Zodiac: Il segno dell'apocalisse, la recensione del film con Christopher Lloyd

In Zodiac - Il segno dell'apocalisse il mondo è vittima di inquietanti eventi climatici che preannunciano la potenziale fine dei tempi.

Zodiac: Il segno dell'apocalisse, la recensione del film con Christopher Lloyd
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Dopo la scoperta di un'antica struttura archeologica situata in una miniera del Perù, ha inizio un ciclo di eventi che sembrano condurre ad una potenziale ed imminente apocalisse. L'unico manufatto che potrebbe evitare la catastrofe è un'antica pietra di origini sconosciute attualmente in possesso di una corrotta agenzia governativa. Un professore universitario, il di lui figlio adolescente e due belle scienziate, comprendenti quanto stia accadendo e determinati a tutto pur di cambiare il proseguo degli eventi, rimangono l'ultima speranza per l'umanità mentre eventi climatici sempre più disastrosi cominciano a colpire in diversi angoli del mondo.

Fino alla fine del mondo

Un film per la televisione di produzione canadese, trasmesso in anteprima assoluta sul noto canale tematico Syfy, che gareggia per qualità di messa in scena e sceneggiatura con le peggiori produzioni Asylum. Si paventa infatti in più occasioni nei novanta minuti di Zodiac - Il segno dell'apocalisse lo sprezzo del ridicolo, con situazioni via via sempre più assurde nella gestione del buon numero di personaggi principali ed effetti speciali di qualità oltre i livelli dell'imbarazzante: tornado, tsunami, pioggia di meteoriti, eruzioni solari e chi più ne ha più ne metta palesano infatti il ridottissimo budget e una pochezza estetica disarmante. Al netto di ogni falla dell'operazione va denotata anche la totale assenza del fattore ironia e, esclusa qualche sporadica citazione alla saga di Ritorno al futuro (e con lo stesso Christopher Lloyd quale guest star in un piccolo, seppur determinante, ruolo), le risate sono assolutamente involontarie di fronte alla pochezza dell'insieme. Riferimenti al complottismo, con l'agenzia governativa corrotta e un individuo antisistema vivente in un bunker comparente nel bel mezzo del nulla, la presenza del pianeta Nibiru e il collegamento tra i segni zodiacali e le varie catastrofi climatiche, con un finale "all'ultimo secondo" di rara idiozia, accompagnano così una narrazione in cui, per quasi un'ora, si assiste alla storia di due coppiette in fuga da gigantesche onde d'acqua o piogge di meteoriti, in una raccolta trash di eventi al di fuori di ogni logica.

Zodiac: Il segno dell'apocalisse Un anonimo cast, in cui si salva solo il breve cameo di Christopher Lloyd, è al centro di questo catastrofico/apocalittico prodotto per il piccolo schermo in cui la povertà dei mezzi è eguagliata dalle falle di una sceneggiatura forzata e ricca di spunti amalgamati alla rinfusa che tirano in ballo addirittura il fantomatico e leggendario pianeta Nibiru. Zodiac - Il segno dell'apocalisse ha inoltre il demerito di prendersi troppo sul serio, con un'autoironia pressoché assente tanto che nemmeno la dozzinalità degli effetti speciali riesce a strappare qualche involontaria risata.

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