Recensione Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein

Conosciamo tutti la storia di Frankenstein... o forse no? La nuova versione, con protagonisti James McAvoy e Daniel Radcliffe nei panni dello scienziato e del suo assistente Igor, ci racconta una nuova versione dei fatti.

Recensione Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein
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Conosciamo tutti la storia: uno scienziato preso dal delirio di onnipotenza, un inquietante assistente fedele al suo padrone e una Creatura creata a partire da materia morta, senza un posto nel mondo. Eppure c'è sempre qualche aspetto nuovo da narrare, qualche dettaglio tralasciato altrove, qualche situazione che merita attenzione. In Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein assistiamo non solo alla creazione del cosiddetto Mostro di Frankenstein ma anche al rapporto tra l'incredibile artefice del "mostro" e il suo assistente, Igor. Salvato da una vita di derisioni e soprusi al servizio di un circo e piazzato in un laboratorio che potesse sfruttare le sue naturali inclinazioni per la scienza e la chirurgia, Igor è in debito di riconoscenza col giovane e visionario genio Victor Frankenstein, che è al lavoro su un ambizioso progetto volto a sovvertire l'ordine delle cose, invertendo il processo vita-morte a piacimento...

La vita è temporanea... perché non dovrebbe esserlo anche la morte?

Sono passati quasi duecento anni da Frankenstein, o il moderno Prometeo, e il romanzo di Mary Shelley continua a essere parte fondante e indelebile della fiction moderna. Il cosiddetto Mostro di Frankenstein è stato una delle prime creature mostruose del cinema, emblematica nei campi della fantascienza e dell'orrore, e ancora oggi continuano a uscire nuove interpretazioni del personaggio e della sua storia. Una delle più recenti è proprio Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein, film diretto dallo spesso sottovalutato Paul McGuigan (regista, tra gli altri, di Slevin - Patto criminale) e dotato di un ottimo cast all-british, tra cui chiaramente spiccano i due protagonisti James McAvoy e Daniel Radcliffe.

Un'accoppiata bizzarra sulla carta, e che invece funziona bene all'atto pratico: e se Frankenstein tiene fede alla sua nomea, pur con un background non particolarmente originale ma sentito e sensato e con un paio di intuizioni interessanti sfoggiate qua e là, è l'Igor di Radcliffe a (so)reggere il film fin dalle fondamenta, con una riscrittura/reinvenzione del personaggio ad opera di Max Landis, che rielabora una figura inesistente nel racconto originale ma oramai sedimentata nell'immaginario comune tramite il cinema.
Il rapporto tra i due personaggi risulta simbolico e ben rappresentato, risultando il cuore del racconto, e in sostanza anche l'unica parentesi ben approfondita: purtroppo tutti gli altri personaggi avrebbero meritato di essere esplorati di più, ma lo spettatore si ritrova costretto spesso a riempire la loro figura con la sua immaginazione. Non necessariamente un difetto, ma la vicenda ha premesse di respiro ben più ampio per poter essere raccontata efficacemente in meno di due ore: probabilmente, per questo progetto, una serie tv avrebbe funzionato molto meglio.

Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein è un film interessante e anche piacevole, con qualche buona idea alla base e una iconografia d'altri tempi ben strutturata. Purtroppo, a dispetto di una buona introspezione dei due protagonisti, tutto il resto appare un po' sullo sfondo e poco approfondito, colpevole anche una certa frettolosità nel portare avanti la vicenda, ulteriormente penalizzata da un montaggio non all'altezza. Resta un'occasione mancata, ma merita sicuramente la possibilità di una visione.

6.5

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