Bright secondo i critici USA: delusione per il blockbuster Netflix di David Ayer

Da oggi 22 dicembre Bright, nuovo lavoro di David Ayer, è disponibile su Netflix, i critici USA però lo hanno già visto e non sono molto entusiasti...

Bright secondo i critici USA: delusione per il blockbuster Netflix di David Ayer
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Archiviata la controversa esperienza in casa Warner Bros. e DC Comics, che ha portato nei cinema Suicide Squad, David Ayer ha cambiato completamente produzione e genere e si è lasciato coccolare da Netflix. Il colosso americano ha infatti convinto il regista a girare un nuovo film in esclusiva per il piccolo schermo, pronto a debuttare qualche ora prima del Natale. Piano però a pensare a una classica commedia a tema, con Babbi Natale, luci colorate e abeti addobbati, Bright al contrario è uno strambo mix di elementi crime, fantasy e sci-fi pronto a intrattenervi nelle festività natalizie. Passerete un paio d'ore con Will Smith, nei panni di un agente di polizia, ma soprattutto con Joel Edgerton, suo collega appartenente però alla stirpe degli orchi. Avete letto bene, poiché nel nuovo mondo di David Ayer umani, creature mitiche ed elfi vivono uno accanto all'altro, come fosse la cosa più normale del creato. Bright è disponibile su Netflix proprio da oggi 22 dicembre, eppure molti critici americani lo hanno già visto nei giorni scorsi per poterne scrivere, qual è stata la loro reazione?

90 milioni... e non sentirli

Partiamo da John DeFore del The Hollywood Reporter, che non ha apprezzato affatto la mossa commerciale di Netflix. Secondo il giornalista il colosso avrebbe speso un sacco di soldi per avere pochissimo in cambio, un "costoso ibrido ai limiti dell'imbarazzo". Will Smith e Joel Edgerton ce la mettono tutta per fare la loro parte, la "sceneggiatura però offre ben pochi sussulti nonostante la sospensione l'incredulità. Gli elementi sovrannaturali sono privi di fondamento, non hanno delle basi solide, sembrano pezzi aggiuntivi di un classico poliziesco". Il critico se la prende soprattutto con Max Landis, scrittore del film, reo di aver dedicato "troppo poco tempo ad immaginare il suo mondo fantastico", pieno dunque di troppe lacune. Più o meno è lo stesso pensiero di Jordan Hoffman di Vanity Fair che, pur riconoscendo qualche buona idea di sceneggiatura, lamenta una direzione "noiosa degli eventi, con momenti eccessivamente lunghi e boriosi". Un prodotto che sempre secondo il critico porterà molto poco alla piattaforma, che per realizzarlo ha speso ben 90 milioni di dollari.


Bright ai Razzie Awards?

David Ehrlich di IndieWire si dimostra uno dei critici più severi del panorama attuale, dopo aver bollato Bright "il peggior film del 2017" nella sua recensione. "Dal regista di Suicide Squad e dallo scrittore di Victor Frankenstein arriva un altro assaggio d'inferno, probabilmente il punto più basso delle relative carriere. Un vero calvario, estremamente derivativo, è come se un anno punitivo come il 2017 avesse riservato il suo peggio per la fine". Secondo Scott Mendelson di Fortune, Bright rappresenta un "enorme regalo di Natale ai grandi studi di produzione da parte di Netflix, colosso che si è dimostrato ancora una volta incapace di produrre un blockbuster di successo. La sceneggiatura sembra sia soltanto alla sua prima bozza, per nulla sviluppata." Solo i due attori protagonisti si salverebbero in tutto questo complicato marasma filmico, che Netflix abbia davvero puntato sul cavallo sbagliato per festeggiare al meglio il Natale con i suoi abbonati?

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