Black Panther e la cinecomic war Marvel/DC: la lotta dei fan per il predominio

In attesa dell'uscita del film di Ryan Coogler, scoppia la polemica su di un possibile boicottaggio del cinecomic Marvel da parte di alcuni fan DC.

Black Panther e la cinecomic war Marvel/DC: la lotta dei fan per il predominio
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Nell'epica furono Achei contro Troiani, nella storia Alleati contro Nazisti, nel panorama videoludico Sony contro Microsoft (con un terzo fronte occupato dalla Nintendo) e nel fumetto e al cinema Marvel vs DC. Di rivali iconici è sempre stato pieno il mondo e anzi, sia in relazione a delle ideologie opposte che a un modello di mercato comunque agli antipodi, lo scontro sul campo, la battaglia, ha sempre e comunque portato un certo equilibrio, fino a nuove crisi ovviamente. Con questo non si vuole in alcun modo appoggiare un pensiero pro-bellico o guerrafondaio, ma è comunque vero constatare come tutto si sviluppi tra contrazioni e rilassamenti, momenti di crisi o di guerra che si risolvono sempre e comunque con una soluzione più o meno pacifica.
Questo almeno verrebbe da pensare guardando all'epica o alla storia, perché sia in campo videoludico che fumettistico lo scenario assume connotazioni davvero assurde, e senza nulla togliere all'ormai ventennale console war tra Playstation, Xbox e Mamma N, la verità è che l'ascesa del cinecomic supereroistico in sala ha spalancato le porte al più inutile e superficiale scontro tra fanatici che il mondo dell'intrattenimento ricordi. Non si perde mai occasione per far prevalere personaggi e idee della DC sulla Marvel o viceversa, trascendendo puntualmente in insulti e volgarità di ogni tipo e studiando certosine tattiche per boicottare questo o quel film. Ultimo in linea temporale è l'atteso Black Panther, a quanto pare preso di mira da un neanche tanto sparuto gruppo di fan estremisti, intenzionati a mettere in moto una shitstorm percentuale via Rotten Tomatoes.

Tifo

Generalizzare, però, non è mai un bene, specie per tutte quelle schiere di appassionati che giornalmente commentano con lucidità di pensiero questa o quella notizia relativa ai loro amati personaggi. Oltre che essere un piacere, da cinefili o amanti dei fumetti, essere fan comporta anche dei doveri verso sé stessi e verso il prossimo, che sono di svariato tipo, come essere sempre muniti di un pensiero elastico, non sfociare mai in un tifo malato e tenere un comportamento il più web-socialmente accettabile. Purtroppo gli estremismi esistono ovunque e tentano costantemente di sottomettere tutto ciò che c'è di buono nelle passioni dei moderati, gettando alle ortiche dialogo, confronto e compromessi.

Tornando al caso specifico, è di questi giorni la notizia che un gruppo di fan DC sarebbe intenzionato a vedere fallire Black Panther di Ryan Coogler, tanto da arrivare a unire quante più persone possibili via Facebook per sabotarlo. Il gruppo ha così creato l'evento via social (tradotto) "Dai a Black Panther un Rotten Audiance Score su Rotten Tomatoes", che nella sostanza significa un punteggio percentuale "non fresco", non positivo. In pratica si incoraggiano tutti quei fanatici DC (sempre nel caso specifico) scontenti delle fredde accoglienze riservate ai film Warner a rilasciare su Rotten una votazione fasulla, questo solo per abbassare la percentuale di gradimento del pubblico per Black Panther e fargli ottenere uno score molto basso. Non che il fatto in sé sia una novità, dato che già da tempo si parla di "bot accounts" con lo specifico compito di abbassare lo score di questo o quel film proprio su Rotten, ma il fatto che sia stato creato un evento così, alla luce del sole, è abbastanza emblematico. Tutto questo nascerebbe tra l'altro dall'assurda convinzione che la Disney paghi sottobanco gran parte della critica oltreoceano (ma le accuse arrivano anche in Europa e nella piccola Italia) per recensire negativamente i film targati DC, quando poi in realtà - per fare un esempio - Wonder Woman è uno dei cinecomic con il miglior score proprio su Rotten (92% stampa, 88% pubblico) e tra i più apprezzati titoli di genere del 2017.
Come sempre, però, si guarda alla pagliuzza e si ignora la trave, la stessa caduta in testa ai piani alti della DC, che negli ultimi mesi hanno subito dei cambiamenti radicali finalizzati proprio al rilancio del DCEU al cinema. Quello che si dovrebbe capire, in sintesi, è che poco c'entra il successo Marvel con l'insuccesso dei film DC, e che la marea di dissenso dei fan dello studio dovrebbe essere rivolta altrove.
Parlando del caso preso in esame potrebbe sembrare che il contesto opposto non sia preventivabile, ma è successo molte volte che tanti fan dal pensiero estremo di casa Marvel abbiano preso di mira, anche con critiche abbastanza esagerate, titoli DC, senza ragionare su pregi e difetti ma tirando in ballo solo idee pre-confezionate e pregiudizialmente contrarie al cinema supereroistico Warner.

Da qui, infine, si sviluppano due conclusioni. La prima, la più ovvia, è quella di non fare mai troppo affidamento sugli score di Rotten, dato che in verità molti di quei punteggi positivi o negativi nascondono sotto sotto uno strato abbastanza significativo di artificio intellettuale da parte del pubblico. È abbastanza inutile, poi, che gli stessi chief di Rotten dichiarino di "tenere sotto controllo la situazione" - tanto che il gruppo in questione sembra sia già stato segnalato dagli stessi - perché la marea di fanatico dissenso in movimento è più forte e massiccia di quanto preventivabile. Proprio il gruppo Down with Disney's Treatment dietro al possibile boicottaggio di Black Panther sarebbe addirittura responsabile dell'audience score basso di Star Wars: Gli ultimi Jedi, dato che avrebbe ammesso "di aver manipolato il punteggio tramite molteplici bot". La seconda conclusione, infine, è che certe persone, certi fan, dovrebbero cominciare a ragionare in termini di qualità e non di appartenenza, così da giudicare un cinecomic per il suo valore intrinseco e non a seconda dello studio che ha alle spalle, convincendosi di astrusi complotti mediatici solo per ignorare una scomoda verità di fondo. In definitiva non si tratta di cambiare la storia né di scrivere pagine importanti di epica o letteratura, ma di godersi un sano intrattenimento senza per forza rendere una passione un vero e proprio campo di battaglia.

Fonti: CB; Rotten Tomatoes; Indiewire

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