Recensione What is Left

Gustav Hofer e Luca Ragazzi in un altro viaggio nell'Italia del nostro (s)contento

Recensione What is Left
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Gustav Hofer e Luca Ragazzi li avevamo incontrati per la prima volta nel 2007 con Improvvisamente, l'inverno scorso, e poi di nuovo nel 2011 con Italy, Love It Or Leave It. Oggi, a distanza di 6 anni da quel primo lavoro documentaristico costruito attorno ai famosi DICO e a due anni dalla giocosa riflessione su un'Italia da amare - o lasciare, i due giovani (ma neanche più tanto) compagni di vita e di lavoro tornano sul grande schermo per dibattere, ragionare su un'altra spinosa 'questione' del nostro beneamato Paese: la sinistra italiana. Ancora una volta immersa in un'ironia che nasce dalla cornice quotidiana di una comune coppia alle prese con sé stessa, What is Left sfrutta il gioco di parole del titolo per domandarsi cosa sia (oggi) la sinistra italiana e cosa ne sia realmente rimasto dopo una lunga serie di sconfitte e/o incompiute vittorie. Attraverso un parallelo che mostra come dal PCI in avanti lo schieramento di sinistra abbia fatto combaciare la progressiva scomparsa della parola sinistra dal nome del partito (attuale PD) al lento eclissarsi dei valori di sinistra tout court, Hofer e Ragazzi (rispettivamente un altoatesino e un romano doc) illustrano le vicende elettorali del 2013 come compendio della situazione attuale della sinistra italiana. Le alte possibilità di vittoria, poi l'avvento di Grillo nella sua ‘urlata voglia' di rappresentare qualcos'altro (qualcosa al di sopra degli schieramenti), poi ancora l'inaspettata (o forse naturale) rimonta di Berlusconi e infine la realtà di un turnout elettorale che non ha fornito (di fatto) vincitori né vinti, ma solo l'ennesimo vuoto politico, sintomo e conseguenza dello stato confusionale di una società in preda alla crisi, non solo economica ma soprattutto dei valori, delle ideologie, della voglia di credere in qualcosa.

Tra res pubblica e res privatae

Tra un caffè da preparare, una colazione con quotidiano alla mano e i classici battibecchi propri della coppia (affiatata) di lunga data, What is Left tenta di integrare la dimensione politica nel contesto quotidiano mostrando tutte le difficoltà dell'impresa, e come la graduale perdita d'interesse nei confronti della res pubblica da una parte e crescita dell'interesse singolo/privato dall'altro abbia di fatto snaturato le ragioni della politica (e dunque della sinistra) oggi. Poggiati su uno struttura pseudo-documentaristica, gli escamotage registici sono plurimi, a partire dal simpatico quiz dove Hofer e Ragazzi (i prossimi - a detta della conduttrice - a confrontarsi nello studio dovrebbero essere niente meno che Renzi e Obama) si cimentano nel rispondere a domande di comune buon senso che dovrebbero indicare la propensione a destra o sinistra del loro pensiero. A colorare il punto di vista dell'opera intervengono poi le idiosincrasie e la diversità nel percepire il mondo circostante proprie dei due autori/protagonisti. Perché se il placido Gustav nato nella tranquille lande altoatesine appare più moderato nella sua voglia di comprendere ed essere rappresentato, è il critico (spesso cinico) Luca a evidenziare con foga maggiore le contraddizioni della sinistra (ma più in generale della società italiana). "Ci siamo fidati di un venditore porta a porta e ora di un comico" sarà la sua tragi-comica esclamazione di fronte ai risultati delle ultime elezioni politiche. Infine, What is Left si rivela un'opera dinamica che si muove tra l'interno (la casa dei registi e le loro riflessioni più o meno quotidiane) e l'esterno (le interviste a esponenti, conoscitori o amanti della politica tra cui Fabrizio Barca, Celeste Costantino, Alessandro Di Battista, Dario Franceschini, Enzo Lattuca, Tomaso Montanari, Stefano Rodotà) senza mai assumere (o indicare) una posizione, restando piuttosto una panoramica tragicomica e piuttosto neutrale sulla nostra politica - e società - oggi.

What is Left Ancora Insieme (nella vita così come nel lavoro) i documentaristi Gustav Hofer e Luca Ragazzi realizzano un altro viaggio all’interno del Paese Italia. E dunque tra divertenti sketch che alternano vita privata a vita pubblica e con la voce narrante di Lucia Mascino, Gustav e Luca raccolgono riflessioni, aneddoti, pensieri che oggi tracciano la (confusa) fisionomia della sinistra italiana. Alla domanda cosa sia realmente e come venga realmente percepita questa nostra sinistra oggi (intesa soprattutto come politica), ovviamente, non viene data alcuna risposta, ma continuare a domandarselo (ci dice What is Left) è cosa buona e giusta.

6.5

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