Recensione Una Notte da Leoni

L'esilarante ricerca dei ricordi di una notte brava a Las Vegas.

Recensione Una Notte da Leoni
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La commedia americana sembra essere sempre disponibile ad immergersi in lunghi viaggi in macchina alla scoperta di se stessi: che si debba raggiungere una destinazione precisa o meno, che si abbia un obiettivo o lo si faccia per puro spirito d’avventura, lussuose decappottabili sono sovente predisposte ad accogliere una combriccola d’amici pronti a vivere l’esperienza più delirante di una vita intera. In Una notte da leoni è un addio al celibato a condurre una Mercedes del ’69 ed i suoi passeggeri alla volta di Las Vegas.

Notte brava a Las Vegas

Ogni fine settimana, compagnie di generosi amici si ingegnano in tutti gli Stati Uniti per regalare a futuri sposi l’ultima notte di follie prima del matrimonio. Due giorni prima delle nozze, Doug (Justin Bartha), accompagnato dai suoi due migliori amici Phil (Bradley Cooper) e Stu (Ed Helms) e dal suo futuro cognato Alan (Zach Galifianakis), intraprende un viaggio verso Las Vegas, per vivere una notte di eccessi e divertimento da non dimenticare mai. Peccato che il mattino successivo tutti si sveglino senza ricordare nulla: stesi sul pavimento di una lussuosa suite del Caesar's Palace completamente distrutta, si trovano a dover fare i conti con un mal di testa atroce, una tigre chiusa in bagno, un neonato nascosto nell’armadio ed un futuro sposo scomparso nel nulla.
Comincia così un peregrinare a ritroso alla ricerca di indizi che li riconducano sui passi percorsi la notte precedente, alla scoperta di eventi che nessuno di loro ricorda di aver vissuto, con il solo scopo di recuperare Doug e farlo arrivare in tempo per le sue nozze a Los Angeles. Ma il ritorno on the road si rivelerà più intricato del previsto.

La sbornia

Per parlare di Una notte da leoni è opportuno partire dal titolo originale della pellicola: The Hangover, letteralmente “La Sbornia”. Il regista Todd Phillips (Starsky & Hutch), per la realizzazione di questo film, si è chiesto “Come potrebbe essere la nottata più pazza che potresti mai vivere se solo fossi poi ancora vivo per poterne parlare?”, e così l’ha estremizzata al massimo per poter raccontare, nel modo più divertente possibile, la sbornia che mette fine a tutte le sbornie.
Per costruire nel migliore dei modi la vicenda, ha affidato una serie di improbabili (ma non del tutto impossibili) avvenimenti a tre caratteristici personaggi. Phil è il leader di questo improvvisato gruppo, l’unico ad aver lasciato moglie e figlio a casa. Professore in un liceo ha aspettato con ansia questa fantomatica notte in cui potersi divertire senza pensarci troppo. Dei tre è il più calmo, quello che cerca di mettere ordine alle cose con l’aiuto della ragione e di un’aspirina. Accanto a lui c’è Stu, un dentista intrappolato in mille convenzioni sociali e in una relazione oppressiva. Ha dovuto mentire alla sua ragazza sui progetti per la serata, ha intestato a sé una suite che mostra milioni di danni e si è risvegliato con un sanguinolento buco laddove la sera prima c’era il suo dente. A completare lo strambo quadro c’è poi Alan, colui che meglio si adatta alla situazione, muovendosi tra i vari avvenimenti con la noncuranza di chi è convinto di essere fico e che non sa che agli altri appare invece eccentrico. Si tratta di una sorta di trio male assortito mandato alla ricerca del Sacro Graal, ma capace di far divertire grazie a battute dalla facile presa e ridicoli nonsense.

Una notte da leoni diverte fin dai primi minuti di proiezione e mantiene un ritmo serrato fino alla fine, sviluppandosi in una fitta rete di intrighi ed avvenimenti che sembrano sbucare dal nulla, ma che trovano sempre una loro ragion d’essere. Guidandoci in un’insolita Las Vegas alla luce del sole, regala un intrattenimento brillante e ironico, che si lascia andare ad un linguaggio forse non troppo pulito, ma dai risultati esilaranti.

Suggeriamo di tenere d’occhio il drammatico incontro con Mike Tyson (che interpreta se stesso) ed i titoli di coda, che, come spesso accade nascondono delle piccole chicche e che, in questo caso, porranno luce sull’intera vicenda svelando l’inimmaginabile dipanarsi della serata di baldoria vissuta e dimenticata.

The Hangover Una notte da leoni è una versioen riveduta e corretta dei precedenti lavori di Todd Phillips: un cast ben affiatato e dai perfetti tempi comici, una sceneggiatura piena di divertenti colpi di scena, un ritmo narrativo scattante ed un susseguirsi di ridicole battute, rendono il film una delle commedie più divertenti proposte da questa stagione cinematografica. Se amate le commedie americane in stile gross-out movie dall'umorismo talmente esagerato da sfociare nel surreale capaci di perndere in giro l'american way of life in maniera più intelligente di quanto sembri in apparenza, Una Notte da Leoni è il film per voi.

8

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