Tratto dall'omonimo romanzo di Sue Hecker, sembra proprio che I vantaggi del tradimento (O lado bom de ser traída, in lingua originale) stia lentamente conquistando l'attenzione del pubblico generalista su Netflix. Si tratta di un film brasiliano arrivato in catalogo il 25 ottobre 2023, che mescola elementi provenienti dalle storie più rosa che ci siano, con un thriller di matrice criminale che aspetta solamente di essere svelato (e non perdete i film Netflix di novembre 2023).
Fin dai primissimi annunci relativi a questa pellicola, l'identità fondamentale di una storia dai tratti ombrosi aveva già fatto capolino da dietro l'angolo, muovendosi di pari passo con un'anima fortemente erotica e predominante su tutto il resto, pronta ad ammaliare e trasportare il pubblico casalingo in una spirale di sesso, desiderio, tradimenti e una violenza sottocutanea pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Quali saranno le sensazioni che questo film ci ha suscitato? Saranno coerenti con le immagini di presentazione? Scopriamolo insieme.
I vantaggi del tradimento: amore, desiderio e una motocicletta
L'anima leggera de I vantaggi del tradimento si può scorgere fin dalla primissima sequenza che apre gli eventi. Una donna e un uomo sfrecciano nella notte sulle loro velocissime motociclette, l'aria è densa di pericolo e qualcos'altro, e quando lui perde il controllo del mezzo, l'unica soluzione possibile sembra quella di tornare al garage per curarsi le ferite.
I cliché da romanzetto rosa in apertura possono tranquillamente essere presi sia come modello che come chiave di lettura dell'intera narrazione della pellicola, impegnata principalmente a giocare con stereotipi di ogni tipo, mescolandoli in un intreccio svogliato che non porta mai da nessuna parte. Al centro de I vantaggi del tradimento troviamo, quindi, la storia di Barbara "Babi"Nucci (Giovanna Lancellotti), una donna in carriera in procinto di sposarsi e sistemarsi con Caio (Micael Borges); entrambi sono molto innamorati e la loro situazione economica e sentimentale è delle più propizie per un salto del genere.
Tutto volge in negativo, però, quando lei scopre un lungo tradimento di lui alle sue spalle, evento che innescherà gli sviluppi narrativi principali della pellicola, spingendo Babi su un percorso che la costringerà a superare questo dolore, aiutata dal fortuito incontro con Marco (Leandro Lima), un giudice dalla bellezza disarmante di cui s'invaghisce, leggendo in lui qualcosa di profondamente personale e intimo. In parallelo Babi viene seguita e tormentata da qualcuno che sembra conoscerla molto bene, avendola scelta come bersaglio di un'ossessione che non trova alcuna spiegazione nel quotidiano vissuto della ragazza.
I vantaggi del tradimento, quindi, oscilla continuamente tra quello che Babi prova e vuole provare, lasciandosi trascinare dalle sensazioni personali, e una sorta di "thriller aziendale" che muove lentamente i suoi meccanismi dietro alle lunghe, ripetitive e vuote sequenze erotiche che accompagnano l'intera narrazione, sperando di intrattenere in qualche modo. L'intero racconto è caratterizzato, infatti, da una serie di dettagli apparentemente insignificanti astutamente utilizzati per giustificare le forzature troppo evidenti nei momenti più action del film, fin troppo concentrato nel basare il suo potenziale sulla carica erotica dei protagonisti, piuttosto che su tutto il resto.
Cosa c'è oltre il sesso?
Come anticipato sopra, quasi tutto l'interesse nei confronti de I vantaggi del tradimento viene ispirato sia dalle sequenze specificamente sensuali che dalla scelta dei protagonisti (tutti bellissimi) e dai rapporti che costruiscono mano a mano che si avanza verso il finale.
La cura nella scrittura, purtroppo, lascia il tempo che trova, imbastendo una sceneggiatura con dialoghi triti e ritriti, frasi a effetto funzionali soltanto all'erotismo di fondo, e momenti del tutto fuori contesto in cui la situazione in corso passa dalla serietà iniziale per poi naufragare facilmente nella dimensione dell'assurdo totalmente ingiustificato.

Babi deve affrontare un tradimento non semplice da digerire, subito dall'uomo che ama e con cui avrebbe voluto passare il resto della sua vita. La sua esistenza cambia all'improvviso, optando per una reazione forte e diretta, canalizzata da un nuovo istinto sentimentale che trova presto posto nella sua vita. Insieme a lei abbiamo un gruppetto di personaggi secondari piuttosto dimenticabili (la migliore amica Patty, interpretata da Camilla de Lucas, ne è un esempio palese) capaci solamente di qualche gag e scenetta leggera con l'unico scopo d'infoltire la credibilità del contorno narrativo, giocando con un mistero piuttosto prevedibile nella sua interezza e facilmente leggibile fin dall'inizio. Anche laddove avrebbe potuto risultare interessante, questo film non riesce ad avere il mordente necessario, oltre alle varie parentesi erotiche, per costruire un contesto narrativo funzionale a tutto il resto e in grado di raccontare qualcosa riferendosi ai propri protagonisti.
Il gioco dell'inseguimento e del corteggiamento occupa fin troppo spazio in una storia dagli sviluppi rosa del tutto casuali e anche forzati in alcuni casi. Niente sembra funzionare al cento percento ne I vantaggi del tradimento, canalizzando l'attenzione dei suoi spettatori più sugli aspetti erotici (relativamente banali e inutili in alcuni frangenti) che sulla narrazione di fondo, a volte troppo secondaria rispetto a tutto il resto. Preso come film rosa e basta, invece, la pellicola si comporta abbastanza bene, lavorando sull'estetica generale pure in termini di scenografia, e impegnando tutte le sue energie per intrattenere attraverso la bellezza e la passionalità degli interpreti coinvolti, cercando di sopperire alla povertà di contenuti generale con un piglio sensualmente invasivo dall'inizio alla fine.
E quindi?
I vantaggi del tradimento è un film che non riesce mai a trovare la propria identità definitiva sul piccolo schermo, muovendosi continuamente tra una serie di trovate trite e ritrite, e il desiderio recondito di conquistare con la sensualità fine a se stessa dei suoi interpreti principali. Tutto si riduce a un susseguirsi di eventi casuali in cui la prevedibilità cancella fin subito gli intenti narrativi e thriller dell'intreccio, banalizzando anche quel poco di narrazione proposta agli spettatori casalinghi.

Il flusso erotico di fondo è l'unico elemento studiato un minimo, dal punto di vista formale, restituendo sensazioni contrastanti ma sempre e comunque vicine a un'identità più musicale che cinematografica, optando per un approccio figurativo abbastanza dimenticabile e senza alcuno spunto interessante.
La scarsa voglia di approfondire gli elementi thriller è palpabile fin da subito (un thriller infiocchettato a modo lo abbiamo affrontato, ad esempio, nella nostra recensione di L'ultima notte di Amore), traslando la più semplice idea in forzature e momenti superficiali incapaci di alimentare l'interesse e annacquando il flusso degli eventi.