Bumblebee, l'analisi del primo trailer ufficiale

Il franchise di Transformers si arricchisce con un capitolo spin-off dedicato all'amatissimo Autobot senza voce.

Bumblebee, l'analisi del primo trailer ufficiale
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Momento di bilanci in casa Paramount, almeno per quanto riguarda i Transformers. Dopo anni di incassi stratosferici, infatti, Transformers: L'Ultimo Cavaliere di Michael Bay ha trascinato uno dei franchise più redditizi di sempre verso il punto più basso della propria storia cinematografica, soprattutto in termini commerciali, con un incasso di soli 605 milioni di dollari. Il problema è che proprio per evitare questo collasso, ampiamente preannunciato dopo la stanchezza del quarto capitolo della saga, lo studio aveva costituito una writers room per dare respiro e freschezza alla serie, cosa purtroppo non pervenuta o almeno non come un po' tutti si aspettavano. Le menti unite di veri sceneggiatori, però, hanno portato alla conclusione che l'unica via di salvezza per un franchise ormai stanco fosse quella della diversificazione, dello sviluppo, insomma, di un Universo Narrativo più ampio, fatto anche di prequel o spin-off. E con un settimo capitolo della saga principale messo ufficialmente in pausa e rimandato a data da destinarsi, gli occhi dei fan sono adesso tutti puntati sul primo di questi "esperimenti", che risponde al nome di Bumblebee, di cui è stato rilasciato in queste ore il primo, promettente trailer ufficiale.


Un coraggio senza voce

Citando il leader Optimus Prime, nonostante tutte le problematiche legate alla serie, sembra che la Paramount voglia gridare a gran voce ai fan "siamo qui e vi aspettiamo". E guardando con onestà al trailer del film diretto dal talentuoso Travis Knight (Kubo e la Spada Magica), questa nuova veste anni '80, più piccola e intima, potrebbe donare molto all'Universo Transformers.

Come sapevamo già nel momento dell'annuncio e della successiva produzione, Bumbleblee sarà infatti ambientato prima dell'avventura di Sam Witwicky nel primo, glorioso film della saga, e a dirla tutta già ne l'Ultimo Cavaliere avevamo avuto modo di vedere l'Autobot senza voce combattere durante la Seconda Guerra Mondiale contro la Germania Nazista. Sotto la sceneggiatrice Christina Hodson, però, si è deciso di non andare così a ritroso nel tempo, di non raccontare insomma tappa per tappa tutta la storia di Bumblebee, ma di cavalcare la proficua nostalgia degli anni '80 rilanciata da Strangers Things, IT o Guardiani della Galassia e Thor: Ragnarok per costruire un racconto di forte caratura emotiva, almeno all'apparenza. Scegliendo quindi la California come luogo in cui rifugiarsi e tenersi alla larga dalla forze governative e militari, l'Autobot viene trovato dalla diciassettenne Charlie, interpretata da Hailee Steinfeld. La veste di Bumblebee è quella di un maggiolino giallo, colore con il quale il coraggioso alieno robotico viene da sempre identificato dagli appassionati. Da quel che abbiamo avuto modo di capire, la trama ruoterà soprattutto attorno al rapporto tra un ferito e spaventato Bumblebee, che vediamo infatti terribilmente preoccupato nel garage di Charlie, e la ragazza, con la quale si instaurerà una complicità completamente differente da quella vista finora. Innanzitutto per il diverso periodo storico nel quale ci troviamo, meno legato agli sviluppi della scoperta dei Transformers sulla Terra, e poi per una questione legata al gender swap del protagonista, che passa dall'essere maschile a femminile, cosa mai successa finora nel franchise. Ci ritroveremo davanti a una sensibilità diversa grazie anche alla scrittura decisamente più attenta alle esigenze femminili della Hodson, questo almeno rispetto a un uomo che si ritrova tra le mani il compito di scrivere una protagonista donna, come poi accade nella stragrande maggioranza dei casi in America.

Il richiamo principale che viene in mente guardando il film, comunque, è l'E.T. di Steven Spielberg, con tutte le dovute differenze del caso e ben intesa la declinazione a blocbkuster del titolo, ma si avverte anche l'ispirazione almeno emotiva a Dragon Trainer. C'è, insomma, una forte componente di amicizia interspecie, di legame uomo-creatura o uomo-alieno al quale abbiamo già assistito in diversi titoli oggi molto amati. E anche se Transformers ha sempre mostrato questo aspetto nei vari film della serie, mai è apparso così preponderante e concreto come in questo trailer, che è in fin dei conti soltanto una piccolissima anticipazione di quello che poi (speriamo!) vedremo nello spin-off vero e proprio. Ed è sempre bello osservare, in conclusione, come Bumblebee non abbia bisogno di parole per esprimere al meglio i suoi sentimenti e il suo coraggio.

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