5 novità a Maggio su Amazon Prime Video, da La Mummia a The Final Girls

Andiamo alla scoperta di alcuni film arrivati nelle ultime settimane su Amazon Prime Video, da Renaissance a Blue Jasmine.

5 novità a Maggio su Amazon Prime Video, da La Mummia a The Final Girls
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Horror metacinematografici, reboot "mostruosi", commedie drammatiche a opera di grandi maestri, affascinanti film d'animazione e produzioni corali dal cast all-star. In questo nuovo appuntamento incentrato sulle novità rese disponibili nelle ultime settimane nel catalogo di Amazon Prime Video abbiamo selezionato per voi The Final Girls, interessante e intelligente omaggio al cinema slasher, la raffinata distopia neo-noir Renaissance, l'atipico Reach Me - La strada del successo con Sylvester Stallone e Thomas Jane, l'alleniano Blue Jasmine, con una magnifica Cate Blanchett da Oscar, e la recente versione de La Mummia con protagonisti Tom Cruise e Russell Crowe, cercando come sempre di spaziare tra i diversi generi.

The Final Girls

Max Cartwright ha perso la madre in un drammatico incidente d'auto di tre anni prima. La donna era una famosa attrice di film horror, nota al grande pubblico per la sua partecipazione ai cult slasher Camp Bloodbath 1 & 2. Proprio il giorno dell'anniversario della morte, il cinema locale organizza una maratona delle suddette pellicole e la ragazza, spinta dal fratello della sua migliore amica, decide di promuovere l'evento.
Durante la proiezione però scoppia un incendio e Max e i suoi amici fuggono attraversando lo schermo e finendo incredibilmente catapultati all'interno del film stesso.

Quando scoprono che la morte può essere reale anche in quel fittizio contesto, decidono di collaborare con i personaggi per fermare la scia di sangue del brutale serial killer, dando l'occasione a Max di incontrare nuovamente la madre anche se questa, nelle vesti dell'alter-ego cinematografico, non ha alcun ricordo di lei.
Un trascinante horror metacinematografico che prende a piene mani dall'immaginario del filone slasher, per trasportare il pubblico in una vicenda paradossale che gioca con gli stilemi stessi del cinema e della sceneggiatura, in un interessante gioco narrativo e stilistico ricco di colpi di scena.
Comico, violento e visivamente geniale, The Final Girls può inoltre contare su un azzeccatissimo cast capitanato da Taissa Farmiga e Malin Akerman.

Blue Jasmine

Separatasi dal miliardario Hal (arrestato per investimenti truccati e morto suicida nella cella del carcere), Jasmine deve ritornare a un'esistenza da comune mortale dopo aver provato sulla propria pelle gli agi più sfrenati. La donna è infatti ora piena di debiti e l'unica soluzione a breve termine è quella di chiedere aiuto e ospitalità alla sorella Ginger, divorziata della classe proletaria con la quale in passato spesso non è corso buon sangue.

Cate Blanchett ha vinto il suo secondo Oscar, dopo quello per The Aviator (2004), grazie a questo film di Woody Allen: una commedia drammatica che omaggia un grande classico della drammaturgia americana quale Un tram che si chiama desiderio.
Un duello di bravura da parte delle due interpreti principali, con la bionda protagonista che gareggia con un'altra grande attrice come Sally Hawkins. Tra momenti più intensi ed altri più leggeri, i novanta minuti di visione scorrono con un'ottima gestione del ritmo e una certosina attenzione nella cura dei personaggi, nella piena tradizione del maestro newyorchese.

La Mummia

Considerata al sicuro, sepolta nelle profondità di una cripta sotto il deserto che non perdona, un'antica regina (impersonata da Sofia Boutella di Kingsman e Star Trek Beyond) a cui è stato ingiustamente tolto il proprio destino si risveglia ai giorni nostri, portando con sé la malvagità cresciuta in lei nel corso di millenni. Dalle sabbie selvagge del Medio Oriente attraverso i labirinti nascosti di un'odierna Londra, La Mummia sarà caratterizzata da una sorprendente intensità, in equilibrio tra meraviglia e fantastiche emozioni, con una nuova visione fantasiosa che inaugurerà il nuovo mondo degli dei e dei mostri.

Doveva essere la definitiva consacrazione del Dark Universe della Universal ma, a conti fatti, ne è stato un momentaneo epitaffio: il reboot de La Mummia è un film non propriamente riuscito che, a dispetto delle forze produttive messe in campo e delle star arruolate, dal protagonista Tom Cruise a Russell Crowe nei panni di Dr. Jekyll/Mr. Hyde, si rivela troppo debole sia dal punto di vista narrativo che per ciò che concerne le dinamiche di genere.
Un'operazione troppo ancorata a un'idea di cinema mainstream per essere un vero horror, e troppo bislacca per porsi quale cardine portante di un nuovo filone di pellicole a sfondo "mostruoso", che si trascina stancamente per due ore di eventi sempre più improbabili che fanno rimpiangere - e non poco - la divertente trilogia con Brendan Fraser.

Reach Me - La strada del successo

Un nuovo libro motivazionale, dal titolo Reach, è diventato un vero e proprio caso editoriale, incollando alle pagine milioni di lettori, delle più disparate etnie e condizioni sociali. L'autore ha però sempre voluto rimanere nascosto e ora è prossimo a rilasciare una conferenza stampa nella quale potrebbe finalmente svelare la sua reale identità.
Nel frattempo il volume ha cambiato, in meglio, le vite di molte persone: tra queste vi sono un'ex detenuta appena uscita di galera, un giornalista e il suo editore, una celebrità dell'hip-hop, un attore e un poliziotto sotto copertura. Le esistenze di ognuno di questi personaggi si riveleranno incredibilmente connesse con quelle degli altri protagonisti, con una serie di rapporti interpersonali che andranno a cambiare per sempre la quotidianità di tutte le figure coinvolte.

Sylvester Stallone, Thomas Jane, Kyra Sedgwick e Tom Berenger sono solo alcuni tra i tanti nomi di rilievo al centro di questo film corale che collega forzatamente le vicende dei numerosi personaggi coinvolti, tutti legati dalla lettura di un nuovo libro motivazionale.
Purtroppo il film si rivela fiacco e confuso dal punto di vista narrativo e il senso intrinseco al racconto non è mai ben chiaro allo spettatore, intento ad assistere a un intreccio di vicende poco appassionanti.

Renaissance

Nella Parigi del 2054 la scienziata Ilona Tasuiev, impiegata presso la megacorporazione Avalon, scompare nel nulla. Le indagini vengono affidate al capitano Barthelemy Karas, un ufficiale senza mezze misure molto rispettato dai suoi colleghi. L'uomo inizia l'investigazione contattando il dr. Jonas Muller, un ex ricercatore che conosce bene la ragazza sparita e che in passato ha compiuto delle ricerche per curare la progeria (una malattia rara che causa l'invecchiamento precoce nei bambini). Sulle tracce di Ilona vi è anche la sorella maggiore Bislane. Karas scopre che il caso si lega in qualche modo a una scoperta rivoluzionaria che fa gola proprio al presidente della Compagnia, il quale è invischiato in giri loschi e controlla mezza città. Il protagonista farà affidamento anche su una sua vecchia conoscenza, il boss malavitoso di origini arabe Farfella, al quale è legato sin dall'infanzia. Ciò che scoprirà però potrebbe cambiare per sempre il destino dell'intera umanità e si troverà così davanti a un bivio.

Raffinata e avvincente opera d'animazione di produzione francese che sfrutta una tecnica mista tra motion capture e computer grafica, ulteriormente filtrata dalla colorazione in bianco e nero, che la rende esteticamente ricca di fascino e sfumature visive.
Renaissance ci trasporta in un'ambientazione in stile Blade Runner per raccontarci un'appassionante storia dal sapore neo-noir dove niente è come sembra e vengono anche posti interessanti spunti di riflessione.

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