Recensione Wolfhound - Un Eroe in Lotta per la Libertà

Un guerriero alla ricerca della vendetta in un fantasy "classico" made in Russia

Recensione Wolfhound - Un Eroe in Lotta per la Libertà
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Il cinema fantasy negli ultimi anni ha subito una tale inflazione da generare prodotti non propriamente indimenticabili. Come se il successo planetario della trilogia de Il Signore degli Anelli abbia suo malgrado generato una moda, che ha portato alla realizzazione di pellicole senz'anima, destinate a una facile commercializzazione e allo scopo di ottenere grandi introiti. Si sono saccheggiate saghe più o meno sconosciute, senza quasi mai rispettarne il senso primario, ma infarcendole di luoghi comuni e abbaglianti effetti speciali, in grado di attirare marmocchi e adolescenti pre-mestruati come il miele con l'orso. Ma si sa, Hollywood non è mai stata una macchina con grande cuore, bensì dotata di un immenso portafoglio. E il resto del mondo, sta forse imperterrito a guardare i "grandi" kolossal americani? Se da un lato a Oriente abbiamo un numero ben vasto di wu-xia-pian, di qualità spesso soddisfacente, altrove è ben difficile vedere film interessanti in carne e ossa. Lo stesso Luc Besson, per il suo Arthur e il popolo dei Minimei si è affidato all'animazione digitale. Allora dove cercare soluzioni ambiziose, che riescano comunque a garantire una qualità discreta? Un esempio recente è sicuramente la Russia, che dopo aver dato vita a geni assoluti della Settima Arte quali Tarkovskij e Sokurov, negli ultimi anni sembra aver ripreso un cammino cinematografico di livelli intensi. La trilogia de I Guardiani della Notte (ancora in fase di completamento) ha mostrato un forte coraggio propositivo, proponendo grandi effetti visivi, a una storia matura di stampo fantasy / fantascienza. Desta perciò curiosità l'uscita, sul suolo italico direttamente in versione home video, di un fantasy classico proveniente proprio dalle lande sovietiche, Wolfhound giunto da noi con il sottotitolo attira-masse Un Eroe in Lotta per la Libertà.

La tribù dei cani grigi viene sterminata da dei predoni senza scrupoli, assetati di sangue, comandati dal Cannibale. Sopravvive al massacro solo un bambino, che vede però morire davanti ai suoi occhi i genitori, per mano dello stesso Cannibale e di un misterioso uomo con un lupo tatuato sulla mano destra. Il giovane sopravvissuto viene condotto nelle miniere e marchiato come schiavo. Dopo molti anni, raggiunta l'età adulta, si ribella però ai suoi carcerieri e trova la libertà. Il suo nome è Wolfhound, e da lì inizierà la sua vendetta. Durante il suo cammino, incontrerà svariati personaggi, da un vecchio veggente cieco a una giovane schiava, fino a una splendida principessa. Quest'ultima lo condurrà involontariamente sulle tracce dell'uomo che uccise sua madre, la mano del lupo, chiamato Zadoora. Questi da anni ha perso il suo aspetto umano per godere di un potere demoniaco, ed è ora alla ricerca di un modo per risvegliare l'antica dea della distruzione. Necessita però di un sacrificio umano, proprio quello della principessa incontrata da Wolfhound. Il nostro eroe così ora si troverà immischiato in un conflitto più grande di lui, nel quale dei e uomini si troveranno fianco a fianco in una battaglia immane.

Il film

Chi ad una prima impressione poteva aspettarsi un prodotto di stampo televisivo, rimarrà sorpreso. Infatti Wolfhound, pur ricadendo in alcune, gravi banalità, è un prodotto più che onesto, che non si farà disprezzare dagli amanti del genere. Certo, non ci si trova davanti a un Signore degli Anelli di matrice slavonica, ma Wolfhound ha comunque delle buone carte da giocare. Tratto da una serie di libri di successo in Russia (autrice Mariya Semyonova), soffre una della sua maggiore pecche in fase di sceneggiatura. Non tanto per una storia, per quanto godibile di certo non originalissima, ma per il suo trasporto su celluloide, visto che molte situazioni sembrano fin troppo affrettate, e la caratterizzazione dei personaggi finisce per perderne. Per ciò che concerne invece i volti, abbiamo un protagonista (Aleksandr Bukharov) dotato di un buon carisma: classico eroe tutto d'un pezzo, che, pur nel suo ruolo apparentemente monocorde, disputa una buona prova, donando la giusta dose di pathos nelle scene di battaglia. Lo stesso si può dire per la principessa Elena (Oksana Akinshina), sensuale pur nella sua freddezza. Il resto del cast non convince invece del tutto, a cominciare dal veggente fino alla giovane schiava, personaggi più di contorno e mal usati. Nota di merito al simpatico pippistrello che accompagna Wolfhound, unico vero elemento "comico" della pellicola. Il cattivo, pur sempre nascosto da un'inquietante maschera, è una figura azzeccata, con un look mix tra Darth Vader e Predator in modalità fantasy, e con poteri sovrannaturali fascinosi anche se impiegati fin troppo sporadicamente. Gli effetti speciali hanno una qualità altalenante, si passa dalla prima, splendida, fuga dalla fortezza con i ponti infuocati, al finale epocale fin troppo ridicolo nella sua grossolana realizzazione. Realizzazione invece molto curata per ciò che riguarda i combattimenti, che pur senza veder mai scontri di massa in stile tolkeniano, raggiungono un buon livello di coinvolgimento. Fattore dovuto anche agli splendidi paesaggi nei quali è ambientato l'intero film, che vede immense foreste avvolte dalla nebbia, e montagne (qui in buona parte realizzate al computer, anche per il colpo di scena finale) imponenti.Il comparto musicale non si fa disprezzare, ed offre alcuni istanti di discreta immersione emotiva, come nel flashback che ci riporta alla ribellione di Wolfhound, accompagnato da una canzone che narra le sue gesta diventate leggenda. Non eccelso, Wolfhound paga soprattutto per dei vizi di trama e una perfomance tecnica incostante, ma agli amanti del genere sarà una gradita sorpresa.

Edizione Dvd

Giunto direttamente in Italia per la Medusa Home Video, paga un doppiaggio a corrente alternata, con alcune voci azzeccate (protagonista in primis), altre meno.L'audio, in Dolby Digital 5.1, è più che buono, e si riesce a districare bene anche nelle situazioni di maggior frastuono, grazie ad un suono pulito. Il video, widescreen anamorfico 2.40:1, ha un buono sviluppo cromatico, con un contrasto di eccellente qualità.Gli extra comprendono oltre mezz'ora di video sulle fasi realizzative del film, dagli effetti speciali ai costumi e alle scenografie, poi il trailer e le varie informazioni sul cast.

Wolfhound - Un Eroe in Lotta per la Libertà Un fantasy di stampo classico proveniente dalla Russia. Si ha l'impressione che non tutto sia andato per il verso giusto, ma è innegabile che la pellicola abbia dei buoni momenti, e con un po' di cura in più si sarebbe potuta annoverare tra i "nuovi" classici del genere. Allo stato attuale Wolfhound è comunque salvabile, e dimostra ancor più il coraggio propositivo del nuovo cinema sovietico. Coraggio che, qui in Italia, neppure ci sogniamo.

6.5

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