui Loki aveva segretamente preso il controllo di Asgard, tramutandosi in Odino (che fine avrà fatto Anthony Hopkins?). Perché il film diretto da Taika Waititi è così atteso? In primis perché adatterà parzialmente la saga a fumetti Planet Hulk, coinvolgendo così l'alter ego di Bruce Banner (Mark Ruffalo) nella pellicola. Si vociferà di scontri nelle arene dei nove regni sullo stile di quelli dei gladiatori dell'antica Roma. L'altro elemento di forza è rappresentato dal cast: dal ritorno del dio degli inganni Loki (Tom Hiddleston) alle new entry "giurassiche"Jeff Goldblum e Sam Neill e del probabile nuovo interesse amoroso di Thor, Valchiria (Tessa Thompson).