We Are X, la recensione del documentario sugli X-Japan

Yoshiki e gli altri membri degli X-Japan si mettono a nudo in questo documentario incentrato sul passato, presente e futuro della band nipponica.

We Are X, la recensione del documentario sugli X-Japan
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"Se gli X-Japan venissero dall'America o dal Regno Unito, e cantassero in lingua inglese, potrebbero essere la più grande band nel mondo intero": parola di Gene Simmons, icona dei KISS, che compare tra gli intervistati di questo documentario dedicato alla storica band nipponica e incentrato in particolar modo sulla figura di Yoshiki, vero e proprio leader del gruppo. Un progetto coltivato da tempo e che segna il definitivo ritorno della band, "ambientato" nei giorni che precedettero il concerto del 2014 al Madison Square Garden. Un'operazione certamente commemorativa e celebrativa quella messa in campo dal regista Stephen Kijak che si propone più come vero e proprio omaggio per i fan che come veicolo per i neofiti di scoprire il passato e presente musicale, visto che le canzoni seppur presenti in più passaggi non dominano i novanta minuti di visione lasciando maggior spazio alla vicende personali e al percorso ultradecennale dei Nostri.

Un corpo, un destino

In We are X vengono infatti trattati temi molto complessi e spinosi quali la morte, il suicidio e la sofferenza (psicologica e fisica, con le condizioni di salute che risentono di gravi problemi dovuti alle energie spese sul palco), ripercorrendo i passaggi chiave di una carriera leggendaria che ha permesso agli X-Japan di assurgere a band di culto anche al di fuori dei confini nazionali, come dimostra l'eterogenea folla di fan adoranti in attesa del nuovo concerto. Il regista ci trasporta così nel backstage dell'evento, nei giorni dell'attesa, mettendo a nudo i membri del gruppo concentrandosi soprattutto sulla figura di uno Yoshiki (compositore, batterista e pianista) a ruota libera che si mette letteralmente a nudo nel parlare della morte del padre e di come la musica l'abbia salvato dal suicidio, sorte invece toccata all'iconico chitarrista hide e all'ex bassista Taiji: non sono pochi i momenti in cui l'artista cede alla commozione durante le domande, creando un sincero rapporto empatico con lo spettatore. Un altro dei temi cardine dei novanta minuti di visione è il legame fraterno con il cantante Toshi, che alla fine degli anni '90 si spezzò (causando lo scioglimento) fino al più recente riavvicinamento. Il tutto vive di un'equilibrata coesione tra presente e passato, con numerosi filmati di repertorio che riportano ai momenti sia spensierati che drammatici vissuti dai componenti e al loro stato di celebrità in patria, con orde di fan adoranti pronti a tutti pur di incontrare i loro idoli. Dal look punk e colorato degli esordi, sempre sopra le righe, a quello più sobrio odierno, il j-rock / heavy metal (o meglio dire visual kei) suonato dalla band, con sonorità malinconiche e aggressive al contempo, vive di sussulti nelle esibizioni di pezzi come Rusty Nail, My Jade, Born to be free, La Venus, Endless rain e Art of life (oltre trenta minuti interamente in lingua inglese) e la costanze presenza di star della musica o dello show business, dal già citato Simmons a Stan Lee, da Marilyn Manson a decine di band giapponesi influenzate dal loro sound, garantiscono varietà e aiutano a comprendere come questo sound così unico abbia abbattuto ogni genere di barriera.

We Are X C'è stato un prima e un dopo X-Japan nel mondo della musica giapponese e questo documentario incentrato sulla storica band (ed in particolare sul leader Yoshiki) dipinge un ritratto a tutto tondo della carriera e dell'importanza che i Nostri hanno raggiunto anche al di fuori dai confini nazionali. We are X è un documentario a tema atipico che ci mostra pubblico e privato con toccante umanità, scavando in pagine dolorose e mai rimosse tra filmati di repertorio e interviste ai membri o personalità "fan" di spicco, lasciando alle splendide canzoni del gruppo un più breve ma pur sempre incisivo sottofondo musicale per raccontare prima di tutto il percorso umano di una band con milioni di seguaci in tutto il mondo.

7.5

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