Rubrica Film del mese - Giugno 2015

Passiamo in rassegna i titoli migliori del mese appena trascorso: chi sarà il vincitore del titolo di miglior film? I dinosauri di Jurassic World? O forse gli eroici soldati del Fury con Brad Pitt? Scopriamo insieme chi si merita la corona

Rubrica Film del mese - Giugno 2015
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E siamo infine a luglio, mese che solitamente vede un fisiologico calo degli incassi nel nostro paese e, insieme ad agosto, è il mese che propone meno novità, anche se spesso gustose. Il tutto dopo l'abbuffata cinematografica post-pasquale e prima delle attese uscite autunnali e delle "sorprese" natalizie. L'appena passato giugno è sempre un mese di transizione, e lo dimostrano anche i film presentati in sala, spesso anche in ritardo rispetto all'uscita nel Paese d'origine (Fury) o, semplicemente, stravincenti per mancanza di effettiva concorrenza (Jurassic World). Abbiamo visto film interessanti e più o meno convincenti (La regola del gioco, Vulcano, Diamante nero) magari derivanti dai precedenti Festival, in particolare quello di Cannes, ma non sono mancate le mezze delusioni (da Big Game a Le regole del Caos). Ma, come sempre, almeno dieci film meritevoli di visione la spuntano sempre. Ve li presentiamo di seguito nella nostra usuale classifica-non classifica, che incoronerà, infine, il nostro vincitore (non necessariamente al botteghino, eh!) del mese..

Ruth & Alex

Apriamo la rassegna con l'adattamento per il grande schermo di Heroic Measures, romanzo di Jill Ciment che vede ora protagonisti, in un questa nuova versione, due inediti Diane Keaton e Morgan Freeman, sposati e innamorati da decenni e ora alle prese con una scelta di vita difficile: abbandonare o no la loro casa newyorkese, in vista di nuove prospettive? Si tratta di una commedia leggera e lineare ma dai toni nostalgici, che parla di una vecchia coppia alle prese con nuovi cambiamenti. Un film senza picchi di originalità ma nel complesso gradevole, da cui si propagano alcuni buoni spunti riflessivi sui complicati ingranaggi dello stare insieme, spesso oliati dal giusto mix di buona comunicazione e comprensione reciproca.

Teneramente folle

Altro giro, altra commedia romantica e familiare: questa volta i protagonisti sono Mark Ruffalo e Zoe Saldana, impegnati a tenere in piedi una famiglia nonostante le problematiche lavorative, i bisogni dei figli e la difficile situazione mentale del capofamiglia, affetto da sindrome bipolare. Una storia autobiografica, quella portata sullo schermo da Maya Forbes, che narra con trasporto e vivacità l'odissea affettiva famigliare di un padre affetto da bipolarismo. Un'ottimo esordio registico per un film in cui profondo affetto e difficoltà relazionali sono due forze eguali ma contrapposte, che cercano perennemente di trovare un loro equilibrio.

The salvation

Kristian Levring, dalla lontana Danimarca, sposta il suo sguardo sulle assolate praterie del vecchio west americano per regalarci un western teso e drammatico ma con punte di ironia, facendosi forza su un cast tutt'altro che scontato che comprende Mads Mikkelsen, Eva Green, Jeffrey Dean Morgan e addirittura Eric Cantona e il grande Jonathan Pryce. Tra classico e moderno, il film guarda ai classici del genere sia americani che italiani pur mantenendo una propria identità personale.

È arrivata mia figlia

Anna Muylaert ci mostra uno spaccato di Brasile lontano dalle spiagge, dai colori, dalla musica di Rio e più intimo e problematico, parlando di alcune problematiche familiari tipiche del territorio che solo ora stanno subendo, dopo decenni di passiva accettazione dello status quo, un qualche cambiamento. Regole sociali (tra cui quelle che coinvolgono la crescita dei figli tramite badanti) instauratesi fin dai tempi del colonialismo che, tuttavia, qualcuno osa ora -almeno in parte- contraddire. Un progetto originale, interessante, realistico e di importanza sociale.

Going clear: Scientology e la prigione della fede

Il pluripremiato documentarista Alex Gibney ci porta a scoprire i meandri più nascosti del credo di Scientology, idealizzato da L. Ron Hubbard circa sessant'anni fa e ora presente in tutto il mondo, con esponenti di punta sempre a caccia di proseliti. Il documentario non fà sconti e va al cuore della (perlopiù) disciplina, grazie anche ad interventi di esperti ed ex appartenenti al credo, riuscendo a mettere in luce gli aspetti più controversi di questa moderna "professione di Fede".

Ted 2

Il creatore dei Griffin, Seth MacFarlane, riporta sullo schermo il trasgressivo e sboccato orsacchiotto amante del sesso, della birra e della marijuana in un sequel che, con Mark Wahlberg nuovamente protagonista, tira in ballo anche Amanda Seyfried e Morgan Freeman: i rimbombamici sono tornati e le risate non mancano di certo, anche se l'inventiva e la verve del primo capitolo rimangono insuperate.

Unfriended

L'horror ai tempi dei social network: Leo Gabriadze mescola le carte in tavola e rielabora intelligentemente ed efficacemente i generi del found footage e del pov con un film del terrore che viaggia in rete e sperimenta con successo. Spiazzante.

Contagious - Epidemia mortale

Peccato per il commercialissimo titolo italiano: quello originale (semplicemente 'Maggie'), difatti, racchiude un grande spettro di significati che vanno a spiegarsi nel corso della pellicola, che giunge decisamente inaspettata. Schwarzy deve fare i conti con la malattia della figlia, che a poco a poco si sta trasformando in una sorta di zombi dopo essere stata contagiata da un "necrovirus". Ci si potrebbe aspettare azione e testosterone, oltre a una buona dose di ricattatorie scene dalla lacrima facile se non obbligata, e invece il film di Henry Hobson stupisce per delicatezza e profondità, impreziosito in più da una solida e inaspettata prova drammatica dell'attore di origine austriaca.

Jurassic World

A ventidue anni dall'inizio della saga e quattordici da Jurassic Park III ecco arrivare un nuovo, spettacolare episodio della saga creata da Steven Spielberg e Michael Crichton: a dar ragione ai risultati al botteghino (chiaramente pompati dall'affetto di tutti verso il mitico capostipite) si tratta di uno dei più grandi blockbuster degli ultimi anni... Il film in realtà soffre parecchio il confronto con il Classico, ma è anche l'essenza del pop-corn movie moderno, spettacolare, crudo e buffo al contempo, discretamente furbo nel fagocitare se stesso e, in sostanza, assai divertente se si sta al gioco.

Fury

Giunto sulle sponde italiche con notevole ritardo anche a causa di alcune traversie distributive, l'attesa è stata decisamente ben ripagata: il war movie di David Ayer non propone, se vogliamo, nulla di nuovo nel panorama di genere, ma riesce ad essere epico e realistico in ogni frangente, dal più inaspettato al più "telefonato", grazie ad una storia solida e dei personaggi ben costruiti, calati oltretutto in un contesto drammatico dal forte impatto. Il cast, poi, dà il meglio di sé ed è composto da un poker attoriale di tutto rispetto, in cui ognuno esalta le proprie e altrui qualità: Brad Pitt, Shia LaBeauf, Logan Lerman, Michael Pena, Jon Bernthal.