Con un 1 miliardo e 243 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, in più di un mese di proiezioni nelle sale, il Black Panther di Ryan Coogler è riuscito a scalare la classifica dei film con il maggior incasso nella storia del cinema, piazzandosi a sorpresa al dodicesimo posto e superando rivali del calibro di Iron Man 3 o Captain America: Civil War. La sua ascesa a terzo cinecomic più proficuo della storia è in realtà sconcertante, pensando innanzitutto al fatto che Black Panther non fosse poi un eroe così conosciuto, esattamente come non lo erano Ant-Man o i Guardiani della Galassia, titoli che però ai botteghini hanno realizzato decisamente meno dell'Eroe del Wakanda. Accostandolo poi allo stesso Civil War dei Russo, dov'è stato proprio introdotto T'Challa (Chadwick Boseman), o all'ultimo Thor: Ragnarok, film con capitoli già rodati alle spalle, il risultato diviene ancora più sconvolgente. Sopra di lui, almeno per totale incassi, ci sono solo i due Avengers, anche se è quasi certo che Infinity War lo relegherà a breve al quarto posto della classifica, ma proviamo un attimo ad analizzare l'incredibile responso positivo riservato al titolo prendendo in esame diversi fattori, concause del successo del cinecomic Marvel.
La pantera batte tutti!
Anche se per molti la formula Marvel risulta ormai disfunzionale e fin troppo reiterata, è certo che questi siano davvero in minoranza, almeno stando alle cifre dell'ultimo anno registrate ai box office proprio dai titoli MCU. Partendo da Guardiani della Galassia Vol. 2, passando per Spider-Man: Homecoming e arrivando a Thor: Ragnarok, tutti hanno superato l'incredibile soglia degli 850 milioni di dollari, portando nelle casse dello studio vagonate di soldi da reinvestire per il futuro dell'Universo Condiviso, senza contare tra l'altro gli introiti del merchandising. Sotto l'attenta guida di Kevin Feige e di Bob Iger, i Marvel Studios si sono in sostanza imposti su un mercato attento e ricettivo alle esigenze di un grande pubblico sempre più felice e affamato di titoli supereroistici. Tale traguardo non era affatto scontato: basti vedere le sorti del DCEU, che in cinque anni di attività non è riuscito a eguagliare la visione della Marvel, ma anche gli incassi di film più amati di Batman v Superman o Justice League, come ad esempio Deadpool o X-Men: Apocalisse di casa 20th Century Fox. I Marvel Studios sono senza troppi giri di parole i leader indiscussi del mercato dell'intrattenimento (insieme alla LucasFilm e ai suoi Star Wars), status che non perdono tempo a rinfacciare a tutti gli altri colleghi di anno in anno, dimostrando come uno sviluppo lungimirante e coerente di un Universo Narrativo possa funzionare anche sulla lunga distanza, cambiando certamente qualche carta in tavola. E se con Guardiani della Galassia o Ant-Man Feige ha mostrato coraggio e intraprendenza, oggi è Black Panther a dare la misura dell'intelligenza e della conoscenza dei consumatori da parte del Presidente degli Studios, capace di portare in auge l'eroe più amato dalla minoranza afro-americana in un periodo storico per gli States dove la lotta al razzismo e al sessismo è predominante. La Marvel è riuscita a centrare la finestra di lancio del film, capendo come un cinecomic simile dovesse parlare in modo più approfondito degli altri di tematiche socio-culturali dirompenti, così da imporsi come simbolo di genere per tutti i ragazzi appartenenti proprio alle minoranze di cui sopra.
Sarebbe interessante capire quanti afro-americani siano infatti andati al cinema a vedere Black Panther e con quale cadenza, anche se è certo che la spinta di una critica entusiasta non abbia lasciato indifferenti gli americani adulti bianchi. L'introduzione spettacolare in Civil War ha poi certamente aiutato il pubblico a conoscere un po' meglio il personaggio prima dello stand-alone, così da creare attesa, ma è certo che sia una concausa minore per il successo del film, che in patria ha superato gli incassi di Avengers come di Star Wars: Gli ultimi Jedi. Black Panther non è certamente il miglior cinecomic della storia né tanto meno del MCU, ma al suo arco ha avuto essenzialmente la freccia delle tematiche anti-razziali e anti-trumpiane che oggi come oggi stanno a cuore a gran parte della popolazione, non solo americana, fattore poi spinto dalle recensioni come "essenziale e dovuto". Sono addirittura partite delle campagne di beneficenza per donare dei soldi alle comunità afro-americane meno abbienti così da poter permettere ai piccoli delle stesse di poter andare a vedere "questo eroe di forte rappresentanza nelle sale", edificando ancora di più attorno a Black Panther un'impalcatura sociale solida - molto più che in altri cinecomic.
Black Panther, un successo che vale miliardi: genesi di una hit non annunciata
A sorpresa, il cinecomic di Ryan Coogler è divenuto, durante la sua corsa al box office, il terzo cinecomic di maggiore incasso nella storia.
Con un 1 miliardo e 243 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, in più di un mese di proiezioni nelle sale, il Black Panther di Ryan Coogler è riuscito a scalare la classifica dei film con il maggior incasso nella storia del cinema, piazzandosi a sorpresa al dodicesimo posto e superando rivali del calibro di Iron Man 3 o Captain America: Civil War. La sua ascesa a terzo cinecomic più proficuo della storia è in realtà sconcertante, pensando innanzitutto al fatto che Black Panther non fosse poi un eroe così conosciuto, esattamente come non lo erano Ant-Man o i Guardiani della Galassia, titoli che però ai botteghini hanno realizzato decisamente meno dell'Eroe del Wakanda.
Accostandolo poi allo stesso Civil War dei Russo, dov'è stato proprio introdotto T'Challa (Chadwick Boseman), o all'ultimo Thor: Ragnarok, film con capitoli già rodati alle spalle, il risultato diviene ancora più sconvolgente. Sopra di lui, almeno per totale incassi, ci sono solo i due Avengers, anche se è quasi certo che Infinity War lo relegherà a breve al quarto posto della classifica, ma proviamo un attimo ad analizzare l'incredibile responso positivo riservato al titolo prendendo in esame diversi fattori, concause del successo del cinecomic Marvel.
La pantera batte tutti!
Anche se per molti la formula Marvel risulta ormai disfunzionale e fin troppo reiterata, è certo che questi siano davvero in minoranza, almeno stando alle cifre dell'ultimo anno registrate ai box office proprio dai titoli MCU. Partendo da Guardiani della Galassia Vol. 2, passando per Spider-Man: Homecoming e arrivando a Thor: Ragnarok, tutti hanno superato l'incredibile soglia degli 850 milioni di dollari, portando nelle casse dello studio vagonate di soldi da reinvestire per il futuro dell'Universo Condiviso, senza contare tra l'altro gli introiti del merchandising. Sotto l'attenta guida di Kevin Feige e di Bob Iger, i Marvel Studios si sono in sostanza imposti su un mercato attento e ricettivo alle esigenze di un grande pubblico sempre più felice e affamato di titoli supereroistici. Tale traguardo non era affatto scontato: basti vedere le sorti del DCEU, che in cinque anni di attività non è riuscito a eguagliare la visione della Marvel, ma anche gli incassi di film più amati di Batman v Superman o Justice League, come ad esempio Deadpool o X-Men: Apocalisse di casa 20th Century Fox. I Marvel Studios sono senza troppi giri di parole i leader indiscussi del mercato dell'intrattenimento (insieme alla LucasFilm e ai suoi Star Wars), status che non perdono tempo a rinfacciare a tutti gli altri colleghi di anno in anno, dimostrando come uno sviluppo lungimirante e coerente di un Universo Narrativo possa funzionare anche sulla lunga distanza, cambiando certamente qualche carta in tavola. E se con Guardiani della Galassia o Ant-Man Feige ha mostrato coraggio e intraprendenza, oggi è Black Panther a dare la misura dell'intelligenza e della conoscenza dei consumatori da parte del Presidente degli Studios, capace di portare in auge l'eroe più amato dalla minoranza afro-americana in un periodo storico per gli States dove la lotta al razzismo e al sessismo è predominante. La Marvel è riuscita a centrare la finestra di lancio del film, capendo come un cinecomic simile dovesse parlare in modo più approfondito degli altri di tematiche socio-culturali dirompenti, così da imporsi come simbolo di genere per tutti i ragazzi appartenenti proprio alle minoranze di cui sopra.
Sarebbe interessante capire quanti afro-americani siano infatti andati al cinema a vedere Black Panther e con quale cadenza, anche se è certo che la spinta di una critica entusiasta non abbia lasciato indifferenti gli americani adulti bianchi. L'introduzione spettacolare in Civil War ha poi certamente aiutato il pubblico a conoscere un po' meglio il personaggio prima dello stand-alone, così da creare attesa, ma è certo che sia una concausa minore per il successo del film, che in patria ha superato gli incassi di Avengers come di Star Wars: Gli ultimi Jedi. Black Panther non è certamente il miglior cinecomic della storia né tanto meno del MCU, ma al suo arco ha avuto essenzialmente la freccia delle tematiche anti-razziali e anti-trumpiane che oggi come oggi stanno a cuore a gran parte della popolazione, non solo americana, fattore poi spinto dalle recensioni come "essenziale e dovuto".
Sono addirittura partite delle campagne di beneficenza per donare dei soldi alle comunità afro-americane meno abbienti così da poter permettere ai piccoli delle stesse di poter andare a vedere "questo eroe di forte rappresentanza nelle sale", edificando ancora di più attorno a Black Panther un'impalcatura sociale solida - molto più che in altri cinecomic.
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