5 novità su Amazon Prime Video a novembre, da Il labirinto del fauno a 31

Andiamo alla scoperta di alcuni film arrivati recentemente nel catalogo di Amazon Prime Video, da Monster's Ball - L'ombra della vita a Cujo.

5 novità su Amazon Prime Video a novembre, da Il labirinto del fauno a 31
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# Novità Amazon
Affamati San Bernardo assassini, inquietanti clown psicopatici, intensi melodrammi psicologici, avvincenti b-movie sci-fi e grandi classici del cinema gotico. Nel nostro nuovo appuntamento dedicato ai titoli da poco comparsi nel catalogo di Amazon Prime Video andiamo a parlare in quest'occasione del teso Cujo, adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen King, del folle 31 firmato da Rob Zombie, ennesima incursione nell'horror/slasher dell'amato regista/cantante, dello struggente Monster's Ball - L'ombra della vita, con protagonisti due magnifici Billy Bob Thornton e Halle Berry (premiata con l'Oscar), del futuristico/robotico Kill Command e di Il labirinto del fauno, ispirata commistione tra fiaba e cruda realtà diretta da Guillermo del Toro.

Cujo

Un esemplare di San Bernardo, di proprietà della famiglia Camber, viene morso da un pipistrello e contagiato con una rara e violenta forma di rabbia. L'animale, che non dimostra immediatamente i segni della malattia, azzanna, uccidendoli, due uomini (tra cui il suo padrone).
Sarà solo l'inizio di una devastante follia canina, con il molosso che diventerà un vero e proprio incubo a occhi aperti per una madre, Donna, e suo figlio Tad, ora intrappolati in macchina sotto la minaccia del predatore, in una zona isolata e senza la possibilità di contattare qualcuno che arrivi in loro soccorso.

Il romanzo di Stephen King riceve nel 1983, per mano del regista Lewis Teague, un adattamento di tutto rispetto che, pur modificando alcune dinamiche narrative a favore del grande pubblico, ha ricevuto apprezzamenti dallo scrittore stesso.
Merito di una tensione costante nella seconda metà di visione, con la vera e propria sfida per la sopravvivenza da parte della protagonista (un'intensa Dee Wallace) e di suo figlio alle prese con il rabbioso San Bernardo affamato di carne umana: un incubo psicologico e parzialmente verosimile che sa come e dove colpire con le giuste dinamiche di genere.

31

Il 31 ottobre del 1976 cinque amici sono in viaggio per gli Stati Uniti sul loro pulmino, tra alcool, droghe e sesso occasionale. Durante la loro ultima tappa il gruppo sosta in una stazione di benzina per fare carburante e, poco dopo la ripartenza, si imbatte in una strada ostruita da inquietanti manichini realizzati in occasione della ricorrenza di Halloween.
Scesi dal mezzo per liberare il percorso, i protagonisti subiscono l'aggressione da parte di individui mascherati da clown. Si risvegliano imprigionati in un misterioso edificio dove Sister Dragon, Sister Serpent e Father Napoleon, i leader del gruppo di sadici pagliacci, li mettono al corrente della loro attuale condizione: i Nostri hanno dodici ore di tempo per cercare di sopravvivere a un folle gioco conosciuto come 31, in cui orde di psicopatici armati e dai più assurdi travestimenti danno loro la caccia.

Rob Zombie firma uno slasher tosto e solido che sfrutta l'ambientazione da trap-movie per mettere in scena cento minuti di pura ed esaltante adrenalina emoglobinica nella scalpitante lotta per la sopravvivenza da parte dei protagonisti, tutti ottimamente caratterizzati.
Atmosfere di genere anni '80 per un sano divertimento a tema, tra diabolici clown e nani impazziti, psicopatici proto-Joker e molto altro, con una buona varietà di situazioni e una tensione costante che accompagna lo spettatore fino ai titoli di coda.

Monster's Ball - L'ombra della vita

Hank e suo figlio Sonny sono agenti penitenziari in un piccola cittadina della Lousiana, addetti entrambi al braccio della morte. Il ragazzo, che ha un rapporto contrastato col genitore, sta per partecipare per la prima volta a un'esecuzione: il condannato è un prigioniero afroamericano la cui morte comporterà gravi difficoltà economiche per la moglie Leticia e il figlio Tyrell.
In seguito all'esecuzione della condanna, un litigio tra Hank e Sonny porta il ragazzo a suicidarsi, mandando il padre in una profonda crisi personale. Dimessosi dal posto di lavoro e acquistata una stazione di benzina, una sera Hank è testimone di un incidente, nel quale rimangono coinvolti proprio Leticia e Tyrell; l'uomo decide di accompagnarli in ospedale ma purtroppo il ragazzino perde la vita.
Da quel momento Hank e Leticia, che si incontrano spesso nel bar dove la donna è stata assunta, cominceranno ad avvicinarsi sempre di più per sconfiggere le rispettive solitudini.

Un incontro tra due anime perse in un beffardo e amaro gioco del destino è al centro di questo intenso film diretto nel 2001 da Marc Forster. Con una sceneggiatura ispirata e le sontuose interpretazioni da parte di Billy Bob Thornton e Halle Berry (premiata con un Oscar meritato), le due ore di visione sono cariche di significato, scavando senza eccessi di retorica in tematiche scomode riguardanti la pena di morte e la questione razziale, consegnandoci al contempo una love-story atipica e dolorosa che tocca il cuore.

Kill Command

In un prossimo futuro, un team di soldati scelti al comando dell'esperto Capitano Burkes viene inviato su un'isola sperduta, sede di un'apposita struttura per le esercitazioni di guerra. Alla squadra militare si aggrega anche la bionda Mills, una ragazza "ibrido" uomo-macchina: grazie a dei rivoluzionari congegni tecnologici impiantati nel cervello, è infatti capace di scannerizzare e analizzare con i propri occhi pressoché ogni cosa.
Giunti in loco, i marine esplorano l'enorme foresta attinente la base, imbattendosi in numerosi droni di controllo; poco dopo il team viene assalito da un gruppo di avveniristici robot che, contro ogni direttiva di comando, iniziano a eliminare i soldati senza pietà. Solo la collaborazione tra Burkes e Mills (che sembra nascondere diversi segreti) potrà garantire qualche possibilità di salvezza.

Steven Gomez esordisce dietro la macchina da presa con un film di genere genuino e piacevole, sfruttando tutta la sua passata esperienza nel campo degli effetti speciali per ottimizzare il ridotto budget e garantire un'efficace resa estetica dei devastanti automi. La sceneggiatura, pur riciclando il classico tema del gatto e del topo, offre alcune sorprese, con un epilogo che lascia le porte aperte a nuove domande, ideale conclusione di novanta minuti di visione consigliati a tutti gli appassionati del filone.

Il labirinto del fauno

Spagna, 1944. In un Paese ancora diviso dopo la fine della guerra civile, la piccola Ofelia è in viaggio con la madre per raggiungere il patrigno Vidal (del quale la donna è incinta di un maschietto), capitano dell'esercito franchista impegnato a dare la caccia a una banda di ribelli repubblicani.
L'uomo, un individuo crudele, vede la piccola come una scocciatura e le cose si complicano quando la donna inizia a star male, rischiando di perdere sia il bambino che la propria vita. Ofelia si rifugia così nell'immaginazione e viene contattata da una sorta di fatina volante che la conduce al cospetto di un gigantesco fauno.
Questi sostiene che Ofelia sia la reincarnazione della Principessa del Mondo Sotterraneo e che dovrà affrontare tre prove per ottenere di nuovo il suo ruolo di sovrana nel regno magico. Al contempo però la protagonista si troverà davanti a sfide ben più ardue nella realtà, con Vidal prossimo alla definitiva resa dei conti con le milizie della resistenza.

Guillermo del Toro indaga ancora una volta nelle ferite mai rimarginate della guerra civile spagnola dando vita a una delle sue opere più personali e affascinanti. In un insolito mix tra cupa realtà e un torbido immaginario fantasy d'ispirazione gotica, il regista messicano mette in scena un tragico e intenso percorso di crescita utilizzando - attraverso affascinanti metafore - l'iconografia fiabesca per narrare un dramma, sia privato che collettivo, dal quale è impossibile non farsi coinvolgere.

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