Recensione What If

Daniel Radcliffe, reduce da una relazione finita male, diventa il miglior amico di Zoe Kazan, fidanzata da cinque anni, in What If, ispirata e coinvolgente commedia romantica diretta nel 2013 da Michael Dowsen.

Recensione What If
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Il giovane Wallace, uscito da oltre un anno dalla sua ultima relazione (terminata dopo il tradimento della sua allora girlfriend), è pronto a ritornare infine alla vita sociale. Invitato ad una festa organizzata dal suo migliore amico Allan, conosce la di lui cugina Chantry. I due sembrano subito entrare in sintonia ma, mentre Wallace accompagna la ragazza a casa, scopre che lei è già fidanzata da cinque anni. I due si incontrano casualmente dopo alcuni giorni al di fuori di una sala cinematografica, e da lì diventano inseparabili, in un rapporto di tenera e platonica amicizia. Col passare del tempo però Wallace comincia a covare qualcosa di più nei confronti di Chantry, nascondendo i suoi reali sentimenti per il timore di rovinare il loro rapporto. Quando il compagno di Chantry deve trasferirsi per lavoro sei mesi in Irlanda, la loro relazione (spinta anche da Allan, nel frattempo sposatosi con la bionda Nicole), sembra sempre sul punto di potersi concretizzare ma il ragazzo non trova ancora il coraggio di dichiararsi.

A come amicizia, A come amore

E' certamente difficile aggiungere qualcosa di nuovo in un filone inflazionato come la commedia romantica, e il regista Michael Dowse, alla sua sesta prova dietro la macchina da presa, opta saggiamente per una narrazione volutamente non priva di stereotipi preferendo far fuoriuscire la sincerità degli eventi. "La regola dell'amico non sbaglia mai", cantavano gli 883, e questa frase ben si adatta a riassumere la vicenda di What If (conosciuto anche con il titolo The F word) in una sola frase: il rapporto che si evolve progressivamente tra i due protagonisti è infatti prevedibile ma non per questo incapace di emozionare a più riprese, complice anche l'incredibile alchimia tra Daniel Radcliffe e Zoe Kazan, perfetti interpreti di questo possibile amore in divenire. Paragonato per il tocco delicato e spigliato ad un cult relativamente recente come 500 giorni insieme (2009), il film è prima di tutto un esempio lampante di ottima scrittura (non a caso la sceneggiatura era nella Black List del 2008), con dialoghi veloci e credibili che, complici le curate caratterizzazioni di tutti i personaggi (comprimari inclusi, e Allan ha il dinoccolato fisico di un ottimo Adam "Kylo Ren" Driver), donano al racconto un sapore di romantica verosimiglianza. Con una colonna sonora ad hoc mai invasiva, ma anzi sempre puntuale nell'accompagnare la tensione introspettiva degli eventi, e una regia che gestisce con tocchi lievi e mai retorici la costruzione della possibile love story, i novanta minuti di visione scorrono con una piacevolezza invidiabile, tanto che anche lo scontato colpo di scena finale si rivela dolcemente familiare nella sua classicità.

What If Commedia romantica basata sulla regola dell'amico e infarcita di tutti i prevedibili risvolti del genere, What If non cerca l'originalità ma anzi sfrutta gli stereotipi per favorire una coinvolgente empatia emotiva in grado di conquistare senza colpi bassi di sorta. Scritto magnificamente, il sesto film di Michael Dowse brilla nella ricostruzione filmica di un universo giovanile vivo e pulsante, con dialoghi credibili ed ispirati che la strepitosa alchimia tra Daniel Radcliffe e Zoe Kazan riesce a rendere ancor più soavi in una narrazione che, proprio nel suo ripercorrere strade già tracciate, si fa romantica incarnazione di situazioni che, nel bene e nel male e con le dovute differenze, sono in molti ad avere vissuto in prima persona.

7.5

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