Cara Delevingne: dalle passerelle al set, ecco la ribelle eroina di Valerian

Modella e attrice, ha recitato in film indipendenti e cinecomic come Suicide Squad. Per Cara Delevingne ora c'è Valerian di Luc Besson.

Cara Delevingne: dalle passerelle al set, ecco la ribelle eroina di Valerian
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Lo scorso aprile una foto pubblicata sul suo profilo Instagram ha scatenato centinaia di commenti: Cara Delevingne, celebre modella britannica e ormai non più debuttante attrice, salutava i lunghi capelli compagni di sfilate per accogliere un nuovo e drastico look. Completamente rasata, si sarebbe presentata all'annuale Met Gala con la testa spruzzata d'argento annunciando ai fan che "la società si ostina a definire la bellezza in un unico modo, e io sono stanca. Levatevi il trucco dalla faccia, strappatevi i vestiti, tagliatevi i capelli, togliete tutte queste cose materiali. Chi siamo? Cos'è per noi la bellezza?". Detto da una ragazza che per anni è stata oggetto sulla passerella, ma mai veramente dipendente, è un concetto decisamente sorprendente. Perché Cara Delevingne non è un personaggio semplice, anzi, è un algoritmo complesso che unisce istinto, intelligenza e humour (british, of course) e che per forza di cose doveva sfogarsi in un ambiente diverso dalle sfilate di moda; per questo, sollecitata da una necessità fisica e mentale, la giovanissima modella inizia il suo percorso in punta di piedi benedetta da piccoli ruoli in due film diretti dallo stesso regista, Joe Wright, che la dirige in Anna Karenina (2012) e successivamente in Pan - Viaggio sull'isola che non c'è (2015). Contessina Sorokina nel primo e seducente sirena nell'altro, la Delevingne buca lo schermo: "Sto ancora imparando - dirà in un'intervista - ma recito per amore e dò tutta me stessa".

Dalla moda al grande schermo, passando per il cinecomic

La favola della top model che migra al cinema è la più antica del mondo e non sempre prevede un lieto fine (Milla Jovovich e Cindy Crawford vi dicono qualcosa?), tuttavia esistono le eccezioni, da Cameron Diaz a Charlize Theron, donne coraggiose che hanno saputo reinventarsi e concedersi al pubblico in un mondo dominato dagli uomini. E per resistere al tempo e al giudizio, non basta un bell'aspetto, o una buona presenza scenica: al contrario serve lo studio, la costanza e una certa predisposizione al rischio. Cara Delevingne sembra aver fatto suo questo mantra. "Le persone credono che io non lavori abbastanza e che non abbia faticato per arrivare dove sono ora. Credono che per me la strada sia stata più semplice". Questa dichiarazione arrivava dopo l'imbarazzante intervista concessa al notiziario americano Good Day in onda sulla CBS (imbarazzante per le domande poste dai conduttori), durante la promozione di Città di Carta, il film tratto dal romanzo di John Green che la vede protagonista. All'attrice si chiedeva se "avesse letto il libro" o "se fosse difficile concentrarsi dal momento che la sua vita è ricca di impegni", aggiungendo commenti sul suo "sembrare esausta" e così via. Per fortuna non le manca l'autoironia, un salvagente per tutte le giovani là fuori che tentano la scalata all'Olimpo hollywoodiano.


Eroina per Luc Besson in Valerian e la città dei mille pianeti

Tornando a ciò che conta sul serio, nel 2015 John Green, autore del bestseller Colpa delle stelle, la vuole come interprete di Margo Roth Spiegelman nell'adattamento cinematografico di Città di Carta: nel film Cara si fa voce e corpo di un'adolescente poco convenzionale, avventuriera e un po' folle in questo affascinante teen movie diretto da Jake Schreier, dove viene fuori tutta la sua spontaneità e l'attitudine alla recitazione; di fatto, ad oggi resta la prova più apprezzata e convincente in attesa di vederla nel blockbuster di Luc Besson Valerian e la città dei mille pianeti. Nel mezzo, la ricordiamo archeologa e incantatrice nel cinecomic targato DC Suicide Squad, stella fra le stelle insieme a Will Smith e Margot Robbie; un ruolo pieno di stranezze e inquietudine che si è cucita addosso, pericoloso come il suo sguardo glaciale più tagliente di un'arma da fuoco. Gli occhi di un colore verde-acqua incorniciati da quelle sopracciglia che sono ormai il marchio di fabbrica e il tratto distintivo della Delevingne, raccontano al pubblico la determinazione e il talento di un'ex modella prossima alla maturità.

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