Cinema e terrorismo: la jihad dal punto di vista di Hollywood

L'attualità nelle sale: ecco cinque volte in cui il cinema ha affrontato in maniera molto attenta il tema del terrorismo islamico.

Cinema e terrorismo: la jihad dal punto di vista di Hollywood
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Ogni giorno veniamo bombardati di notizie riguardanti attentati di matrice terroristica. Parliamo di quella corrente radicale dell'Islam, l'Isis, il sedicente Stato Islamico che non fa distinzioni tra musulmani e non, colpendo senza pietà in ogni parte del mondo. Dall'11 settembre 2001, più volte il cinema ha affrontato il delicato argomento del terrorismo islamico, che ha toccato non solo gli Stati Uniti ma anche l'Europa, soprattutto nel recente periodo. Da Al-Qa'ida all'Isis, sul grande schermo, i registi hanno mostrato tutte le sfaccettature di tali minacce, dai pregiudizi verso chi consideriamo straniero passando al complicato e fragile mosaico geopolitico che muove e controlla il ‘fenomeno', raccontandone i fatti, cercando di dare una spiegazione ma proponendo anche possibili risoluzioni. Attraverso questi cinque film (ma avremmo potuto inserirne anche di più), vogliamo darvi un quadro generale su tutti gli elementi che ci sono in gioco, spiegandovi come il cinema ha affrontato il tema del terrorismo islamico.

Munich (2005)

5 settembre 1972, Olimpiadi di Monaco. Undici atleti israeliani vengono assassinati dal commando di terroristi palestinesi appartenenti all'organizzazione Settembre Nero. L'operazione, passata alla storia come Massacro di Monaco, è avvenuta nell'ambito dell'eterno conflitto arabo-israeliano. Nel film Munich, Spielberg racconta ciò che accadde dopo la strage, senza prendere parti né incolpare qualcuno, con l'Operazione Ira di Dio, messa in atto dal Mossad al fine di eliminare gli 11 esponenti del terrorismo palestinesi, ritenuti coinvolti (se non addirittura mandanti) del massacro di Monaco. La questione palestinese resta tra i conflitti più cruenti e lunghi della storia, a cui il cinema continua a dedicare opere, tra drammi e commedie, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica verso una pace che appare sempre lontana.

Syriana (2005)

Stephen Gaghan mette in scena quattro storie parallele legate dal filo conduttore dell'industria politica, ed esplorandone come le conseguenze politiche, economiche e sociali vadano a influire sulla vita di un agente della CIA (George Clooney), di un economista analista dell'energia (Matt Damon), di un avvocato (Jeffrey Wright), e di un giovane pakistano disoccupato. I temi affrontati sono molteplici, ma il sottotesto sembra essere sottilissimo: Syriana elabora l'interesse degli Stati Uniti, che esercita una sorta di protettorato nei confronti del Medio Oriente, nel mantenere alto il controllo sull'industria petrolifera.

Il fondamentalista riluttante (2012)

Le apparenze ingannano. Soprattutto se sei un giovane pakistano nell'America post 11 settembre. Tratto dall'omonimo romanzo di Mohsin Hamid, il film è un racconto fitto di pregiudizi e di xenofobia, che ci costringe a rivalutare le persone con cui siamo in contatto tutti i giorni. Il giovane protagonista, perfettamente integrato negli Stati Uniti odierni, con una brillante carriera davanti a sé, è costretto a tornare nel suo paese natìo per colpa degli insulti che inizia a ricevere - e per quella barba che comincia ad essere troppo lunga da passare inosservata. Giunto in Pakistan, una terra che a lungo aveva abbandonato, si ritrova ad abbracciare un fondamentalismo che ha sempre respinto.

Zero Dark Thirty (2012)

Alla mezzanotte e mezza del 1° maggio 2011, gli USA mettono in atto l'operazione militare che avrebbe portato all'uccisione di Osama Bin Laden, numero uno di Al-Qa'ida, ritenuto responsabile degli attacchi dell'11 settembre. Il film ripercorre quel blitz fatale che mise fine alla vita dello "sceicco del terrore", raccontando la storia dell'agente della CIA Maya Lambert, basata sulla figura reale dell'agente Alfreda Frances Bikowsky, una donna che non si è lasciata intimorire dai suoi superiori e che è andata dritta verso il suo obiettivo senza timore. Una caccia all'uomo cruda e spietata, raccontata nell'arco di un decennio.

La Spia - A most wanted man (2014)

L'ultimo film del compianto Philip Seymour Hoffman è una storia che posa le sue radici sugli attacchi dell'11 settembre. Ad Amburgo, una delle città di origine degli attentatori, un agente dei servizi segreti è disposto a tutto pur di capire se dietro un apparente e tranquillo accademico musulmano si nasconda una mente geniale in grado di appoggiare le più grandi organizzazione terroristiche. Allo stesso tempo, cerca di capire se un clandestino ceceno rappresenti un pericolo per il Paese oppure no. Un racconto introspettivo per una spy story inusuale che mostra le sfumature dell'Islam, intesa come una complessa organizzazione piena di contraddizioni.

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