Vendetta e redenzione, la recensione del film con Jean-Claude Van Damme

Una piccola cittadina nel deserto diventa luogo della resa dei conti tra uno sceriffo vittima d'amnesia e un gruppo di rapinatori appena uscito di galera.

Vendetta e redenzione, la recensione del film con Jean-Claude Van Damme
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Cinque individui mascherati rapinano un casinò di Las Vegas, racimolando un bottino di dieci milioni di dollari. Durante la fuga le cose non vanno però come previsto e quattro di loro vengono catturati, mentre il quinto, colpito alla testa da un proiettile, viene dato per morto. Dieci anni dopo aver scontato la condanna i membri della banda, ora liberi, si mettono sulle tracce dell'ex complice, in realtà sopravvissuto alla ferita, grazie al provvidenziale intervento di un medico locale.
L'uomo ha però perso la memoria ed ha assunto una nuova identità, diventando lo sceriffo della piccola cittadina di Baker, e complice l'amnesia è ignaro di dove si nascondano i soldi. In Vendetta e redenzione il piccolo e desolato centro abitato si trasformerà così nel luogo della resa dei conti tra gli ex-compagni di un tempo.

Ultima notte a Baker

Una piccola cittadina nel bel mezzo del nulla, luogo desolato che non offre speranze ai giovani e dove le giornate si spengono l'una dopo l'altra al bar locale senza che nulla di nuovo scalfisca la routine, è il palcoscenico ideale per una storia di rancori e segreti sepolti nel passato, pronti ad esplodere da un giorno all'altro. Il regista Keith Parmer, anche autore della sceneggiatura, è ben conscio del fascino dell'ambientazione e sa come gestire le linee guida di un western moderno, tra saloon e aridi paesaggi desertici, dando vita ad un discreto numero di figure di contorno che rendono ancora più caratteristico l'insieme; non si dimostra però altrettanto abile nell'amalgamare le tematiche gangsteristiche e l'insistito accento sulla diversità tra il gruppo di villain, sulla carta esplosivo per dinamiche più sfumate della media, finisce per dar luogo a situazioni poco verosimili nel procedere degli eventi. Vendetta e redenzione ha i suoi momenti, con situazioni di stallo e duelli all'ultimo sangue discretamente coinvolgenti, ma non possiede una coesione narrativa in grado di sorreggere pienamente i novanta minuti di visione, tanto che i tempi morti fanno ben presto capolino qua e là a rovinare una vicenda potenzialmente interessante.
L'amnesia del protagonista, il codice d'onore tenuto da alcuni dei criminali, gelosie e tradimenti sono così amalgamati alla rinfusa in una struttura le cui alte ambizioni non vengono supportate dalla relativa messa in scena. Jean-Claude Van Damme è presente nell'incisivo ruolo di uno dei rapinatori a caccia del denaro ma il vero protagonista è lo sceriffo senza pistola di Lennie James, la nota più positiva di un cast complessivamente altalenante che include anche la guest-star Alfred Molina.

Vendetta e redenzione Una piccola cittadina del deserto, uno sceriffo vittima di amnesia e abituato a girare senza pistola e un gruppo di rapinatori, appena usciti di galera, pronti a scatenare l'inferno per recuperare un ingente gruzzolo svanito nel nulla dieci anni prima: Vendetta e redenzione è un action-western moderno che convince per l'ambientazione e una manciata di sequenze più che avvincenti, ma si perde al contempo in ingenuità e forzature narrative che tolgono verosimiglianza e ritmo all'insieme. Il film andrà in onda stasera, giovedì 31 maggio, alle 21.15 su CIELO.

5.5

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