5 novità a gennaio su Prime Video, da Thelma a Noi

Andiamo alla scoperta dei migliori film arrivati recentemente nel catalogo di Amazon Prime Video, da Allied - Un'ombra nascosta a Ribelli.

5 novità a gennaio su Prime Video, da Thelma a Noi
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Tormentate love-story, inquietanti horror sociali, raffinati scavi psicologici applicati al cinema di genere, classici dello spaghetti western e divertenti action-comedy in rosa. Nel nostro nuovo appuntamento dedicato ai titoli da poco disponibili nel catalogo di Amazon Prime Video parliamo del classicheggiante Allied - Un'ombra nascosta di Robert Zemeckis, del folgorante Noi di Jordan Peele, di un altro magnifico horror quale il norvegese Thelma, del primo, leggendario, Django con Franco Nero e del godibile scacciapensieri Ribelli.

Allied - Un'ombra nascosta

Nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, l'ufficiale dell'Intelligence canadese Max Vatan giunge in Marocco per far coppia con Marianne Beausejour, una bella combattente della resistenza francese. Lo scopo dei due, che si fingono sposati, è quello di eliminare l'ambasciatore tedesco: la missione si conclude con successo e, innamoratisi e tornati a Londra, convolano a giuste nozze.
Il conflitto però non è ancora finito e, un anno dopo la nascita del loro legame, Max apprende dai servizi segreti che la moglie potrebbe in realtà essere una spia tedesca che ha assunto l'identità della vera Marianne Beausejour; l'uomo è costretto a fingere di essere entrato in possesso di importanti informazioni militari, in realtà fasulle, per scoprire la verità sulla compagna.

Thriller che guarda a classici immortali come Casablanca (1942) e La spia che venne dal freddo (1965), il film di Robert Zemeckis vive di un ispirato romanticismo (il fascino della coppia Brad Pitt - Marion Cotillard è in questo fondamentale) e di una più trattenuta ma comunque efficace anima di genere, dando vita a un sano spettacolo sospeso tra antico e moderno.
L'ottima ricostruzione d'epoca e un'amabile verve drammatica ad alto tasso di, facili, emozioni completano un prodotto divistico indirizzato al grande pubblico.

Noi

Ambientato ai giorni nostri, lungo l'iconica costa della California del Nord, Noi ha come protagonista l'attrice premio Oscar Lupita Nyong'o nel ruolo di Adelaide Wilson, una donna che torna alla sua casa d'infanzia sul mare con il marito Gabe (il Winston Duke di Black Panther) e i due figli per un'idilliaca vacanza estiva.
Tormentata da un trauma irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla sua famiglia.

Dopo il sorprendente esordio con Scappa - Get Out (2017), il regista e sceneggiatore Jordan Peele realizza un'opera seconda forse ancora più illuminante, un horror brutale e spietato che non fa sconti tornando alle radici più sane e irriverenti del genere.
Un film che colpisce duro, sia psicologicamente che "fisicamente", dove il tema archetipico del doppelganger viene sfruttato con nuova e inusitata forza da una delle menti più incisive nel panorama di genere contemporaneo.

Thelma

La giovane Thelma, sempre vissuta con i genitori dai quali è stata cresciuta secondo rigidi dogmi religiosi, trova per la prima volta la libertà quando si trasferisce a Oslo per frequentare l'università.
Un giorno, mentre sta studiando in biblioteca, è vittima di un attacco epilettico e tra i primi a soccorrerla vi è la coetanea Anja, con la quale nei giorni seguenti instaura un rapporto di amicizia sempre più profondo, che si trasforma ben presto in qualcosa di più.
La loro relazione però va in antitesi coi valori con cui è cresciuta Thelma che, nel frattempo, inizia a manifestare inquietanti poteri che potrebbero essere collegati al passato rimosso della sua infanzia.

Nelle due ore di visione convivono atmosfere e toni da thriller psicologico, horror sovrannaturale, coming-of-age romantico e dramma interiore: Thelma è un'opera libera e anarchica, capace di raccontare una storia che si apre a più influenze e sensazioni con un'intensità stilistica di assoluto livello.
Un film che emoziona e fa riflettere, grazie anche alle ottime performance del cast, non dimenticandosi della sua natura di genere.
Momenti che rimandano a cult del calibro di Carrie - Lo sguardo di Satana (1976) nell'esplorare l'atipico e doloroso percorso di crescita di una ragazza, la cui scoperta di spaventose capacità coincide con la liberazione da una prigione di solitudine.

Django

Django è un reduce nordista che si aggira solitario nel Sud degli States, nella zona confinante con il Messico, portandosi appresso una bara. Nel suo cammino incrocia la mezzosangue Maria, salvandola prima dai soldati messicani e infine dagli uomini di Jackson, leader di una setta profondamente razzista.
Django decide di affrontare Jackson e la sua banda, avendo la meglio e lasciando il capo in vita: il pistolero infatti ha un conto da saldare con quest'ultimo.

Classico dello spaghetti western, come testimoniato dagli omaggi e rivisitazioni non solo tarantiniani ma anche di molti altri registi, Django è un film pregno di una forza primigenia dove l'estrema violenza (inusuale per i tempi) si rende necessaria per caricare maggiormente la vendicativa missione del protagonista.
Protagonista che trova nello sguardo glaciale di Franco Nero quel look iconico, e che nelle sapienti mani di Sergio Corbucci è al centro di un'opera avvincente e ricca di scene memorabili.

Ribelli

Sandra è una giovane donna che si trova costretta a lasciare il sud della Francia per sfuggire a un marito violento. Senza nessun appoggio, la ragazza decide di far ritorno alla cittadina natale di Boulogne-sur-Mer, dove ha trascorso la sua infanzia e che ha ormai abbandonato da quindici anni.
Lì trova anche lavoro in un conservificio di pesce nel quale stringe amicizia con due colleghe.
Una sera il suo capo la molesta e Sandra per legittima difesa finisce per ferirlo mortalmente; è allora che insieme alle due amiche rinviene una borsa piena di denaro.

L'esordio in solitaria del regista francese Allan Mauduit, che aveva diretto a quattro mani solo Vilaine (2008), è una gradevole action-comedy tutta al femminile su un trio di improvvisate criminali catapultate in una situazione imprevista.
Pur intuibili nelle dinamiche di base, i novanta minuti di visione svolgono il loro compito di semplice intrattenimento senza troppe difficoltà.

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