L'Academy snobba gli Avengers: i preconcetti sono più pericolosi di Thanos?

Sembra che l'Academy abbia già snobbato Avengers: Endgame. Quanto sono pericolosi i preconcetti all'interno di Hollywood?

L'Academy snobba gli Avengers: i preconcetti sono più pericolosi di Thanos?
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Lo scorso 5 giugno le anonime dichiarazioni di un membro dell'Academy che assegna, di anno in anno, i prestigiosi Premi Oscar hanno scatenato non poche polemiche, soprattutto fra gli appassionati di cinecomic. Ciò di cui stiamo per parlare però non riguarda soltanto i fan che negli ultimi anni si sono affezionati al lavoro, alle storie e ai personaggi del gigantesco Marvel Cinematic Universe creato da Kevin Feige e soci ma gli amanti del cinema in generale. Il suddetto membro votante dell'Academy americana avrebbe riferito, testualmente, che in futuro "non voterà in alcun modo qualcosa che abbia nel titolo la parola Avengers", un pensiero "comune a molti altri membri", lasciando intendere come la corsa al Miglior Film all'edizione 2020 per l'ultimo - a oggi - lungometraggio dei Marvel Studios sia alquanto disperata.
Sono dunque due le domande a cui vogliamo rispondere oggi in questo articolo: la prima è "È normale che esistano tali preconcetti in merito a un'opera cinematografica?", mentre la seconda è "Un prodotto come Avengers: Endgame meriterebbe davvero di essere nominato in una categoria come Miglior Film agli Oscar?", oppure - dando ragione al membro dell'Academy - è un qualcosa di "esterno" alla competizione?

L'errore del preconcetto

Procediamo con ordine. Avere dei preconcetti, diciamolo senza paura, è sbagliato in qualsiasi campo o settore. Che si parli di Avengers, della Justice League, di qualsivoglia brand o saga, partire prevenuti in merito a un qualsiasi giudizio è quanto di più errato si possa fare. Date queste premesse, l'uscita del membro dell'Academy, rimasto anonimo ricordiamolo, è non solo infelice, anche dannosa, perché lascia intendere come una "realtà chiusa" come quella dell'Academty americana ragioni - tante volte - per pensieri preconfezionati.
Un qualcosa che, a modo nostro, abbiamo sempre sospettato certo, molte realtà "chiuse ed esclusive" - anche italiane eh, non solo americane - hanno regole interne non scritte e ordini da rispettare; finché tutto resta nell'ambito "della leggenda metropolitana" è un conto, se invece si sbandiera segreti e meccanismi bordeline ai quattro venti, la storia acquista tutt'altra valenza.
Un danno per l'intera Academy, che ammettendo di funzionare per preconcetti può perdere di credibilità e valore. Perché inoltre scagliarsi con così tanta violenza contro un prodotto degli Avengers quando gli stessi premi Oscar (e nello specifico proprio il premio al Miglior Film) servono a celebrare l'industria e il lavoro corale delle varie macchine produttive?

Un premio lungo 11 anni

Ci ritroviamo così a rispondere alla seconda domanda posta poco sopra: a differenza delle diverse categorie tecniche, con il Miglior Film gli Oscar consegnano la statuetta nelle mani dei produttori del miglior progetto dell'anno, proprio in virtù di questo pensiamo che Avengers: Endgame abbia tutto il diritto di essere considerato fra i finalisti 2020.
Di sicuro non parliamo del miglior film in assoluto che il 2019 offrirà agli spettatori di tutto il mondo, su questo pochi dubbi, sono già usciti prodotti autoriali dal respiro più universale e poetico e altri ne arriveranno nei mesi restanti dell'anno, dal punto di vista produttivo però è lampante come Endgame sia la punta di un iceberg gigantesco, la cui base è stata fondata ben 11 anni fa.
11 anni di film, storie, personaggi entrati nel cuore degli appassionati e incassi stratosferici: dal primo Iron Man a Endgame, i Marvel Studios hanno fatto staccare al botteghino oltre 18 miliardi di dollari di biglietti, e il dato - come sappiamo - è ancora parziale, poiché l'ultimo capitolo dell'Infinity Saga è ancora nelle sale e continua a guadagnare senza sosta.
Kevin Feige e soci hanno dunque creato, che piaccia o meno, un universo senza precedenti, sterminato e adorato dal pubblico, che formalmente meriterebbe un - anche minimo, simbolico - riconoscimento.

Questo non significa che Endgame debba vincere come Miglior Film agli Oscar per partito preso (sarebbe dannoso tanto quanto avere preconcetti negativi), con queste premesse però non sarebbe certo uno scandalo vederlo concorrere fra i finalisti, considerata come un'opera degna e dal carattere ben preciso, summa ed epilogo di un discorso molto più grande, non un lavoro da discriminare soltanto perché di puro intrattenimento e zeppo di personaggi di fantasia - che alla fine incarnano i medesimi sentimenti, paure, desideri di noi comuni mortali.
Nonostante le polemiche, passate e certamente future, Avengers: Endgame ha comunque già vinto la sua personale battaglia al botteghino e non solo, che l'industria e l'Academy se ne accorgano o meno.

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