5 novità a maggio su Amazon Prime Video, da La storia fantastica a Goksung

Andiamo alla scoperta dei film arrivati recentemente nel catalogo di Amazon Prime Video, da Dora e la città perduta a Bunraku.

5 novità a maggio su Amazon Prime Video, da La storia fantastica a Goksung
Articolo a cura di

Inquietanti racconti demoniaci di matrice orientale, tesi thriller psicologici, divertenti action di derivazione fumettistica, grandi classici del cinema fantasy anni '80 e sorprendenti adattamenti di cartoon amati dai più piccoli. Nel nostro nuovo appuntamento dedicato ai titoli da poco disponibili nel catalogo filmico di Amazon Prime Video andiamo a parlare del coreano Goksung - La presenza del diavolo, dell'ambiguo Disorder - La guardia del corpo, del folle Bunraku, con un cast all-star, di un indimenticabile cult degli anni '80 quale La storia fantastica e di Dora e la città perduta, efficace live-action del popolare personaggio di Dora l'esploratrice, qui aggiornato in versione teenager.

Goksung - La presenza del diavolo

Nel villaggio di Goksung, situato tra le montagne, il detective Jong-goo indaga sul brutale delitto di una coppia, barbaramente assassinata da qualcuno che ha agito sotto l'effetto di sostanze allucinogene. Il crimine è soltanto il primo di una lunga serie e per cause inspiegabili altri abitanti cedono alla follia nelle zone circostanti.
Le voci addossano la causa a un anziano di origini giapponesi, giunto da poco in paese; inizialmente Jong-goo non crede alle dicerie ma, quando sua figlia si ammala gravemente, decide di vagliare tutte le possibilità, contattando anche uno sciamano per comprendere se, e quali, forze sovrannaturali stiano agendo sulla comunità.

Il regista coreano Na Hong-jin firma un'affascinante rivisitazione del cinema horror, un'opera stratificata e inquieta che sublima l'esposizione di un mistero insondabile. Una trama in cui i dettagli si rivelano fondamentali per la conclusiva e polivalente rivelazione, con un gran numero di colpi di scena che lasciano senza fiato in diverse occasioni e scene madri di assoluta grandezza.
Nelle due ore e mezza di visione convivono tese atmosfere drammatiche e ispirati ruggiti di genere, tra zombie-movie, ghost story e influenze noir, per un film che conquista e spaventa con inusitata ferocia.

Disorder - La guardia del corpo

Vincent Loreau, soldato delle forze speciale francesi reduce da una missione in Afghanistan, soffre del disturbo da stress post-traumatico del quale sono spesso vittima coloro che hanno operato sul campo in zone di guerra. Ora Vincent lavora saltuariamente come guardia del corpo o addetto alla security e il suo ultimo incarico lo porta a prestare servizio presso una facoltosa festa, ricca di personalità politiche nazionali, organizzata da un rispettato uomo d'affari d'origine libanese.
Proprio il manager lo assolda per il weekend successivo, nel quale sarà assente per impegni all'estero, affinché protegga la sua giovane moglie e il figlioletto. Un lavoro apparentemente semplice che però si complica più del previsto.

Un film teso e inquieto, che mette in mostra una chirurgica suspense nella gestione del protagonista. La regista Alice Winocour costruisce con originalità un home invasion "privato" più che di genere, dove le turbe mentali diventano di pari importanza alle minacce reali, insinuando dubbi e misteri su quanto stia realmente avvenendo.
Un gioco di volti e ambienti che trova momenti di solida efficacia grazie alle magistrali e intese interpretazioni di Matthias Schoenaerts e Diane Kruger, il primo abilissimo nel delineare una figura così ambigua e compassionevole in egual misura.

Bunraku

In un prossimo futuro, i governi mondiali hanno deciso di eliminare definitivamente le armi da fuoco. L'est Atlantico è dominato dallo spietato Nicola, un potente e spietato leader che ha assoggettato la popolazione ai suoi voleri e mantiene l'ordine dittatoriale grazie a una speciale forza militare e a nove infallibili guerrieri.
Una sera su un treno diretto in città viaggiano due misteriosi stranieri, il Vagabondo e Yoshi, spinti da motivazioni diverse ma da un comune interesse: il primo è in cerca di vendetta proprio nei confronti di Nicola, il secondo intende rientrare in possesso di un antico medaglione, rubato decenni prima a un suo antenato. Con l'aiuto di un barista dal passato poco chiaro, l'insolita coppia cercherà di sovvertire l'attuale stato delle cose.

Killer, dittatori, vagabondi e samurai in un ibrido variopinto, narrativamente imperfetto ma che può contare su una messa in scena accattivante, in pieno stile graphic-novel. Il regista Guy Moshe si diverte a citare e omaggiare i classici in sequenze sospese tra il grottesco e l'ironico, con una gestione action "che sa il fatto suo" e offre la giusta dose di spettacolo a tema.
Il tutto all'insegna di un divertimento facile e immediato, con il bonus di un cast variopinto che vede, nei ruoli principali e secondari, interpreti del calibro di Josh Hartnett, Woody Harrelson, Ron Perlman, Demi Moore nonché le star musicali Gackt e Mike Patton.

La storia fantastica

Il piccolo Jimmy riceve la visita dell'amato nonno che inizia a leggere per lui il romanzo La principessa sposa. Il libro ha inizio con la nascita della storia d'amore tra la bella Bottondoro e il garzone Westley, legame che si interrompe quando la ragazza scopre come l'innamorato, partito per mare in cerca di fortuna, sia stato ucciso dal feroce pirata Roberts. Dopo anni di sofferenze Bottondoro accetta di sposarsi, pur non amandolo, col il crudele principe Humperdinck.
Ma poco prima del matrimonio la donna viene rapita da tre lestofanti: l'astuto Vizzini, il gigantesco Fezzik e lo spadaccino spagnolo Iñigo Montoya. Sulle tracce dei sequestratori, che intendono chiedere un riscatto al nobile, si mette il pirata Roberts che, con l'abilità, l'astuzia e l'inganno riesce a sbarazzarsene senza troppi problemi. E proprio il propizio salvatore nasconde un incredibile segreto che sconvolgerà nuovamente la vita della bella Bottondoro.

Un classico del cinema fantastico anni '80. Il film di Rob Reiner ha il sapore di quelle favole antiche che accompagnavano i piccoli lettori in magiche realtà popolate da splendide principesse e coraggiosi cavalieri. Elementi chiave in una storia che coniuga nel migliore dei modi avventura, divertimento e buoni sentimenti, trovando ideale supporto dall'eterogeneo cast capitanato da Cary Elwes e da una bellissima Robin Wright, allora esordiente. Un film da vedere e rivedere, che non ha perso un briciolo del proprio fascino.

Dora e la città perduta

La giovane esploratrice Dora, ormai adolescente, vive incredibili avventure nella giungla. La ragazzina è alla ricerca della leggendaria città Inca di Parapata, un'ossessione trasmessale dai suoi genitori. Questi ultimi però, temendo per la sua incolumità, decidono di mandarla a studiare in città nella speranza che quella figlia scatenata si faccia anche qualche "amico umano".
La ragazza si trasferisce così dal cugino e compagno d'infanzia Diego, ma fatica ad adattarsi alla sua nuova vita, diventando in breve tempo lo zimbello della scuola per via dei suoi comportamenti fuori dal comune. Un giorno, mentre è in visita a un museo, Dora viene rapita insieme a Diego e ad altri due compagni da una banda di cacciatori di tesori intenzionata a scoprire l'esatta posizione di Parapata. Sarà solo l'inizio di un'incredibile avventura.

L'adattamento in live-action che non ti aspetti, abile nell'aggiornare il popolare personaggio animato e di renderlo appetibile anche a un pubblico più grandicello nella qui inedita versione teenager. Dora e la città perduta è un film avvincente e originale, una divertente avventura che guarda ai classici del genere, Indiana Jones in primis, tra enigmi e trappole che vedono al centro della scena la coraggiosa protagonista (l'ottima Isabela Moner) e i suoi amici, tra i quali non può mancare anche l'inseparabile scimmietta Boots.
I convincenti effetti speciali, un sano citazionismo, la varietà di situazioni e una notevole dose di comicità - più o meno smaliziata - intrattengono a dovere per tutti i cento minuti di visione, finendo per sorprendere anche i più scettici detrattori della fonte originaria.

Quanto attendi: Amazon Prime Cinema

Hype
Hype totali: 154
73%
nd