Animali Fantastici: I Segreti di Silente, il nuovo Grindelwald funziona?

Da Johnny Depp a Mads Mikkelsen, Grindelwald cambia volto e atteggiamento: il nuovo personaggio sembra funzionare più del vecchio.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente, il nuovo Grindelwald funziona?
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Da pochi giorni è al cinema Animali Fantastici - I Segreti di Silente (mentre non dovrete cercare lontano per trovare la nostra recensione di Animali Fantastici I Segreti di Silente), il terzo capitolo della saga prequel di Harry Potter, intenta a raccontare dapprima le vicende di Newt Scamander, ora una vera e propria origin story di quello che è stato il preside più importante e rispettato della scuola di Hogwarts. Interpretato da Jude Law che ne racconta le preoccupazioni e gli errori giovanili, Silente ha dei segreti da svelare, a partire da quel patto di sangue stretto con Gellert Grindelwald, un mago che per diversi anni ha saputo tenere sotto scacco il mondo magico, con atteggiamenti e movenze diverse da quelle tenute, molti anni più tardi, da Lord Voldemort. Il villain interpretato da Johnny Depp è stato sostituito in questo terzo capitolo da Mads Mikkelsen, ma il nuovo Grindelwald funziona?

Il cambio di volto di Grindelwald

Andiamo in ordine e ricostruiamo quanto accaduto a Johnny Depp. L'attore, nel 2020, è stato accusato di violenza domestica e di abusi sessuali da parte dell'ex moglie Amber Heard.

In questi giorni la terapista della coppia ha parlato di abusi reciproci, con l'attrice che ha avanzato nuove accuse nei confronti dell'ex marito, che a sua volta ha voluto sottolineare l'altrettanto violenta condotta che la donna ha avuto nei suoi confronti. Insomma, un processo in tribunale che arriva colpevolmente dopo quello mediatico, come spesso accade in queste vicende, che ha avuto inevitabili ripercussioni su Depp. L'attore americano aveva affidato ai social, nel novembre del 2020, la notizia secondo la quale Warner Bros gli aveva chiesto di ritirarsi dal ruolo di Grindelwand in Animali Fantastici. Richiesta ovviamente accettata da Depp, anche alla luce di un contratto che garantiva il pagamento dell'ingaggio anche in caso di scissione dell'accordo.

Le riprese erano già iniziate, a Rio De Janeiro, per poi essere interrotte per lo scoppio della pandemia legata al Covid-19 e ricominciate nel mese di settembre 2020, Depp aveva avuto l'occasione di girare solo una scena, prima di ritirarsi. Il personaggio di Grindelwald, centrale nelle vicende raccontate nel secondo capitolo della saga prequel di Harry Potter, non poteva essere eliso dall'equazione magica, per questo era necessario adoperarsi per rintracciare un nuovo interprete dell'Oscuro Mago. Al suo posto è stato chiamato Mads Mikkelsen, al quale non solo è stato affidato il compito di dare un nuovo volto a Gellert, ma anche - e soprattutto - di cambiarne il carattere, le intenzioni, le movenze. Tutto.

Il male sotto una forma diversa

Partiamo con l'importante premessa che ci troviamo dinanzi a un mago con scopi e finalità diverse da quelle espresse da Tom Riddle nei panni di Voldemort.

Il Signore Oscuro aveva una malvagità intrinseca che lo portava a essere obnubilato dal sogno di poter vedere la sofferenza divampare negli occhi di chi si trovava dinanzi a lui, e inoltre perseguiva il sogno di poter uccidere Harry Potter, il bambino sopravvissuto. Grindelwald non ha nessun obiettivo malefico, non anela la morte di nessuno, bensì insegue una propria filosofia di vita e di potere, una propria teoria secondo la quale l'ordine dei maghi dev'essere superiore rispetto agli altri umani che popolano la Terra. Quella di Gellert, che non a caso riesce a convincere, da giovanissimo, Albus Silente a seguirlo e ad appoggiare i suoi ideali, è una visione del mondo rivoluzionaria: è il sogno di una nuova realtà che deve nascere dalle ceneri della precedente. L'ambizione di vedere il suo potere emergere grazie a una ragionata e sensata evoluzione del suo ego e della sua scalata politica. Grindelwald vuole raggiungere il potere ottenendo il consenso di chi gli sta intorno e non vuole irretire, ma convincere. Disprezzate le persone che non sono alla sua altezza, punta a raggiungere la vetta del mondo magico compiendo un ragionato e spassionato sotterfugio legato a una creatura magica, alterando sì il mezzo, mai il fine.

La strada di Johnny Depp

In tutto questo, Johnny Depp non stava viaggiando in questa direzione. L'attore, che con il suo Grindelwald aveva ricreato un personaggio che aveva qualcosa di Jack Sparrow e anche del Cappellaio Matto, si era concentrato su un aspetto più lugubre, meno calcolatore, più reazionario, meno riflessivo. Raggiungere il potere, sì, come Mikkelsen, ma seminando molta più distruzione. La differenza principale la si denota, però, nel rapporto con Silente: i due si ritrovano faccia a faccia solo quando Gellert è interpretato da Mikkelsen, ma è indubbio che nel rapporto che si era creato tra di loro, protagonisti di una affascinante storia di amicizia e di amore giovanile, avrebbe stonato vedere lo stratega Silente lasciarsi affascinare da un ditirambico Depp.

Mikkelsen arriva nel ruolo di Grindelwald figlio di quelle tre stagioni nei panni di Hannibal Lecter nella serie NBC realizzata da Bryan Fuller, personaggio che, a sua volta, aveva una buona dose di tensione emotiva con Will Graham. Nel mettergli dinanzi, quindi, la necessità di tenere vivo un affetto viscerale nei confronti di Silente, e quindi di Jude Law, all'attore danese non è stato chiesto niente di troppo complesso rispetto a quanto già fatto sul piccolo schermo. A contribuire, poi, all'immagine di antagonista che crede nella sua visione del mondo e nella sua idea di giusto troviamo anche il ruolo già ricoperto di Kaecilius in Doctor Strange, oltre a quello del capitano Clifford Unger in Death Stranding, il videogioco firmato da Hideo Kojima.

Un'evoluzione necessaria

Il Grindelwald che J.K. Rowling ci ha dipinto è un uomo carismatico, come già detto calcolatore, brillante e determinato, persino quando era giovane. Affascinante, come lo stesso Silente non ha paura di ammettere, e molto talentuoso dal punto di vista della magia.

Ha più volte mostrato, però, una vena sadica, come d'altronde accade a Parigi durante la battaglia contro gli Auror: è chiaro, quindi, che Gellert è sempre riuscito a nascondere quella che poteva essere la sua vera natura, quella più pericolosa, da affrontare con la dovuta attenzione, quasi in maniera spaventata. In tutti questi aspetti Grindelwald risponde maggiormente all'interpretazione di Mikkelsen, che pur operando al di sopra della legge, in quanto rivoluzionario, è ben concentrato sulla propria visione del mondo. In questo suo nuovo volto, Grindelwald è più credibile, si incolla meglio non solo alla descrizione fatta dalla Rowling, ma riesce anche a essere più incalzante nel suo rapporto con Silente. Depp, con sua personalità ditirambica, avrebbe continuato su una strada sicuramente valida, ma lontana da quel calcolatore di cui avevamo bisogno, distante dall'uomo che, con grande perizia, aveva deciso di puntare alla vittoria politica e al confronto con Albus.

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