Recensione X-Files - Voglio Crederci

Per scoprire la verità, devi crederci.

Recensione X-Files - Voglio Crederci
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Risposte insolute

Alieni dove siete finiti? E' questa la prima domanda che ci si pone di fronte al nuovo File X, giunto a distanza di sei anni dall'ultimo episodio televisivo della saga carteriana. Si attendevano risposte ai tanti quesiti lasciati in sospeso dopo la fine della nona stagione, e purtroppo il tutto è ancora stato lasciato insoluto. La nuova avventura della coppia Mulder - Scully è infatti del tutto scollegata dalla mitologia storica che per anni ha appassionato i fan in ogni parte del globo, ponendosi come un capitolo a se stante (opzione scelta, saggiamente o meno, per attirare nelle sale anche chi non fosse a conoscenza delle vicende precedenti), che ha però il merito di ricongiungerci con la coppia di agenti del mistero. L'attesa, spasmodica, della nuova creatura di Chris Carter (tornato per l'occasione dietro la macchina da presa) non ha però dato i frutti sperati, soprattutto visto l'incasso modesto rispetto alle aspettative. Chi sperava in un rilancio della serie rimarrà probabilmente deluso, ma questo sarebbe un fattore di poco conto se ci si trovasse comunque davanti a un buon film. Molte incognite e poche certezze, come nella migliore tradizione degli X-Files. Chissà se gli ultimi gossip riguardanti David "Fox" Duchovny, ricoverato recentemente in una clinica per curare la dipendenza dal sesso, riusciranno a incrementare ancora il marasma mediatico attorno alla pellicola.

Mulder e Scully sei anni dopo

Quando una loro agente sparisce in circostanze misteriose e Padre Joseph (Billy Connolly), ex prete condannato per pedofilia sostiene di avere delle visioni riguardanti la scomparsa della donna, l' FBI contatta Dana Scully (Gillian Anderson) ormai diventata un affermato medico, affinchè rintracci il suo ex-collega Fox Mulder (David Duchovny), che vive ormai isolato da anni. Le stranezze cominciano ad aumentare quando altre donne scompaiono per poi venire ritrovate letteralmente fatte a pezzi. Con l'aiuto dell'agente Dakota Whitney (Amanda Peet), Mulder e Scully cominciano a indagare, ma molte cose sono cambiate rispetto al passato. Dana infatti è stanca di correre dietro a fantasmi, e il suo unico scopo sembra quello di salvare un bambino considerato incurabile, nell'ospedale dove lavora. Mulder ritrova invece ritrova la sua ragione di vita, indagare nel mistero più oscuro. Tra incomprensioni, che comprendono anche la relazione sentimentale tra i due agenti, e paura, andranno alla ricerca della verità, che si rivela ben più agghiacciante di quanto pensavano all'inizio.

Improbabile mistero...

Un grosso buco nell'acqua.
Si può definire solo in questo modo il nuovo caso X. Del fascino della serie televisiva è rimasto praticamente poco o nulla, e ci si trova davanti a un film modesto, capace di deludere sia i fan storici che chi si trovi davanti per la prima volta alle vicende di Mulder e Scully. (De)merito di una sceneggiatura pasticciata, che finisce per mischiare soprannaturale e terreno, con un riferimento ai nuovi tipi di chirurgie che lascia basiti per l'assurdità del contesto. Se è vero che l'attinenza alla realtà non è mai stato uno dei punti cardine degli x-files, qui si supera veramente il limite e se non fosse per dei momenti a tratti disturbanti, verrebbe quasi da riderci sopra. Si nota un'involuzione preoccupante soprattutto per il personaggio di Scully, che ha perso buona parte del fascino che la caratterizzava in passato e con una connotazione drammatico-ospedaliera francamente noiosa e per niente adatta all'atmosfera del film. Il buon Fox invece, interpretato da un Duchovny in stato di grazia, rimane uno dei pochi motivi validi per consigliare la visione agli appassionati storici: è sempre lui, carico di battute al fulmicotone e con quel volto magnetico che cattura lo spettatore. Lo stesso, improvviso e assurdo perdono concesso dall'FBI all'agente Mulder è una mossa forzata, obbligata se vogliamo per permettere il ritorno della coppia storica, ma che poteva essere giostrata in maniera migliore. La relazione tra i due ex-colleghi è banalizzata e superficiale, con dialoghi al limite dello sbadiglio e chi si aspettava una torrida scena di sesso si dovrà accontentare di un bacio più che platonico. Vi è anche il ritorno di un personaggio storico della saga (che non sveleremo per non rovinarvi la sorpresa), ma anche qui appare più un contentino per i fan che veramente necessario agli esiti della vicenda. Un prodotto come X-Files, che ha sempre fatto della tensione un suo punto cardine, qui pecca in prevedibilità e non regala sussulti di sorta, nonostante l'inclinazione di thriller orrorifico.
Rimangono una fotografia più che buona, un comparto musicale discreto e una sottile e graffiante ironia che permea alcune scene, dovuta soprattutto ai dialoghi di Mulder.
Una delusione che comunque non fermerà i fan storici dalla visione (per cui rimane assolutamente obbligata nonostante tutto), ma che comunque colpisce per la perdita dell'anima e del feeling a cui ci avevano abituato Carter e co. negli anni passati. C'è da sperare che nel prossimo film, già nelle intenzioni di Carter e riguardante nuovamente la mitologia aliena, si ritrovi l'essenza più pura degli X-Files. Perchè anche gli appassionati più accaniti sono stanchi di aspettare la verità. Che, almeno questa volta, non è la fuori.

X-Files - Voglio Crederci X-Files voglio crederci delude le attese dei fan, da troppi anni in attesa di risposte, e difficilmente creerà una nuova schiera di neofiti. Si rivela un thriller dalla venature horrorifiche modesto e pasticciato, con una sceneggiatura (scritta per altro dalle due menti storiche, Carter e Spotnitz) debole e priva di quel feeling oscuro simbolo della serie. Duchovny è sempre lui e caratterizza ancora una volta perfettamente il buon Fox Mulder, la Anderson appare invece stanca e il personaggio di Scully perde molto del suo magnetismo. Chi è cresciuto a pane e x-files non può comunque esimiersi dalla visione, conscio però che probabilmente rimarrà deluso e insoddisfatto. Chi, invece, volesse avvicinarsi alla saga farebbe meglio a procurarsi la prima serie televisiva e cominciare il percorso da li. Ancor oggi resta un vero e proprio capolavoro del piccolo schermo.

5

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