Zoombies, animali zombie made in Asylum Recensione

Uno zoo prossimo all'apertura è vittima di un'epidemia che trasforma gli animali in zombie in Zoombies, z-movie di produzione Asylum.

Zoombies, animali zombie made in Asylum Recensione
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Se dopo i castori zombie di Zombeavers (2014) pensavate di averle visto davvero tutte ecco che la Asylum è pronta a ritoccare al ribasso (o al rialzo, a seconda di come la si voglia vedere) la vostre aspettative: nell'anno ancora in corso infatti la nota casa di produzione americana specializzata in mockbuster ha dato alla luce Zoombies, z-movie dove per l'occasione i morti viventi sono gli animali di uno zoo. Zoo in procinto di aprire non prima però di aver organizzato un tour guidato in anteprima per un gruppo di selezionati visitatori; peccato che antecedentemente all'inizio del giro un esperimento andato a male causi l'infezione di alcune scimmie da laboratorio, dando il via ad un vero e proprio contagio che si diffonderà a macchia d'olio tra tutti gli esemplari di ogni specie presenti nella struttura, ora diventati fameliche bestie a caccia di carne umana.

Animal Zombie

"E' uno zoo, mica Jurassic Park" è una delle frasi (pronunciate nella classica accezione da ultime parole famose) uscite dalla bocca della presidente della struttura prima che il massacro abbia inizio: una carneficina non solo letterale nel confronto degli sfortunati protagonisti della vicenda, ma anche relativa al buon gusto di genere, qui gettato completamente al vento nei novanta minuti dell'ennesimo filmaccio Asylum. La casa americana non riesce, ma soprattutto sembra non voler provare, a realizzare titoli che equivalgano la comunque piacevole iconografia trash della quadrilogia di Sharknado (ad oggi l'unico suo franchise degno di spassosa visione), e Zoombies non fa che confermare questo trend; se l'idea di partenza, inerente la trasformazione in zombie di diverse razze di animali, poteva rivelarsi potenzialmente vincente, la messa in scena riporta tutto ad una solida e triste realtà di trash di serie z. Una sceneggiatura ricca di forzature in cui la maggior parte dei personaggi fa di tutto per passare a miglior vita il prima possibile ("genialmente" surreale la fuga sugli alberi per scampare all'attacco di scimmie mutate) ed effetti speciali di infima qualità, con le diverse creature realizzate con effetti speciali più che scadenti, caratterizzano i novanta minuti di Zoombies: giraffe, gorilla, leoni, pappagalli e addirittura un koala (al centro di una sequenza ridicolmente scult) daranno filo da torcere sia agli improvvisati turisti che agli addetti alla sicurezza della struttura, in un procedere di eventi dove le forzature narrative (con tanto di confisca dei cellulari prima della visita guidata) eliminano del tutto la già risicata verosimiglianza del contesto.

Zoombies Distaccandosi dai classici film di morti viventi e rendendo zombie gli animali di uno zoo (giraffe, leoni, scimmie, pappagalli, koala e via dicendo) sulla carta Zoombies aveva le potenzialità per risultare discretamente divertente. Peccato che i difetti congeniti del 99% delle produzioni Asylum siano ben più che presenti in questo z-movie diretto dallo "specialista" Glenn Miller, accozzaglia di scenette sempre in bilico tra l'horror e l'ironia involontaria nelle quale gli imbelli protagonisti devono scampare all'eterogeneo esercito di specie mutate, realizzate con una computer grafica di livello imbarazzante.

3

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