Chef, Jean Reno in una storia di amori, sapori e risate genuine

Nel 2012 il popolare attore francese è protagonista di una simpaticissima commedia in cui la passione per il cibo si mescola a un sano divertimento.

Chef, Jean Reno in una storia di amori, sapori e risate genuine
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Amore e sapore. Se la realtà dei format televisivi ha brutalizzato e un po' svilito, a favore di audience, il piacere di preparare e assaporare del buon cibo, sottoposto a innumerevoli giudizi, il mondo del cinema ha spesso trattato il tema con gentilezza e semplicità. Basti pensare a opere diventate cult come Il pranzo di Babette (1987) o al dolce - in ogni senso - Chocolat (2000), in cui una deliziosa Juliette Binoche affrontava ostacoli e pregiudizi tramite le sue altrettanto deliziose leccornie.
Eccoci oggi a parlare di un titolo invece passato un po' in sordina nelle sale italiane, ossia di una produzione francese risalente al 2012 che proprio sul mangiar bene costruisce le basi narrative alla base dell'intero film. Chef - Riderete di gusto vi risulterà già familiare dopo i primi minuti, ossia alla comparsa di quel Jean Reno che dai tempi di Leon (1994) ha reso ormai il suo volto famoso anche per un pubblico di bambini e famiglie, pronte ad attendersi il suo sorriso burbero o l'ennesima simpatica sfuriata.

Mangiare e vivere sano

La storia è tanto semplice quanto immediata e permette sin da subito di immergersi nelle fasi chiave della vicenda. Reno interpreta il noto cuoco Alexandre Lagarde, una vera e propria celebrità in patria, che al momento sta vivendo una profonda crisi d'ispirazione.

Questo rischia di fargli perdere il posto nel ristorante in cui lavora da una vita, a causa delle minacce di un imprenditore che intende rivoluzionare il tipo di piatti proposti, considerati troppo "vecchio stile".
Il giovane Jacky, interpretato da Michaël Youn, è un aspirante chef dai gusti raffinatissimi che proprio per questo viene rifiutato dai piccoli ristoranti ai quali si propone. Il suo idolo è proprio Lagarde e, tramite alcuni sotterfugi e nascondendo il tutto alla compagna, riesce finalmente a incontrarlo. Dopo aver assaggiato casualmente una delle sue prelibatezze, il Maestro decide di offrigli un incarico di rilievo nel suo locale, dando il via a un rapporto complicato durante il quale entrambi cercheranno di mettere a posto le loro vite tormentate.

Tra risate e leccornie

La sinossi vera e propria è molto più ricca di dettagli, ma ve ne terremo all'oscuro anche per permettervi di godere delle numerose gag che fanno capolino durante l'ora e mezza scarsa di visione.
Chef - Riderete di gusto è infatti un concentrato di risate in pieno stile francese, uno humor raffinato e al tempo stesso centrato che permette di esplorare le psicologie dei personaggi, in maniera semplice ma non meno coinvolgente.
A tutto questo si accompagna naturalmente la passione per la cucina e la preparazione di deliziosi piatti, la maggior parte di pesce, che fanno venire in più occasioni l'acquolina in bocca.
Una lotta tra passato e moderno, dove moderno significa uno stile "McDonald's" che ormai ha invaso, piaccia o meno, le nostre tavole. Anche in quest'occasione il cibo si presta alla realizzazione di altre scene destinate a scatenare un sano e contagioso divertimento.
Basti vedere la sequenza dove, per comprendere i segreti della astrusa cucina molecolare, i due protagonisti sono costretti a travestirsi da giapponesi, il più giovane da geisha: impossibile non ridere a tali, surreali e parodiche, movenze.

Ma non è questo il solo passaggio degno di nota, in quanto tra eventi più drammatici e colpi di scena, la vicenda sa come e dove andare a parare per coinvolgere il pubblico.
Non vi è un momento di stanca, fattore importantissimo in una produzione di questo tipo dove il minino rallentamento avrebbe potuto scatenare qualche saltuario sbaglio. Tutt'altro, Chef - Riderete di gusto procede a spron battuto e ogni sequenza ha una sua fondamentale importanza o nell'impianto narrativo o in quello comico, trovando in questo modo il giusto equilibrio tale da mantenere sempre alta la soglia dell'attenzione da parte dello spettatore.
Spettatore che, a meno di non avere un cuore di pietra o essere ormai atrofizzato dalle esplosioni dei contemporanei blockbuster, difficilmente troverà motivi per non apprezzare un titolo che, come detto, pur lontano dal capolavoro ha il suo motivo di esistere soprattutto nel panorama contemporaneo.

Una coppia perfetta

E se il lieto fine, come tutti prevedono, è già scritto, è il percorso per arrivarvi che offre emozioni genuine e leggere, che permette di scatenare il brio comico dei due affiatatissimi attori principali - se Reno ormai è una garanzia in certi ruoli, Michaël Youn è la vera sorpresa, capace con la sua parlantina veloce e il volto simpatico al primo sguardo di rivaleggiare col ben più esperto collega.
Chef - Riderete di gusto garantisce quel che il sottotitolo italiano - parzialmente forzato - promette, tra buoni sentimenti, prelibatezze poste in bella vista e tanto, tanto, divertimento.

Il regista Daniel Cohen firma un'operazione sicuramente semplice ma ideale per una serata scacciapensieri da godersi sul divano insieme alla propria famiglia: a parte qualche sporadica parolaccia di uso comune, battute e dialoghi si mantengono su toni raffinati e sempre adatti a grandi e piccini.
Per chi volesse cimentarsi sin da subito nella visione, il film è disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video per tutti gli abbonati.

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