Un poliziotto alle elementari, la recensione del film con Arnold Schwarzenegger

Un rude poliziotto si finge, sotto copertura, un insegnante dell'asilo in Un poliziotto alle elementari, commedia cult di Ivan Reitman.

Un poliziotto alle elementari, la recensione del film con Arnold Schwarzenegger
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John Kimble è un poliziotto tutto d'un pezzo che sta indagando sui loschi affari di Cullen Crisp, uno spietato trafficante di droga. Durante l'ultimo pedinamento il criminale uccide un informatore che gli ha rivelato l'ubicazione attuale della moglie, fuggita da cinque anni insieme al figlio nella remota cittadina di Astoria, in Oregon, con un'ingente somma di denaro. Mentre Crisp si trova in carcere con l'accusa di omicidio, Kimble è inviato in missione sotto copertura insieme ad una collega per scoprire l'identità della donna e del bambino, sia per proteggerli da tentativi di ritorsione che per scoprire di più sul presunto gruzzolo rubato. Ma quando la partner dell'agente, inizialmente destinata ad assumere il fittizio ruolo di un'insegnante dell'asilo, si ammala gravemente, toccherà proprio all'uomo prenderne il posto e trovarsi così alle prese con una banda di scatenati marmocchi.

Kindergarten Cop

Un classico della commedia anni '90 che ha confermato tutta la duttilità di Arnold Schwarzenegger anche in ruoli più leggeri, dopo il già riuscito exploit de I gemelli (1988). E non è un caso che dietro la macchina da presa sieda di nuovo il regista del cult con co-protagonista Danny DeVito, quell'Ivan Reitman che anche in questa occasione riesce a sfruttare meglio il lato comico e autoironico dell'attore austriaco, qui in un ruolo "paradossale" alle prese con irrequieti bambini dell'asilo (a dispetto dell'errato titolo italiano). La ricetta è tanto semplice quanto immediata: mettere un agente senza mezze misure alle prese con una scolaresca di piccole pesti, infarcendo il tutto con una sottotrama poliziesca e una platonica love-story di sottofondo, in una perfetta ricetta di quel cinema per famiglie che tanto spopolava in quel periodo. Un poliziotto alle elementari è un titolo godibile proprio nella sua amabile scontatezza, con il più classico dei lietofine a suggellare una vicenda dai tratti briosi e rassicuranti, che si affida ad un buon numero di divertenti gag nel rapporto tra l'erculeo maestro e gli imberbissimi alunni, inserendo qua e là aliti di tenerezza e altrove un'ilarità più frenetica, con tanto di furetto da compagnia del Nostro che si rileverà determinante nella resa dei conti finale. Vi è un classico buonismo anni '80/'90 nella gestione delle dinamiche dei personaggi, il cui background è affidato a brevi e incisivi dialoghi e il buon numero di figure secondarie (su tutte la preside di una sempre straordinaria Linda Hunt) fanno da efficace contorno al cuore di un racconto in cui, per la gioia di grandi e piccini, a vincere sono come da miglior tradizione i buoni sentimenti.

Un poliziotto alle elementari Si ride e si sorride in questa semplice ma divertente commedia anni '90, diventata a suo modo un cult (e con tanto di recente sequel non richiesto vedente la "new-entry" Dolph Lundgren) soprattutto per la contrapposizione tra il gigantesco Arnold Schwarzenegger e l'armata di piccole pesti dell'asilo dove il nostro si trova inviato sotto copertura. Un poliziotto alle elementari ha una base classica e priva di reali guizzi narrativi che si rivela però genuina e frizzante al punto giusto in un equilibrato mix di risate e buoni sentimenti per un pubblico di tutte le età. Il film andrà in onda stasera, domenica 3 dicembre, alle 21.10 su MEDIASET ITALIA 2.

7

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