Viaggio nell'Isola Misteriosa, recensione del film con Dwayne Johnson

Il sequel di Viaggio al centro della Terra 3D con "la roccia" Dwayne Johnson: la recensione di Viaggio nell'Isola Misteriosa.

Viaggio nell'Isola Misteriosa, recensione del film con Dwayne Johnson
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Fu nel Gennaio del 2009 che 01 distribution lanciò nelle nostre sale Viaggio al centro della Terra 3D di Eric Brevig, primo lungometraggio narrativo a sfruttare il Fusion System, attrezzatura di ripresa all'avanguardia che, sviluppata da James Cameron e dal direttore della fotografia Vince Pace, comprende due cineprese 3D ad alta risoluzione montate una vicino all'altra per simulare l'occhio destro e sinistro dello spettatore, riuscendo a replicare la visione umana in maniera migliore di quanto fatto in qualsiasi altro film fino ad allora.
Una fanta-pellicola che, ovviamente ispirata al celebre romanzo di Jules Verne, vedeva finire nell'insolito regno sotto la superficie terrestre il visionario scienziato Trevor Anderson, con le fattezze del Brendan Fraser della serie La mummia, suo nipote Sean alias Josh"Un ponte per Terabithia"Hutcherson e l'affascinante guida Hannah, interpretata dalla Anita Briem poi rivista in Dylan Dog-Il film (2011).
Una fanta-pellicola senza infamia e senza lode che, tra piranha volanti, piante carnivore, rocce magnetiche e perfino una vertiginosa corsa sui carrelli in stile Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), individuava il suo principale motivo d'interesse, in fin dei conti, nell'allora innovativo sistema di visione tridimensionale, in seguito divenuto quasi una costante del cinema d'intrattenimento (e non solo).

Indiana Johnson

Fan del film, Brad Peyton, responsabile di Cani & gatti-La vendetta di Kitty (2010), ne cura questo sequel - distribuito da Warner Bros Pictures Italia - rivolgendosi nuovamente al Cameron Pace Group per le strategie e l'equipaggiamento necessario a cogliere la profondità e le dimensioni da ottenere in una gamma di ambienti del mondo reale.
Sequel che parte dal momento in cui Sean, ormai diciassettenne, riceve una richiesta di soccorso in codice da una misteriosa isola che non dovrebbe esistere, coinvolgendo nel viaggio che lo porterà nel Pacifico meridionale, nel tentativo di risalire all'autore del messaggio, il marito della madre, Hank, veterano della marina militare cui concede anima e corpo Dwayne Johnson.
Già, perché, fuori Fraser, è proprio il protagonista de Il Re Scorpione (2002) ad affiancare il giovane avventuriero tra vulcani e montagne d'oro, insieme al pilota di elicottero Gabato alias Luis"Terapia d'urto"Guzmán e a sua figlia Kailani, con il volto della Vanessa Hudgens dei tre High school musical.

Tutti Jules per Terra

E, nei panni del nonno del protagonista, sorta di anziano Indiana Jones, abbiamo Michael Caine nel corso dell'oltre ora e mezza di visione i cui avvenimenti non s'spirano soltanto ai romanzi di Verne L'isola misteriosa e Ventimila leghe sotto i mari, ma anche a L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
Avvenimenti che, partendo dal fatto che lo splendido posto esplorato sia caratterizzato da fauna che ha invertito le proprie dimensioni, tra elefanti grandi come cagnolini ed enormi farfalle e formiche, includono una fuga nella foresta da una gigantesca lucertola e una volata a bordo di grosse api.
Tutte situazioni volte al facile divertimento, ma anche a contornare il progressivo sviluppo del rapporto padre-figlio tra Sean e Hank, il quale si cimenta, inoltre, nell'esilarante danza pettorale dell'amore (!!!) e in una personale rilettura di What a wonderful world di Louis Armstrong (sequenza che, francamente, potevano anche risparmiarci).
Fino all'incontro subacqueo con una pericolosa mega-murena, al servizio di un veloce e sufficientemente coinvolgente spettacolo che da un lato ricorda le avventure su celluloide degli anni Ottanta in stile I Goonies (1985), dall'altro - soprattutto a causa delle molte creature presenti - tutta quella vecchia produzione cinematografica che sfruttava gli effetti in stop motion del grande Ray Harryhausen, oggi sostituiti dall'immancabile computer graphic.
Mentre il 3D, come avvenuto nel capostipite, sembra funzionare a dovere, conferendo l'impressione che gli oggetti lanciati contro l'obiettivo di ripresa arrivino veramente vicino agli occhi dello spettatore.

Viaggio nell'Isola Misteriosa A quattro anni da Viaggio al centro della Terra 3D (2008) di Eric Brevig, Brad Peyton - regista di Cani & gatti-La vendetta di Kitty (2010) - ne firma questo sequel che, però, del cast originale vede tornare in scena soltanto Josh Hutcherson, di nuovo nei panni del giovane Sean Anderson. Accanto a lui, Dwayne Johnson, Luis Guzmán e Vanessa Hudgens, al servizio di una nuova avventura ricca di effetti speciali che non sembra più attingere soltanto dalle pagine di Jules Verne, ma anche da quelle di Robert Louis Stevenson e Jonathan Swift. Quindi, con il 3D che funziona a dovere e un pizzico d’ironia destinata a tutta la famiglia, una seconda puntata che, a differenza della prima, tutt’altro che distante da certe vecchie pellicole targate Disney, sembra avvicinarsi maggiormente al cinema di genere, complice l’abbondanza di grosse creature coinvolte. Risultando, forse, anche superiore rispetto al capostipite, pur rimanendo dalle parti del prodotto facile e veloce la cui sceneggiatura è poco più che un pretesto.

6

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