Prendete questa piccola guida come un'anteprima. Grazie a Netflix, abbiamo avuto modo di vedere in anticipo l'attesissimo Army of the Dead di Zack Snyder, heist-movie a base di zombie e azione scritto, diretto, prodotto e fotografato (per la prima volta) dall'autore di 300, Watchmen e Justice League. È il suo film del ritorno: un lungometraggio nuovo e completo, già director's cut - per fugare ogni dubbio - in arrivo sul servizio di streaming online il prossimo 21 maggio. È molto probabilmente il titolo più chiacchierato e anticipato del momento, e per il regista non sembra essere in alcun modo una toccata e fuga cinematografica. L'intenzione è espandersi e diramarsi: ci sono già una serie animata spin-off e un film prequel in lavorazione, e nelle tante interviste uscite di recente Snyder ha sempre ammesso la volontà di continuare a esplorare questa sua visione originale sui non-morti. Il motivo è semplice: il potenziale dell'universo narrativo di Army of the Dead è enorme.
Non è stata una scelta immediata né preventiva, quanto una scoperta in itinere durante la stesura della sceneggiatura, scritta a sei mani da Snyder, Joby Harold e Shay Hatten. Come i migliori Resident Evil, proseguendo lungo la traccia antesignana di George Romero però ribaltata, gli zombie nel film dell'autore assumono un ruolo importante e sociale, diversi da qualsiasi altra iterazione dei mostri abbiate mai visto, con una loro specifica nomenclatura e un'America adattatasi a questa "infestazione". Prima di addentrarci tra un paio di giorni nell'analisi del titolo nell'apposita recensione, vogliamo oggi raccontarvi qualche dettaglio dedicato proprio all'universo narrativo di Army of the Dead. Niente che contenga grossi spoiler su storia o destino dei personaggi, dunque leggete pure tranquilli.
Viva Las Vegas
La cosa interessante di questo grande progetto in franchise è che nasce già con specifiche intenzioni narrative in testa. In sé, Army of the Dead risulta essere la spina dorsale di tutto il carrozzone di genere ma non dà però coordinate specifiche legate ad esempio all'epidemia zombie e al passato dei protagonisti. Non lo fa per i motivi sopra elencati, cioè l'idea di svilupparsi avanti e indietro lungo la linea cinematografica del film cardine di Zack Snyder. In tutto questo, però, ci sono un paio di elementi che possiamo anticiparvi sotto forma di guida al background dell'universo di non-morti snyderiano, davvero gli inizi, giusto per un'infarinatura di curiosità. Innanzitutto, c'è un Alpha, un paziente zero. Non è chiaro chi sia, come abbia contratto questa sorta di virus (ma non si parla mai di virus) né quanto tempo sia stato tenuto nascosto dal Governo degli Stati Uniti d'America. Non ha nemmeno un nome ma Snyder e gli autori lo hanno soprannominato Zeus, e il motivo lo scoprirete molto semplicemente guardando il film (e no, non lancia nessuna saetta!). Particolarità di Alpha è però questa: è terribilmente, spaventosamente, sorprendentemente umano nonostante sia uno zombie. È agile, è intelligente e prova addirittura emozioni, e a parte uno spunto mal sfruttato in War Bodies vi assicuriamo che un mostro non-morto simile non lo avete mai visto, più terrificante per la sua indole che per il suo aspetto.
Ad ogni modo, Zeus è l'alpha e in quanto tale chiunque morda direttamente diventa un nuovo alpha, il che significa uno zombie agile, forte, veloce, intelligente, "umano". Solo e soltanto il suo morso può creare nuovi alpha, mentre tutti gli altri zombie sono chiamati shamblers, come i nemici di The Last of Us. Questi ultimi sono gli zombie-typo: lenti, affamati di carne umana, non molto forti, per nulla intelligenti; sono anche la stragrande maggioranza , perché veicolano in modo diretto l'epidemia, che comunque gli USA riescono a contenere all'interno della sola Las Vegas, interamente in quarantena.
Il virus è inoltre trasmissibile da uomo a uomo ma anche tra uomo e animale e infine da animale ad animale, fatto salvo per gli uccelli, che a quanto pare nel mondo ideato da Zack Snyder sarebbero i soli esseri viventi immuni a questa catastrofe. Il motivo non è spiegato ma in termini prettamente narrativi la scelta è stata presa per non rischiare di rompere la quarantena di Las Vegas e diffondere facilmente la malattia in tutto il mondo, non essendo quello il senso concettuale del film.
Non aspettatevi di vedere però cani zombie in Army of the Dead: quelli appariranno per diretta promessa di Snyder nella serie animata, mentre in questo lungometraggio cuore del franchise vedremo la già adorata tigre Valentine e anche un altro animale zombificato, anche se non vi diremo quale. In chiusura, dopo Sucker Punch, Army of the Dead è la seconda opera completamente originale e non remake o adattamento scritta e diretta da Zack Snyder. Per il suo grande ritorno dietro la macchina da presa e sul set, l'autore de L'uomo d'Acciaio è tornato a guardare agli inizi della sua carriera e a uno dei suoi primi amori orrorifici, facendo persino tesoro del grande dolore scaturito dalla perdita della figlia e pensando a qualcosa che sì, ovviamente è derivativo, ma a suo modo unico e curioso, una miscellanea di generi che vuole attirare il grande pubblico in un universo di possibilità davvero sorprendente. Ma il film sarà riuscito oppure no? Tutte queste idee e questo entusiasmo avranno colpito il bersaglio, facendo centro? Vi riveleremo il nostro giudizio il 20 maggio, dunque restate sintonizzati su Everyeye.it.
Army of the Dead, guida per principianti al mondo zombie di Zack Snyder
Tutte le informazioni di background utili alla visione dell'heist movie a base di non-morti ideato dall'autore di Watchmen e Justice League.
Prendete questa piccola guida come un'anteprima. Grazie a Netflix, abbiamo avuto modo di vedere in anticipo l'attesissimo Army of the Dead di Zack Snyder, heist-movie a base di zombie e azione scritto, diretto, prodotto e fotografato (per la prima volta) dall'autore di 300, Watchmen e Justice League. È il suo film del ritorno: un lungometraggio nuovo e completo, già director's cut - per fugare ogni dubbio - in arrivo sul servizio di streaming online il prossimo 21 maggio. È molto probabilmente il titolo più chiacchierato e anticipato del momento, e per il regista non sembra essere in alcun modo una toccata e fuga cinematografica. L'intenzione è espandersi e diramarsi: ci sono già una serie animata spin-off e un film prequel in lavorazione, e nelle tante interviste uscite di recente Snyder ha sempre ammesso la volontà di continuare a esplorare questa sua visione originale sui non-morti. Il motivo è semplice: il potenziale dell'universo narrativo di Army of the Dead è enorme.
Non è stata una scelta immediata né preventiva, quanto una scoperta in itinere durante la stesura della sceneggiatura, scritta a sei mani da Snyder, Joby Harold e Shay Hatten. Come i migliori Resident Evil, proseguendo lungo la traccia antesignana di George Romero però ribaltata, gli zombie nel film dell'autore assumono un ruolo importante e sociale, diversi da qualsiasi altra iterazione dei mostri abbiate mai visto, con una loro specifica nomenclatura e un'America adattatasi a questa "infestazione". Prima di addentrarci tra un paio di giorni nell'analisi del titolo nell'apposita recensione, vogliamo oggi raccontarvi qualche dettaglio dedicato proprio all'universo narrativo di Army of the Dead. Niente che contenga grossi spoiler su storia o destino dei personaggi, dunque leggete pure tranquilli.
Viva Las Vegas
La cosa interessante di questo grande progetto in franchise è che nasce già con specifiche intenzioni narrative in testa. In sé, Army of the Dead risulta essere la spina dorsale di tutto il carrozzone di genere ma non dà però coordinate specifiche legate ad esempio all'epidemia zombie e al passato dei protagonisti. Non lo fa per i motivi sopra elencati, cioè l'idea di svilupparsi avanti e indietro lungo la linea cinematografica del film cardine di Zack Snyder. In tutto questo, però, ci sono un paio di elementi che possiamo anticiparvi sotto forma di guida al background dell'universo di non-morti snyderiano, davvero gli inizi, giusto per un'infarinatura di curiosità.
Innanzitutto, c'è un Alpha, un paziente zero. Non è chiaro chi sia, come abbia contratto questa sorta di virus (ma non si parla mai di virus) né quanto tempo sia stato tenuto nascosto dal Governo degli Stati Uniti d'America. Non ha nemmeno un nome ma Snyder e gli autori lo hanno soprannominato Zeus, e il motivo lo scoprirete molto semplicemente guardando il film (e no, non lancia nessuna saetta!). Particolarità di Alpha è però questa: è terribilmente, spaventosamente, sorprendentemente umano nonostante sia uno zombie. È agile, è intelligente e prova addirittura emozioni, e a parte uno spunto mal sfruttato in War Bodies vi assicuriamo che un mostro non-morto simile non lo avete mai visto, più terrificante per la sua indole che per il suo aspetto.
Ad ogni modo, Zeus è l'alpha e in quanto tale chiunque morda direttamente diventa un nuovo alpha, il che significa uno zombie agile, forte, veloce, intelligente, "umano". Solo e soltanto il suo morso può creare nuovi alpha, mentre tutti gli altri zombie sono chiamati shamblers, come i nemici di The Last of Us. Questi ultimi sono gli zombie-typo: lenti, affamati di carne umana, non molto forti, per nulla intelligenti; sono anche la stragrande maggioranza , perché veicolano in modo diretto l'epidemia, che comunque gli USA riescono a contenere all'interno della sola Las Vegas, interamente in quarantena.
Prima di questo, proprio tra le strade e i casinò della Città del Peccato c'è stata una guerra senza quartiere tra umani e zombie, la stessa che verrà poi raccontata nella già citata serie animata prequel, Army of the Dead: Lost Vegas. Per completezza, sono inoltre già terminate le riprese del film prequel diretto e interpretato da Matthias Schweighofer, Army of the Thieves, in uscita il prossimo anno.
Il virus è inoltre trasmissibile da uomo a uomo ma anche tra uomo e animale e infine da animale ad animale, fatto salvo per gli uccelli, che a quanto pare nel mondo ideato da Zack Snyder sarebbero i soli esseri viventi immuni a questa catastrofe. Il motivo non è spiegato ma in termini prettamente narrativi la scelta è stata presa per non rischiare di rompere la quarantena di Las Vegas e diffondere facilmente la malattia in tutto il mondo, non essendo quello il senso concettuale del film.
Non aspettatevi di vedere però cani zombie in Army of the Dead: quelli appariranno per diretta promessa di Snyder nella serie animata, mentre in questo lungometraggio cuore del franchise vedremo la già adorata tigre Valentine e anche un altro animale zombificato, anche se non vi diremo quale.
In chiusura, dopo Sucker Punch, Army of the Dead è la seconda opera completamente originale e non remake o adattamento scritta e diretta da Zack Snyder. Per il suo grande ritorno dietro la macchina da presa e sul set, l'autore de L'uomo d'Acciaio è tornato a guardare agli inizi della sua carriera e a uno dei suoi primi amori orrorifici, facendo persino tesoro del grande dolore scaturito dalla perdita della figlia e pensando a qualcosa che sì, ovviamente è derivativo, ma a suo modo unico e curioso, una miscellanea di generi che vuole attirare il grande pubblico in un universo di possibilità davvero sorprendente. Ma il film sarà riuscito oppure no? Tutte queste idee e questo entusiasmo avranno colpito il bersaglio, facendo centro? Vi riveleremo il nostro giudizio il 20 maggio, dunque restate sintonizzati su Everyeye.it.
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