Captain America, i cinque momenti più emozionanti nel Marvel Universe

Riviviamo i cinque momenti fondamentali del percorso di Steve Rogers nel MCU, dal Primo Vendicatore ad Avengers: Endgame.

Captain America, i cinque momenti più emozionanti nel Marvel Universe
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In occasione dell'uscita di The Falcon and the Winter Soldier su Disney+, ripercorriamo lato cinematografico le gesta del mitico Primo Vendicatore, il Captain America interpretato da Chris Evans. Un percorso, quello di Cap, iniziato tra le strade di New York City quando era ancora gracile e rachitico ma con uno spirito combattivo indomabile, un patriottismo inscalfibile e un coraggio da leoni, specie guardando al suo fisico tanto fragile. Notato dal Dottor Erskine, Steve venne scelto per testare il Siero del Supersoldato, divenendo incredibilmente forte, agile e veloce. Lo scontro con l'HYDRA durante la Seconda Guerra Mondiale lo portò poi a un estremo sacrificio che in verità non lo fece morire, lasciandolo ibernato nei ghiacci del Polo Nord per 70 anni.

Risvegliatosi, diventa uno dei supereroi più amati della Terra insieme ai suoi compagni Avengers, combattendo contro Loki, Ultron, sempre l'HYDRA e Thanos, fino al suo meritato ritiro in Endgame, quando sceglie di vivere la vita che non aveva potuto scegliere, invecchiando felice e consegnando in eredità lo scudo a Falcon. Per ripercorrere brevemente tutto questo suo percorso nel MCU, vogliamo oggi proporvi cinque scene secondo noi emozionanti che danno la misura della grandezza del personaggio, del suo carisma, della sua insostituibilità. Sarebbero molte le sequenze da elencare, abbiamo invece scelto quelle che hanno avuto un senso profondo nella crescita del personaggio, le più importanti per lui. Cominciamo.

Il sacrificio di Steve

Dopo essere divenuto il Super Soldato sognato da Erskine e aver combattuto i nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Captain America si ritrova a dover prendere una decisione fondamentale alla fine del primo film che lo vede protagonista. Sconfitto infatti Teschio Rosso, Steve si rende conto che i comandi dell'aereo pronto a schiantarsi su New York City sono bloccati, capendo in fretta che l'unico modo di salvare la situazione è sacrificarsi e far schiantare l'aereo sui ghiacci disabitati del Polo Nord. Saluta Peggy via radio, promettendole quel ballo che non avrebbero mai avuto, e accetta il suo destino. Come ben sappiamo, non morirà ma si risveglierà 70 anni dopo in un mondo nuovo ed evoluto, primo supereroe della storia della Terra ad aver compiuto il gesto estremo in nome del bene superiore. Non a caso è il Primo Vendicatore.

Il primo bacio con Peggy

Nato come flirt, evolutosi poi in qualcosa di più forte e concreto, il rapporto tra Steve Rogers e Peggy Carter è da sempre fulcro centrale della psicologia di Steve. Si è visto tanto nel primo Captain America quando, proprio in conclusione di Avengers: Endgame, Steve sceglie di appendere lo scudo al chiodo, tornare negli anni '50 e vivere una vita felice e "normale" con lei. Questo è anche dovuto al fatto che i due non avevano avuto effettivo modo di salutarsi e dirsi addio, pensando di rivedersi dopo la fine della missione contro Teschio Rosso. Allo sbocciare dell'amore, infatti, è arrivato il sacrificio di Cap che ha messo fine a una relazione appena cominciata, e in questo senso il primo bacio tra i due, veloce, senza troppe smancerie, sincero, diretto, è un modo abbastanza chiaro di leggere la vicenda. È come se si promettessero le cose migliori a venire, attratti l'uno dall'altra, con un sentimento sempre più forte che si fa strada nei loro cuori, senza però sapere che quello sarà anche il loro ultimo bacio.

Il primo incontro con Thanos

Essere un supereroe non significa solo vincere. Si tratta anche di trovare la forza di accettare la sconfitta e superare il dolore del fallimento, così da rimettersi in piedi e trovare una nuova e migliore strategia d'attacco per abbattere il pericolo. Questa è una lezione che Captain America ha probabilmente imparato appieno soltanto dopo il primo incontro con Thanos alla fine del bellissimo Avengers: Infinity War, avvenuto nel Wakanda durante l'assedio delle truppe del Titano Folle per impossessarsi della Gemma della Mente.

Una volta giunto sul posto, infatti, Thanos scalza uno dopo l'altro i Vendicatori che gli si mettono davanti per raggiungere Visione e strappargli la Gemma dalla fronte, e ultimo in linea di scontro davanti al nemico è proprio Cap, che cerca con tutte le sue forze di fermare il Titano Folle - che lo sta attaccando solo con una mano. Non riesce e viene sconfitto, ma quel senso di disfatta lo aiuterà a dare tutto se stesso per sconfiggere infine Thanos dopo una missione indietro nel tempo.

"Posso farlo tutto il giorno"

Uno dei tratti caratteriali (e poi anche fisici) di Captain America è la sua straordinaria capacità di recupero, il suo animo inscalfibile fin nel profondo. Non si è mai arreso una volta divenuto Cap e anche quando era semplicemente Steve Rogers si è sempre rialzato in piedi, stanco, pieno di lividi, per combattere ancora. Questo aspetto è emerso più volte nel corso del Marvel Cinematic Universe, spesso accompagnato dalla frase "posso continuare tutto il giorno", come a voler affilare il suo spirito combattivo. Lo ha fatto prima contro un bulletto di periferia, poi contro Iron Man in Civil War e alla fine, anche senza dirlo ma rialzandosi semplicemente in piedi, anche contro Thanos nello showdown conclusivo di Avengers: Endgame.

Lo scontro finale

Arriviamo all'epico e sensazionale scontro finale contro il Titano Folle, dove proprio Captain America è forse protagonista più importante di tutti. Lo showdown si apre infatti con un combattimento tra la Trinità Marvel composta da Cap, Iron Man e Thor contro Thanos, e in questa fase la scena clou e più sensazionale, quella più entusiasmante che i fan stavano aspettando da anni, è quando Steve solleva il Mjolnir del Dio del Tuono, dimostrandosi infine degno e lasciando uscire dalla bocca di Thor un felice "lo sapevo".
Più in generale, prima dell'arrivo di tutti gli altri compagni, quando tutto sembra ormai perduto, destino (o buona scrittura) vuole che il Primo Vendicatore, quello che per primo ha dimostrato lo spirito eroico al suo massimo con il sacrificio estremo, che ha rinunciato all'amore della sua vita per il bene superiore, incrollabile nell'animo, sempre pronto a combattere, sia in conclusione l'Ultimo Vendicatore pronto a cadere. Con lo scudo rotto e senza compagni, Cap continua a rialzarsi, guardando in faccia il suo nemico, solo contro un intero esercito, fino al ribaltamento e al ritorno di tutti gli Avengers, finalmente riuniti al fianco e dietro Cap.

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