Captain Marvel, l'analisi del primo trailer del cinecomic con Brie Larson

Montaggio serrato, narrazione sfasata, azione e toni più composti del solito: cosa ci ha rivelato il primo trailer del nuovo cinecomic Marvel Studios?

Captain Marvel, l'analisi del primo trailer del cinecomic con Brie Larson
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Abbiamo dovuto attendere davvero a lungo, ma finalmente i Marvel Studios hanno rilasciato online il primo trailer ufficiale di Captain Marvel, il nuovo cinecomic del MCU che esplorerà la origini di quella che viene già definita "la supereroina più potente dell'Universo Marvel". Nel corso della produzione e anche a grazie al first look di Entertainment Weekly, abbiamo avuto modo di dare una prima occhiata alla protagonista, Brie Larson, nei panni di Carol Danvers, che a quanto pare nel film diretto da Anna Boden e Ryan Fleck sarà sì di natura terrestre, ma in lei conviverà anche una parte Kree.
Le dichiarazioni dell'attrice non lasciano spazio a dubbi in merito alla doppia natura della Denvers, ma il primo trailer ufficiale ha comunque voluto sottolineare come il passato e il presente della protagonista giocheranno un ruolo centrale nella narrazione del cinecomic, che -almeno in questa prima occhiata- si presenta interessante sotto diversi aspetti ma anche un po' anonimo, anche se si tratta di un teaser rilasciato durante la finalizzazione dei lavori di post-produzione VFX e montaggio.

[ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER A SEGUIRE]

Due mondi, un solo cuore

Una cosa vuole essere subito chiara: Captain Marvel è ambientato negli anni '90. Stiamo parlando quasi di un trentennio fa, periodo di maggior lustro della storica catena di videonoleggio Blockbuster, che il trailer del film della Boden e Fleck si preoccupa di mettere subito al centro della scena, dato che uno degli store della poi fallita azienda è proprio il luogo di schianto della navicella di Carol. Indovinate in che settore? Ovviamente "Azione", ma solo perché negli anni '90 i cinecomic dovevano ancora ascendere nell'Olimpo hollywoodiano dei sottogeneri cinematografici. Ripresasi dal trauma della caduta, la nostra eroina vestita Kree di tutto punto -costume nero e verde- esce dal negozio e raggiunge la metropolitana (non si sa di quale città), mentre in sottofondo la voce di Samuel L. Jackson ci spiega che "la guerra è un linguaggio Universale" e che, essendo lui esperto di tale linguaggio, "è capace di riconoscere subito un disertore, anche se questo cade dall'alto." Ora, ovviamente il dialogo di Nick Fury si svolgerà quasi certamente nel momento del primo incontro con Captain Marvel, ma dato l'utilizzo sfacciatissimo della narrazione sfasata non è chiaro quando questo avverrà, ma continuando, subito dopo lo spaesamento della Danvers in metropolitana, il trailer ci mostra Carol in abiti civili, probabilmente donatigli dallo S.H.I.E.L.D. ma quasi certamente dopo una particolare scena: quella del "pugno in faccia alla vecchietta". Incredibile, tra l'altro, come questo specifico aspetto del trailer abbia mandato in visibilio i fan americani del MCU, che tendenzialmente, nella stragrande maggioranza dei casi -ma non c'è da sorprendersi-, non sono fan delle controparti fumettistiche. La consecutio degli eventi dovrebbe quindi essere questa: Captain Marvel si schianta sulla Terra, all'inseguimento di una navicella Skrull; si mette sulle tracce dell'Alieno rivale, appartenente a una razza con la quale il suo popolo, i Kree, è in guerra aperta e capace di mutare aspetto e adattarsi alle forme di vita terrestri (sì, tipi i Visitors, ma c'è una contaminazione reciproca); lo scova su di un treno metropolitano mascherato da innocente vecchietta, non si fa ingannare e gli sferra un pugno in piena faccia. Poi arriva l'inseguimento dove vediamo Captain Marvel usare i suoi poteri sul tetto del treno e, probabilmente, la fuga dallo S.H.I.E.L.D., che però la scova comunque.
Dopo le dovute presentazione e le specifiche del caso, quindi, S.H.I.E.L.D. e Captain Marvel decidono di collaborare per fermare quella che è una vera invasione aliena, e infatti vediamo anche Fury in una sala per autopsie studiare il corpo di uno Skrull morto -probabilmente quello scovato dalla Danvers.
Tutto questo appare abbastanza chiaro e lineare, ma a non essere intuibile al 100% è il posizionamento nella linea temporale-narrativa di tutto questo. Apparentemente sembrerebbe proprio l'inizio, e c'è da dire che, per chi non conoscesse gli Skurll o Captain Marvel, sarebbe un prologo con i fiocchi, davvero elettrizzante. Il problema è che il trailer ci offre una narrazione -come spiegavamo- sfasata, dove non è chiaro cosa venga prima e cosa venga poi. Proviamo comunque a mettere in ordine i tasselli.

Dalle interviste è emersa la doppia natura della Denvers, sia terrestre che Kree. L'idea generale è che Carol sia stata una formidabile pilota d'aerei "catturata" dai Kree per combattere nella guerra contro gli Skrull. Le è stata cancellata la memoria e le sono stati dati dei poteri (nel film non è chiaro come questo avverrà), mentre il suo allenamento è stato totalmente rimesso nelle mani di Mar-Vell (Jude Law). È poi entrata nella Starforce, una elite di guerrieri Kree tra i quali spiccano anche Att-Lass e Minn-Erva, e mandata in varie e pericolose missioni in giro per la galassia, probabilmente alla ricerca dei nemici Skrull. Un bel giorno, Ronan (Lee Child) e il resto del Governo Kree scoprono che gli Skrull hanno iniziato il processo di invasione della Terra, che nella loro metodologia aliena consiste nel sostituirsi ad alcuni importanti esponenti dei vari governi mondiali e conquistare segretamente il potere: non è un caso che una delle run più famose che li vede protagonisti sia chiamata "Secret Invasion". Captain Marvel è quindi mandata a indagare (forse, qui si specula) e, per varie problematiche, precipita sulla Terra, inseguendo il suo nemico.
I ricordi, ovviamente, riaffioreranno pian piano, nel mentre delle indagini per capire chi si cela dietro all'Invasione segreta (in realtà lo sappiamo ed è anche scritto su Wikipedia, ma non vi consigliamo di andarlo a leggere), così che Carol si ritroverà a scandagliare a fondo il suo passato dimenticato e a dover prendere decisioni molto difficili. Ma in fondo lo dice anche la stessa Carol Danvers alla fine del trailer, rispondendo a Fury: "Io non sono quello che pensi".

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