Animali Notturni: 3 motivi per vedere il film con Amy Adams e Jake Gyllenhaal

Tra gli appuntamenti imperdibili al cinema questo mese c'è la grandissima opera seconda di Tom Ford, premiata a Venezia.

Animali Notturni: 3 motivi per vedere il film con Amy Adams e Jake Gyllenhaal
Articolo a cura di

Nel 2009 fu tra le sorprese del concorso della Mostra di Venezia, e finì per portarsi a casa la Coppa Volpi per l'interpretazione di Colin Firth, successivamente candidato anche all'Oscar. Parliamo di A Single Man, adattamento dell'omonimo romanzo di Christopher Isherwood e debutto dietro la macchina da presa dello stilista Tom Ford, capace di passare senza troppi problemi dalla creazione di abiti a quella di un lungometraggio. Sette anni dopo, sempre al Lido veneto, era inevitabilmente attesissimo il suo secondo film, Animali Notturni, uscito adesso nelle sale italiane dopo aver vinto il Gran Premio della Giuria. Un altro adattamento letterario (del libro Tony and Susan di Austin Wright), un altro film imperdibile. Vi spieghiamo perché, fornendovi 3 valide motivazioni.

La maturazione di un regista

Già con A Single Man il buon Ford aveva dimostrato un talento innato per la regia, tra ricostruzione d'epoca, gestione di uno schema cromatico legato agli stati d'animo del protagonista e una direzione sopraffina degli attori. Animali notturni conferma e rafforza queste qualità, poiché in questa sede il cineasta deve maneggiare il passaggio tra due mondi: quello elegante e un po' freddo del nostro presente (con sprazzi di felicità che poi andrà a farsi benedire in alcuni flashback), e quello brutale e pulp della finzione letteraria che vediamo manifestarsi nella mente di Susan. Un equilibrio e una simbiosi portati sullo schermo con una maturità disarmante, da capogiro.

Tony e Susan

Come nel caso dell'opera prima di Ford, è molto probabile che sentiremo spesso i nomi dei due interpreti principali durante la stagione dei premi (con la precisazione che Amy Adams ha dalla sua anche un'altra prestazione magnifica, nel fantascientifico Arrival). Jake Gyllenhaal, ormai abbonato al ruolo del vedovo (il terzo nell'arco di un anno), regala quella che forse è la sua performance più complessa e stratificata con la doppia parte di Edward Sheffield, autore del romanzo che dà il titolo al film, e Tony Hastings, protagonista letterario tragico e in cerca di vendetta con l'aiuto di Michael Shannon nei panni dello sceriffo. Amy Adams invece appare solo nel mondo reale (nella finzione il suo alter ego ha il volto di Isla Fisher), ma compensa questa pecca apparente con una presenza intensa e straziante che spezza il cuore.

Vero come la finzione

Come abbiamo già detto, il film è in costante equilibrio tra due mondi, e gran parte della sua forza narrativa proviene da questa esplorazione intelligente e toccante del processo creativo e dei rapporti tra la vita reale e la rielaborazione in forma letteraria. Questo rende Animali Notturni uno strumento prezioso per gli aspiranti sceneggiatori, sia per l'uso convincente e tangibile della scrittura come vero elemento della storia che per il modo in cui Ford ha portato sullo schermo un bel pezzo di letteratura americana. E forse sarà proprio lui, nei prossimi mesi, a portarsi a casa almeno un riconoscimento per la trasposizione del testo di Wright...

Che voto dai a: Nocturnal Animals

Media Voto Utenti
Voti: 15
7.9
nd