Recensione Vicky il vichingo

Tornano le spericolate e divertenti avventure del più piccolo, ma geniale, dei vichinghi!

Recensione Vicky il vichingo
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Mille anni fa, nel piccolo villaggio di Flake, viveva una allegra e laboriosa comunità di orgogliosi vichinghi. Mentre i maschi adulti seminavano il terrore nei mari del Nord, donne e bambini li aspettavano a casa per festeggiare i loro ricchi bottini. Tra di loro vi era Vicky, il piccolo ma ingegnoso figlio del capo villaggio, che preferiva usare l'intelligenza, piuttosto che la forza bruta. Se da un lato la cosa faceva disperare il padre, desideroso di avere un figlio valoroso, più che intelligente, dall'altro l'astuzia del ragazzino riusciva sistematicamente a cavare d'impaccio anche gli adulti dalle più bizzarre situazioni, rendendolo lo stravagante e amatissimo “ciclone umano” del villaggio, anche in virtù degli strampalati, e a volte spericolati, esperimenti a cui dava adito. Proprio durante il rovinoso collaudo di un marchingegno volante Vicky rimane provvidenzialmente impigliato su di un albero, mentre tutti gli altri bimbi del villaggio vengono rapiti. Una spedizione di salvataggio viene rapidamente approntata, ma senza il fondamentale apporto dell'ingegnoso Vicky il vichingo i nerboruti adulti non andranno molto lontano: nella vita non si risolve tutto coi muscoli!

Piccolo, geniale Vicky

L'adorabile Vicky, protagonista dei racconti scritti dallo svedese Runer Jonsson ormai cinquant'anni fa, torna periodicamente a catturare il pubblico infantile tramite nuove diramazioni animate o cinematografiche. I trenta-quarantenni di oggi ricordano ancora con affetto la prima serie animata di produzione nippo-animata degli anni '70, mentre i più piccoli stanno rivivendo le sue avventure grazie alla versione in CG del 2013 attualmente in onda anche nel nostro paese: e cavalcando l'onda del successo dei cinecomic tratti dai cartoni animati “storici” ecco arrivare un'altra proiezione evento targata NEXO Digital, che porta al cinema la versione live action del personaggio questo fine settimana dopo l'anteprima al Roma Fiction Fest dello scorso settembre e una prima, timida apparizione al Fiuggi Family Festival oramai quattro anni fa.
Certo, c'è appunto da dire che il film, in realtà, non è proprio recentissimo, dato che risale al 2009 e nel frattempo ha avuto anche un sequel, ma le storie per ragazzi, del resto, non invecchiano mai e questo recupero arriva graditissimo dato che si tratta di una pellicola davvero godibile e ben realizzata, divertente non solo per il pubblico più giovane ma in grado di far sorridere anche i grandi in più di un'occasione, dato l'humour ben dosato e la simpatia dei bravi attori protagonisti.

Vicky il vichingo Quello che poteva sembrare un ripescaggio fuori tempo massimo, in realtà, si riconferma (anche a distanza di anni dalla sua uscita originale) un buon prodotto per il pubblico in età scolare con il pregio di non far sbadigliare gli accompagnatori adulti: nonostante Vicky il Vichingo si rifaccia (in maniera molto fedele) alla controparte cartacea e animata, il riferimento filmico è chiaramente la versione live action dei vari Asterix. Il regista Michael Herbig, infatti, è anche attore e quel che ha imparato sul set di Asterix alle Olimpiadi gli è stato chiaramente di fondamentale aiuto per rendere al meglio le avventure del piccolo ma geniale vichingo sul grande schermo. Risate, avventura e un pizzico di edutainment, dunque, per un film consigliatissimo per una visione disimpegnata per tutta la famiglia.

6.5

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