Il trailer (da record!) di Avengers: Endgame dei fratelli Russo ci ha dato modo di analizzare il lato emotivo del post-Avengers: Infinity War e anche di elucubrare alcune teorie relative a un ritorno molto chiacchierato, a quanto pare essenziale ai fini della trama. Abbiamo discusso questi due aspetti nei primi due speciali relativi al filmato, che merita un sezionamento per argomenti molto specifico e ci porta oggi a parlare di Jeremy Renner nei panni di Occhio di Falco, o meglio di Ronin. Sì perché, come ormai sappiamo da mesi, il buon Clint Barton non tornerà dopo Captain America: Civil War all'arco e alle frecce, lo ritroveremo in trasferta in quel del Giappone munito di un'affilatissima katana, a mietere vittime tutt'altro che innocenti tre le fila della Yakuza. Ma come si è arrivati a tutto questo? [ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER]
Vendicatore decaduto
Prima di tutto, la continuity. L'ultima volta che abbiamo avuto modo di ammirare in azione Clint Barton è stata in Captain America: Civil War, quando Occhio di Falco decide di schierarsi dalla parte di Cap (Chris Evans) per proteggere Bucky (Sebastian Stan) e porsi contro la ratifica dei Patti di Sokovia. Successivamente l'imprigionamento e poi l'accordo con il Governo sottoscritto da Scott Lang (Paul Rudd), che ha permesso ad Ant-Man di tornare a casa agli arresti domiciliari per due anni - scappatella più, scappatella meno. Questo significa che durante Avengers: Infinity War e anche prima (Thor: Ragnarok e Ant-Man and the Wasp compresi) Barton si trova ai domiciliari nella sua fattoria, la stessa vista in Avengers: Age of Ultron dove vive con la sua famiglia, moglie e figlia. Svestiti i panni di Occhio di Falco, Barton vive una vita se vogliamo frugale e semplice, lontano da minacce mortali o pericoli, ma tutto cambia dopo la Decimazione alla fine di Infinity War, che riconnette tutto e tutti. L'eliminazione del 50% degli esseri viventi dell'Universo dovrebbe infatti spazzare via dall'esistenza anche i cari di Barton, all'improvviso, senza un apparente perché. Immaginatelo: un uomo che ha ormai abbandonato le gesta da Vendicatore al servizio della Terra, volto di un samurai noto come Occhio di Falco, vede scomparire e tramutarsi in polvere la moglie e la figlia, che aveva giurato di amare e proteggere. Avverte allora nel suo cuore una sensazione di impotenza penetrante e dolorosa, un disonore nei confronti non solo della fiducia della sua famiglia ma del mondo tutto, così da scegliere di andarsene. Il fatto che Barton viva già in Giappone e agisca con l'identità di Ronin, samurai - in questo caso Vendicatore - decaduto e ora senza padroni, dovrebbe almeno significare un salto temporale di qualche mese, anche perché lo vediamo uccidere dei membri della Yakuza dall'altra parte del mondo, quasi lo facesse - e probabilmente è così - come ammenda per i suoi peccati, una sorta di difensore che in una nuova patria cerca redenzione.
La storia è ovviamente differente da quella dei fumetti, ma ormai lo sappiamo: il Marvel Cinematic Universe ripropone sotto una nuova luce run e personaggi o mutamenti visti nel medium originale, così da creare qualcosa di simile ma completamente nuovo, che possa legarsi alla continuty cinematografica andandola a completare. Resta in ogni caso immutato l'elemento narrativo più importante, il senso che si cela dietro la nuova identità di Ronin, un discorso di fiducia e disonore molto attento e profondo, che ci auguriamo venga sviluppato coerentemente nel corso del film. Parlando di Ronin, è comunque interessante notare come nella sua storyline possa comunque annidarsi un riallaccio importanti ai fumetti. Dopo la Civil War a Barton viene infatti offerto di vestire i panni del nuovo Captain America, ma lui rifiuta e anzi cede l'identità di Occhio di Falco alla sua pupilla, Kate Bishop, facendola divenire ufficialmente la nuova arciera Marvel. È interessante perché sappiamo che i Russo hanno reclutato per il film Katherine Langford (Tredici), che moltissimi rumor darebbero proprio nei panni della Bishop, anche se - lo ricordiamo - altri la vorrebbero come la figlia cresciuta di Lang. Vada come vada, avremo tutte le risposte a partire dal prossimo 24 aprile 2019, giorno d'uscita nelle sale italiane di Avengers: Endgame, con la speranza che l'arrivo di un piano per annullare la Decimazione di Thanos possa portare anche redenzione nell'anima di Occhio di Falco.
Clint Barton, da arciere a Ronin in Avengers: Endgame
Parliamo del ritorno nel Marvel Cinematic Universe di un personaggio assente dalla continuity cinematografica da ormai due anni.
Il trailer (da record!) di Avengers: Endgame dei fratelli Russo ci ha dato modo di analizzare il lato emotivo del post-Avengers: Infinity War e anche di elucubrare alcune teorie relative a un ritorno molto chiacchierato, a quanto pare essenziale ai fini della trama. Abbiamo discusso questi due aspetti nei primi due speciali relativi al filmato, che merita un sezionamento per argomenti molto specifico e ci porta oggi a parlare di Jeremy Renner nei panni di Occhio di Falco, o meglio di Ronin.
Sì perché, come ormai sappiamo da mesi, il buon Clint Barton non tornerà dopo Captain America: Civil War all'arco e alle frecce, lo ritroveremo in trasferta in quel del Giappone munito di un'affilatissima katana, a mietere vittime tutt'altro che innocenti tre le fila della Yakuza. Ma come si è arrivati a tutto questo?
[ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER]
Vendicatore decaduto
Prima di tutto, la continuity. L'ultima volta che abbiamo avuto modo di ammirare in azione Clint Barton è stata in Captain America: Civil War, quando Occhio di Falco decide di schierarsi dalla parte di Cap (Chris Evans) per proteggere Bucky (Sebastian Stan) e porsi contro la ratifica dei Patti di Sokovia. Successivamente l'imprigionamento e poi l'accordo con il Governo sottoscritto da Scott Lang (Paul Rudd), che ha permesso ad Ant-Man di tornare a casa agli arresti domiciliari per due anni - scappatella più, scappatella meno. Questo significa che durante Avengers: Infinity War e anche prima (Thor: Ragnarok e Ant-Man and the Wasp compresi) Barton si trova ai domiciliari nella sua fattoria, la stessa vista in Avengers: Age of Ultron dove vive con la sua famiglia, moglie e figlia.
Svestiti i panni di Occhio di Falco, Barton vive una vita se vogliamo frugale e semplice, lontano da minacce mortali o pericoli, ma tutto cambia dopo la Decimazione alla fine di Infinity War, che riconnette tutto e tutti. L'eliminazione del 50% degli esseri viventi dell'Universo dovrebbe infatti spazzare via dall'esistenza anche i cari di Barton, all'improvviso, senza un apparente perché.
Immaginatelo: un uomo che ha ormai abbandonato le gesta da Vendicatore al servizio della Terra, volto di un samurai noto come Occhio di Falco, vede scomparire e tramutarsi in polvere la moglie e la figlia, che aveva giurato di amare e proteggere. Avverte allora nel suo cuore una sensazione di impotenza penetrante e dolorosa, un disonore nei confronti non solo della fiducia della sua famiglia ma del mondo tutto, così da scegliere di andarsene.
Il fatto che Barton viva già in Giappone e agisca con l'identità di Ronin, samurai - in questo caso Vendicatore - decaduto e ora senza padroni, dovrebbe almeno significare un salto temporale di qualche mese, anche perché lo vediamo uccidere dei membri della Yakuza dall'altra parte del mondo, quasi lo facesse - e probabilmente è così - come ammenda per i suoi peccati, una sorta di difensore che in una nuova patria cerca redenzione.
La storia è ovviamente differente da quella dei fumetti, ma ormai lo sappiamo: il Marvel Cinematic Universe ripropone sotto una nuova luce run e personaggi o mutamenti visti nel medium originale, così da creare qualcosa di simile ma completamente nuovo, che possa legarsi alla continuty cinematografica andandola a completare. Resta in ogni caso immutato l'elemento narrativo più importante, il senso che si cela dietro la nuova identità di Ronin, un discorso di fiducia e disonore molto attento e profondo, che ci auguriamo venga sviluppato coerentemente nel corso del film.
Parlando di Ronin, è comunque interessante notare come nella sua storyline possa comunque annidarsi un riallaccio importanti ai fumetti. Dopo la Civil War a Barton viene infatti offerto di vestire i panni del nuovo Captain America, ma lui rifiuta e anzi cede l'identità di Occhio di Falco alla sua pupilla, Kate Bishop, facendola divenire ufficialmente la nuova arciera Marvel. È interessante perché sappiamo che i Russo hanno reclutato per il film Katherine Langford (Tredici), che moltissimi rumor darebbero proprio nei panni della Bishop, anche se - lo ricordiamo - altri la vorrebbero come la figlia cresciuta di Lang.
Vada come vada, avremo tutte le risposte a partire dal prossimo 24 aprile 2019, giorno d'uscita nelle sale italiane di Avengers: Endgame, con la speranza che l'arrivo di un piano per annullare la Decimazione di Thanos possa portare anche redenzione nell'anima di Occhio di Falco.
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