Rubrica Megan Fox

Piccola guida estiva alle ragazze più hot di Hollywood.

Rubrica Megan Fox
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"When all you think of all day long
Is a pretty face inside a song
With a thought like that you can't go wrong
About the girls of summer"

Aerosmith, Girls of Summer.

L'estate, si sa, è il periodo della spensieratezza, del gossip sotto l'ombrellone, delle giornate in cui il caldo è opprimente. E dedicarsi a discussioni troppo impegnate diviene uno sforzo sovrumano. Noi di Movieye, siamo vittime della canicola quanto tutti gli altri esseri umani e quindi, prima di "salutarvi" e darvi appuntamento al rientro dalle tanto bramate vacanze, abbiamo deciso di unire l'utile al (estremamente) dilettevole con questo special dedicato alle ragazze più Hot di Hollywood, attrici, a volte, capaci di unire alla loro carica erotica un quantitativo non indifferente di bravura.

Megan Fox.

La regina indiscussa è lei. Impossibile anche solo pensare di cominciare questo special mettendo un altro nome all'inizio della lista. Megan Fox. Un concentrato di bellezza formato mignon (nonostante le sapienti mosse di registi e direttori della fotografia che la fanno sembrare molto più alta di quanto non sia, è un bel donnino di 165 centimetri d'altezza), con sangue d'origine francese, irlandese e, addirittura, pellerossa. Del tutto sconosciuta fino a 3 anni fa.
Poi il boom. Le è bastato aprire il cofano della Camaro di Transformers per finire nelle fantasie erotiche di tutto il mondo.
Consapevole delle sue scarse doti recitative, la cover girl queen del 2009, gioca d'astuzia con la sua immagine di bad girl. Droghe, amori saffici, bisessualità. Tutta roba che manda in visibilio i suoi fan, sempre pronti a sognare sulle copertine delle patinatissime riviste (Maxim, GQ, Esquire, Empire) dalle quali ammicca, con delle pose che farebbero vacillare il più intransigente e casto degli eremiti. La beniamina del web 2.0. Più che un'attrice, è un'operazione di marketing su base organica. Forse però, a guardare come si è presa in giro da sola in How to Loose friends nad Alienate People (Star System, se non ci sei non esisti), la nostra è meno sciocca di quanto non lasci ad intendere.
Michael Bay, che l'ha "diretta" nei due Transformers, ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della sua immagine, riprendendola in pose degne di uno show prodotto da Playboy Tv.
Esaminando i suoi progetti futuri, come il prossimo Il Corpo di Jennifer (su sceneggiatura del premio Oscar Diablo Cody), appare chiaro come Megan sia intenzionata a sfruttare il momento d'oro che le viene garantito dal mix di giovinezza e bellezza.
La domanda è: per quanto tempo durerà l'idillio?

Freida Pinto.

Nella finzione scenica, avrà pure dovuto subire la tortura di ricevere uno sfregio sul volto, ma per il resto, l'elemento più notevole del pluripremiato The Millionaire di Danny Boyle è, senza ombra di dubbio, Freida Pinto.
Difficile restare impassibili di fronte al suo sorriso luminoso e ai suoi dolci occhi da cerbiatta. Che l'India fosse patria di bellissime attrici, Aishwarya Rai su tutte, era già noto, ma la grazia e la delicata avvenenza di Freida Pinto è di quelle che non lasciano scampo. Già modella per la celeberrima agenzia Elite, nonché volto delle campagne pubblicitarie televisive e cartacee di marchi come Vodafone India e i diamanti De Beers, il suo esordio in Slumdog Millionaire l'ha lanciata sulla ribalta del grande palcoscenico di Hollywood. Non è un caso che Woody Allen l'abbia scelta per il suo nuovo film, ancora senza titolo, accanto a nomi di peso come Antonio Banderas, Anthony Hopkins, Josh Brolin e Naomi Watts.
Stando a quello che si mormora sul web, avrebbe lasciato il suo fidanzato storico, il publicist Rohan Antao, proprio per frequentare il giovane protagonista del film di Danny Boyle Dev Patel (che vedremo presto anche in The Last Airbender di M. Night Shyamalan), di sei anni più giovane.
Verità? Finzione orchestrata dai sempre solerti uffici stampa?
Francamente non c'importa.
Siamo troppo impegnati a contemplare l'ascesa di questo nuovo astro del cinema.

Malin Ackerman.

Italians do it better.
A quanto pare, la scritta sulla T-Shirt indossata anni fa dalla regina del pop Madonna, sentenzia una massima sempre valida, considerando che l'algida bellezza di Malin Ackerman (nata svedese e cresciuta canadese) ha ceduto di fronte all'italianissimo percussionista Roberto Zincone, conosciuto durante la parentesi che l'ha vista impegnata come cantante in un gruppo rock.
Presente sulle scene con piccoli ruoli in produzioni televisive e cinematografiche fin dal 1997, deve i primi assaggi di notorietà alla stanchissima commedia degli appannati Farrelly Bros Lo Spaccacuori, in cui irretiva, con la sua iniziale simpatia e carica sexy, uno sprovveduto Ben Stiller, per poi rivelarsi una sposina realmente ostica da trattare, fra canzoni cantate a squarciagola per ore ed estenuanti sessioni di sesso sfrenato.
Deve a Zack Snyder, che l'ha voluta con capigliatura corvina nel succinto latex di Silk Specter II in Watchmen, l'attuale momento d'oro della sua carriera. Sono ben quattro i film che la vedranno impegnata a cavallo fra il 2009 e il 2010: Ricatto D'amore (quel The Proposal che negli Stati Uniti ha già incassato 130 milioni di dollari), Couplet Retreat, Electra Luxx e The Bang Bagn Club, film basato sull'esperienza di un gruppo di fotografi intenti a catturare coi loro obbiettivi gli ultimi giorni d'apartheid in Sud Africa. Potenzialmente, un ottimo banco di prova dove scoprire se alla sua brillantezza da commedia brillante, farà da contraltare una performance più idonea a situazioni più drammatiche.

Rosario Dawson.

Nel 2004, l'edizione italiana del Rolling Stones Magazine, ritraeva in copertina Rosario Dawson in tutto il suo splendore definendola "la ragazza più bella del mondo!". Un esplosivo mix di razze ed etnie (madre di Porto Rico con origini cubane e padre nativoamericano con ascendenza irish) mixate in maniera sublime da madre natura.
Cresciuta come una squatter in un edificio occupato del Lower East side di Manhattan.
Impensabile immaginare un esordio cinematografico rosa e fiori a base di teen comedy. E infatti, Kids di Larry Clark, si fece apprezzare più per l'impianto teen-ero-chic che per effettivi pregi artistici. Ma i mille dollari di paga ottenuti per il film non restarono un caso isolato, dato che, in maniera del tutto informale, continuò a prendere lezioni di recitazione. Poi l'incontro con Spike Lee che la vuole prima per He Got Game e poi per quello che forse resta tutt'ora il più bel film del regista di Atlanta, ovvero La 25° Ora.
Non si può certo dire che poi abbia continuato beandosi sugli allori del suo patrimonio genetico. Anche se la sua Gail in Sin City di Robert Rodriguez avrà turbato i sonni di molti geek qua e la per il globo, ha sempre scelto figure femminili forti, toste, come la Abernathy del segmento tarantiniano di Grindhouse Death Proof.
Dopo averla vista recentemente in Seven Pounds di Muccino, ha in programma un paio di film parecchio antitetici: il thriller Poor Things a fianco di Brittany Murphy e il film d'animazione "Made in Sandler" The Zookeeper, nel quale presterà la voce a uno dei personaggi.
E visto che siamo in tema di Grindhouse....

Rose Mcgowan.

...impossibile non andare a parlare dell'unica donna esistente al mondo capace di risultare sexy anche con un mitragliatore al posto della gamba sinistra.
In Planet Terror, Rose Mcgowan può questo ed altro.
Ma anche fuori dal set non dev'essere da meno visto che l'attrice, nata a Firenze, è riuscita a tenere testa per un anno e mezzo alle follie di Marilyn Manson (in molti ricorderanno un suo celebre nude look mentre presenziava ad uno show insieme al suo truccatissimo boyfriend) e che, stando ai rumor smentiti dai comunicati stampa ufficiali di Troublemaker Studio, sarebbe la prima causa del divorzio fra Robert Rodriguez e sua moglie.
Il grande pubblico televisivo è affezionato a lei soprattutto per aver impersonato per ben 112 episodi la strega Paige Matthews nella serie tv Streghe, uno degli ultimi successi prodotti dal guru dell'intrattenimento televisivo Aaron Spelling.
Come la sua partner di copertina Rosario Dawson, i primi passi nel mondo della celluloide sono stati all'insegna del cinema più estremo con Doom Generation, il secondo capitolo della Teenage Apocalypse Trilogy firmata Gregg Araki, un lisergico ménage à trois, condido da iperbolica ed iperrealistica violenza.
Recentemente, hanno fatto scandalo le sue dichiarazioni a favore della causa dell'IRA (l'Irish Republican Army), rilasciate a margine della sua partecipazione al film Fifty Dead Men Walking (ancora inedito in Italia e in Usa), un film ambientato negli anni'80 ed incentrato proprio sulla spinosa questione che ha portato a tanti spargimenti di sangue nel Nord Irlanda.
Oltre a questa pellicola, la vedremo anche in Red Sonja, film prodotto da Rodriguez basato sul personaggio apparso nei libri di Robert E. Howard, il papà di Conan il Barbaro. E noi geek siamo già in trepidante attesa.

Evan Rachel Wood.

Esile, bionda e diafana, tanto da sembrare uscita fuori da un sonetto stilnovista.
Tanto gentile e tanto onesta pare.
E invece Evan Rachel Wood è un'attrice che fa parlare tanto per la sua indubbia bravura, che per la sua turbolenta vita sentimentale.
Appena sedicenne, diede scandalo col controverso Thirteen, film che, più per montatura dei media che altro, è divenuto una sorta di manifesto della deriva a-morale delle giovani generazioni. Col tempo, ha imparato a scegliere ruoli non facili, in cui la sua delicata bellezza assumeva un ruolo di contorno rispetto alle superbe performance, facendola passare quasi del tutto in secondo piano. E' stata la figlia del folle Michael Douglas ne Alla Scoperta di Charlie, la Lucy in the Sky del bellissimo e beatlesiano Across The Universe di Julie Taymor, e poi, di nuovo, la figlia abbandonata dal Wrestler Mickey Rourke.
Ha intepretato anche diversi video musicali, grazie ai quali ha incontrato alcuni degli uomini della sua vita: dapprima Jamie "Billy Elliott" Bell, coprotagonista del video When September Ends dei Green Day e poi, dopo un fugace incontro all'hotel di Los Angeles Chateau Marmont, Marilyn Manson l'ha voluta, nuova Lolita, nel video Harth Shaped Glass. Per un paio d'anni, i due hanno fatto, più o meno, coppia fissa.
La strada della sua affermazione professionale pare del tutto in discesa. Il 18 settembre la vedremo nel nuovo film di Woody Allen Whatever Works e, per il futuro, è rumoreggiata la sua partecipazione al nuovo film diretto da Jodie Foster Flora Plum nonché nell'adattamento, da poco annunciato, di American Pastoral, tratto dal romanzo di Philip Roth. I fan di True Blood, potranno poi notarla anche nel primo episodio della seconda stagione del seguitissimo serial, in questi giorni in onda sul canale HBO (noi la vedremo, presumibilmente, su Fox)

Kristen Stewart.

Se esistesse un premio per quell'attrice che, almeno nella finzione scenica, risultasse più desiderosa di...attenzioni da parte dei maschietti, questo andrebbe sicuramente alla diciannovenne Kristen Stewart.
Ne Il Bacio che Aspettavo e Into The Wild le sue intenzioni in tal senso sono piuttosto chiare, ma è col ruolo che l'ha resa famosa alle platee mondiali, Bella Swan nella saga di Twilight, che il tutto viene ribadito a chiare lettere: in certe scene viene da chiedersi chi sia davvero il vampiro fra Bella ed Edward.
Facili umorismi a parte, Kristen Stewart, che bella lo è per davvero, appare lanciata verso una brillante carriera, molto più del suo partner Robert Pattinson le cui glorie finiranno, presumibilmente, nel giorno in cui le sue fan avranno finito le scuole superiori.
Il suo primo ruolo principale lo ha ottenuto nel 2002, a soli 12 anni, affiancando Jodie Foster in Panic Room di David Fincher. Un "mica male", in questo frangente, ci sta tutto.
Dopo una serie di parti minori in film come Oscure presenze a Cold Creek e Zathura, la celebrità arriva proprio coi film citati in precedenza. L'abbiamo avvistata recentemente nella delicata commedia Adventureland di Gregg Mottola, e la rivedremo, oltre che nei seguiti cinematografici della teen-vampire saga, in The Runaways, in cui sarà co-protagonista a fianco dell'ormai ex enfant prodige Dakota Fanning. Il film sarà basato sulla storia vera della girlie rock band (che da il titolo al film) attiva negli anni settanta. L'occhio dietro la macchina da presa sarà quello di Floria Sigismondi, italiana di nascita e canadese d'adozione, apprezzatissima regista di videoclip per artisti del calibro dei White Stripes, Fiona Apple, Marilyn Manson, Sheryl Crow, David Bowie. Ulteriore riprova del fatto che il futuro riserva alla Stewart molte più fortune di quelle che attendono il suo "vampiresco spasimante" Robert Pattinson che, nei panni di Salvador Dalì in Little Ahses, strappa già più di una risata.